Factory Records | |
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Stato | Regno Unito |
Fondazione | 1978 |
Fondata da | Tony Wilson, Alan Erasmus |
Chiusura | 1992 |
Sede principale | Manchester |
Gruppo | Warner Music Group |
Settore | Musicale |
La Factory Records è stata un'etichetta musicale indipendente con sede a Manchester, nel Regno Unito.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata nel 1978 da Tony Wilson e Alan Erasmus, è fallita nel 1992, dopo aver contribuito fortemente alla crescita culturale di Manchester negli anni ottanta e aver introdotto profonde innovazioni nel panorama discografico indipendente. Per il nome Wilson si ispirò alla celebre The Factory di Andy Warhol.
Nell'elenco delle bands prodotte compaiono Joy Division, New Order, Happy Mondays, A Certain Ratio, James, Durutti Column,[1] The Names, Section 25, Cabaret Voltaire e The Wake, anche tramite la filiale belga Factory Benelux, tuttora attiva per le ristampe.[2]
La Factory si avvaleva di un team di creativi come il produttore Martin Hannett e il grafico Peter Saville (che disegnò il logo dell'etichetta) e che le conferivano un suono unico e un'immagine riconoscibile. Nella numerazione del catalogo compaiono quindi non solo i dischi, ma anche altri vari oggetti artistici[1].
L'etichetta ha anche aperto due locali per la promozione della scena musicale locale, The Haçienda, poi chiusa definitivamente nel 1997, e Dry Bar.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Federico Guglielmi, Eddy Cilia, Le guide pratiche di RUMORE - New wave, Apache edizioni, 1995.
- ^ Factory Benelux, su factorybenelux.com.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Guglielmi, Eddy Cilia, Le guide pratiche di RUMORE - New wave, Apache edizioni, 1995.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Factory Records, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Factory Records, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 237038443 |
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