Soprannominato "El Bombardero de La Reina" o anche "Mano de Piedra" per i suoi colpi potenti, sebbene sia giunto ad alti livelli solo a 26 anni, González è stato un tennista abbastanza completo, dotato di un buon diritto da fondo sia in lungolinea sia anomalo[1], un buon servizio ed una discreta sensibilità nel gioco di volo. Adatto in maniera particolare alle superfici sintetiche e particolarmente veloci.
È stato uno dei migliori atleti cileni di sempre[1], tanto da essere l'unico sportivo del suo paese ad essersi aggiudicato per tre volte (2004, 2007 e 2008) il "Cóndor de oro"[2], premio assegnato dal Círculo de Periodistas Deportivos de Chile a partire dal 1949.
Nel 2005 ha partecipato alla Masters Cup di Shanghai per sostituire Andre Agassi dopo una partita. Nel match decisivo del primo turno contro l'argentino Gastón Gaudio sprecò tre match point e perse al terzo set. In quell'occasione fu il primo cileno a presentarsi al torneo di fine anno dopo Marcelo Ríos.
Nel 2006 González, dopo esser arrivato ai quarti di finale nel torneo masters di Montecarlo, ha raggiunto la decima posizione nella classifica ATP, diventando il terzo cileno nella storia del tennis, dopo Ríos e Massù, a raggiungere i top ten. In seguito ha compiuto ulteriori progressi, specialmente nelle superfici veloci, giungendo alla finale del torneo masters di Madrid (indoor), persa poi contro Roger Federer.
Nel 2007 ha raggiunto la finale degli Australian Open, diventando il primo tennista cileno ad aver raggiunto i quarti di finale in tutti e quattro i tornei dello Slam. Il cileno è però stato sconfitto dal favorito Roger Federer in tre set (7–6(2) 6-4 6-4). A Roma, dopo aver fermato in semifinale la corsa di Filippo Volandri (giustiziere di Federer al terzo turno), è arrivato in finale ma è stato duramente battuto da Nadal (6-2 6-2). Dopo alcuni risultati negativi sull'erba ed agli US Open, il 16 settembre ha vinto il titolo di Pechino, battendo in finale lo spagnolo Tommy Robredo.
Nel 2008, dopo un deludente Australian Open, ha vinto in casa il titolo a Viña del Mar. Dopo aver rischiato di cedere in semifinale allo sconosciuto uruguagio Pablo Cuevas (González ha salvato due match point in tale partita) s'è aggiudicato il torneo approfittando del ritiro dell'argentino Juan Mónaco. Il 4 maggio ha vinto il titolo a Monaco di Baviera battendo 6-3 al set decisivo l'italiano Simone Bolelli.
A partire dall'aprile 2010 comincia ad accusare problemi fisici, dopo oltre un mese di pausa partecipa al Roland Garros dove doveva difendere la semifinale dell'anno precedente ma viene eliminato già al secondo turno dal numero 56 del mondo Aleksandr Dolhopolov. Decide allora di fermarsi per oltre due mesi a causa di una tendinite rotulea bilaterale, ma nella restante parte di stagione disputa solo due match conclusi con una sconfitta e un ritiro al primo turno degli US Open contro il croatoIvan Dodig, a seguito del quale sceglie di fermarsi nuovamente per operarsi all'anca riuscendo a tornare nel circuito soltanto nell'aprile 2011[3] al Serbia Open di Belgrado. Nel prosieguo della stagione disputa solamente qualche challenger con l'ultimo acuto al torneo di Wimbledon dove raggiunge il terzo turno, ma viene eliminato per mano di Jo-Wilfried Tsonga.
Torna nuovamente nel gennaio 2012 al Movistar Open di Viña del Mar partecipando grazie ad una wild card uscendo al secondo turno contro il brasiliano João Souza. Una settimana dopo annuncia che, dopo la partecipazione al Sony Ericsson Open di Miami si ritirerà dall'attività agonistica.[4], in febbraio viene eliminato al primo turno al Brasil Open di São Paulo e al Copa Claro di Buenos Aires.
Il 22 marzo, dopo la sconfitta contro Nicolas Mahut al primo turno del Master 1000 di Miami, si ritira ufficialmente.[5]
^ab(EN) tennis.si.com, Adios, Gonzo: Fernando González retires, su tennis.si.com, 9 febbraio 2012. URL consultato il 22 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2012).
^(EN) atpworldtour.com, FERNANDO González, su atpworldtour.com. URL consultato il 22 marzo 2012.
^ubitennis.com, Gonzo dice basta, su ubitennis.com, 9 febbraio 2012. URL consultato il 22 marzo 2012.
^(EN) sbs.com.au, González announces tennis retirement, su sbs.com.au, 22 marzo 2012. URL consultato il 22 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).