Le fibre naturali rappresentano oggi il 40% delle fibre tessili utilizzate nel mondo, mentre il 60% è rappresentato dalle fibre sintetiche e artificiali[1][2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le fibre naturali maggiormente diffuse sono il cotone di cui si producono ogni anno circa 25 milioni di tonnellate, ed il lino che è la più antica, l'etimologia della parola deriva dal greco "Linon", cioè "filo". Era conosciuto nell'antico Egitto fin dal sesto millennio, fu coltivato da egizi, babilonesi, fenici e altri popoli del Medio Oriente che ne trasmisero l'uso a Greci e Romani. Nel medioevo le Fiandre, con il loro clima umido, divennero uno dei principali centri di produzione. La supremazia del lino rimase indiscussa fino a inizio Ottocento quando il cotone, con l'induzione di nuovi telai che ne facilitarono la filatura, divenne così un prodotto di massa. Il cotone è fortemente diffuso in Africa ed è fonte per intere regioni di sopravvivenza. La produzione annuale di lana supera di poco i 2 milioni di tonnellate e le zone maggiormente interessate da questo tipo di economia sono la Cina ,l'Australia, la Nuova Zelanda, l'Iran, l'Argentina e il Regno Unito. Interessanti tentativi di sviluppo di allevamenti e di ricostruzione di una filiera produttiva di prodotti lanieri autoctoni sono in fase di sperimentazione anche in Italia come tentativo di valorizzare un materiale altrimenti destinato allo smaltimento nelle discariche. Altre fibre importanti per l'economia dei paesi produttori sono la juta (concentrata in larga misura in India e Bangladesh), il sisal, la canapa, la fibra di cocco, il lino, la seta[3][4][5][6][7], il kapok.
Vantaggi
[modifica | modifica wikitesto]I vantaggi dell'utilizzo di fibre naturali risiedono nell'ecocompatibilità dei materiali che provengono da fonti rinnovabili, il grado di comodità che sono in grado di assicurare a contatto con la pelle e la loro biodegradabilità. Sarebbe un'ingenuità ritenere però che la loro coltivazione sia priva di impatti ambientali che vanno invece considerati in termini di terreni dedicati, acqua e sostanze chimiche utilizzate. È pertanto assolutamente funzionale al mantenere un giusto equilibrio tra risorse disponibili e consumi l'utilizzo di materiali di origine chimica (polimeri), specie per assolvere funzioni tecniche specifiche[8][9][10].
Tipi di fibre tessili naturali di origine vegetale:
- Cotone
- Lino dal greco "linon"
- Canapa
- Iuta
- Ramiè (o filato di ortica)
- Cocco
- Ginestra
- Sisal
- Ibisco
- Manila
- Paglia
- Bamboo
- Soia
- Kapok
Tipi di fibre tessili naturali di origine animale[15][16][17][18][19]:
- Lana
- Merinos
- Shetland
- Bluefaced Leicester
- Corriedale
- Incrociate
- Agnello
- Inglesi
- Asiatiche
- Mazamet
- Rigenerate
- Pelo
- Crine
Galleria d'immagini
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Bambagia di cotone sulla pianta.
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Fibra di lino vista al microscopio.
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Fibra di canapa
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Rotoli di fibre di canapa
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Sacchi di iuta
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Noce di cocco in germinazione sulla spiaggia della sabbia nera, isola di Hawaii
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Cytisus scoparius
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Coniglio d'angora, il cui pelo viene usato per creare fibre naturali
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La capra changthangi, la cui lana è utilizzata per il cashmere
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Camelus bactrianus, la cui lana viene usata per creare fibre naturali
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Alpaca, la cui lana viene usata per creare fibre naturali
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Llama, la cui lana viene usata per creare fibre naturali
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Bisonte, il cui pelo viene usato per creare fibre naturali
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ fibra in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ M JOHN e S THOMAS, Biofibres and biocomposites, in Carbohydrate Polymers, vol. 71, n. 3, 8 febbraio 2008, pp. 343–364, DOI:10.1016/j.carbpol.2007.05.040. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Edgar, Fibre naturali tessili tutte di origine vegetale, per vestire ecologico, su Tuttogreen, 1º giugno 2018. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Staff, Fibre tessili naturali, sintetiche e artificiali: caratteristiche di sostenibilità, su consorziodetox.it, 17 dicembre 2020. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Raul Fangueiro, Sohel Rana (a cura di), Natural Fibres: Advances in Science and Technology Towards Industrial Applications, in RILEM Bookseries, 2016, DOI:10.1007/978-94-017-7515-1. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ (EN) A Brief History of Natural Fibers, su LancasterHistory, 3 novembre 2021. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ (EN) truents, History of Fibres Natural and Manmade Fibres, su Textile School, 18 febbraio 2011. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Tutti I Vantaggi Delle Fibre Tessili Naturali » Vesti La Natura, su vestilanatura.it, 26 agosto 2018. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ I 4 vantaggi delle fibre tessili naturali, su La Bottega di Popommo. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Yashas Gowda Thyavihalli Girijappa, Sanjay Mavinkere Rangappa e Jyotishkumar Parameswaranpillai, Natural Fibers as Sustainable and Renewable Resource for Development of Eco-Friendly Composites: A Comprehensive Review, in Frontiers in Materials, vol. 6, 2019. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Fibre naturali: quali sono e come usarle, su Idee Green. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Natural Fiber - an overview | ScienceDirect Topics, su www.sciencedirect.com. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ 15 natural fibres | International Year of Natural Fibres 2009, su www.fao.org. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ (EN) natural fiber | Definition, Uses, & Facts | Britannica, su www.britannica.com. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Mark Carwardine, Foreword, Princeton University Press, 8 giugno 2021, pp. 8–8. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Mel Schwartz, New Materials, Processes, and Methods Technology, CRC Press, 4 novembre 2005, ISBN 978-0-429-12805-9. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Deogratias Nurwaha e Xin Hou Wang, Prediction of rotor spun yarn strength from cotton fiber properties using adaptive neuro-fuzzy inference system method, in Fibers and Polymers, vol. 11, n. 1, 2010-02, pp. 97–100, DOI:10.1007/s12221-010-0097-6. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ Seth C. Rasmussen, Spencer J. Gilman e Evan W. Culver, Organic NIR Photodetectors: Pushing Photodiodes Beyond 1000 nm, in Gen. Chem., vol. 7, n. 2, 2021, pp. 200019–200019, DOI:10.21127/yaoyigc20200039. URL consultato il 25 giugno 2022.
- ^ October 2011 Association News, in Anthropology News, vol. 52, n. 7, 2011-10, pp. 12–17, DOI:10.1111/j.1556-3502.2011.52712.x. URL consultato il 25 giugno 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su fibra naturale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su naturalfibres2009.org. URL consultato il 13 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2010).
- 2009: Anno internazionale delle fibre naturali Archiviato il 31 agosto 2010 in Internet Archive. sul sito della FAO
Controllo di autorità | GND (DE) 4127568-8 |
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