Doria | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1958 a Sarmede |
Fondata da | Ugo Zanin |
Sede principale | Orsago |
Gruppo | Bauli |
Settore | Alimentare |
Prodotti | dolci, cracker, biscotti |
Sito web | www.doria.it |
Doria è un'azienda alimentare italiana specializzata nella produzione di biscotti e cracker. Dal 2006 appartiene al gruppo Bauli.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si riscontrano le origini sul finire del 1800, in località Sarmede, sulle colline trevigiane, presso un forno con cui Alessandro Zanin produce pane. Si sposa con una pasticciera, Antonietta Donadon, e insieme al pane sforna anche dolci. Negli anni trenta le vendite sono estese nei paesi del circondario: il figlio Ugo s'impegna nelle consegne, alcuni operai aiutano nella produzione. Nel 1950 Ugo Zanin, ormai alla guida dell'aziendina in cui lavorano anche i due giovani figli, Gastone e Giorgio, compra un angolo di terreno a Orsago su cui costruisce un piccolo stabilimento con una dozzina di dipendenti. La ditta si chiama Zanin Ugo & figli.
A metà degli anni cinquanta Ugo Zanin incontra in una località termale lo svizzero René Italo Ricolfi Doria, che produce biscotti in Alta Savoia con il marchio Doria. I due diventano amici e stipulano un accordo scritto a mano con cui s'impegnano a non invadere con i loro prodotti i rispettivi mercati di competenza e con cui Zanin può utilizzare quel nome.[1] A partire dal 1956 il marchio Doria viene valorizzato con un forte ricorso al mezzo televisivo. Nel 1958 la Zanin Ugo & figli si trasforma in Doria SpA.
Dal 1979 la proprietà è divisa al 50% a testa tra i due fratelli Gastone e Giorgio, in azienda entrano anche i rispettivi figli, Enrico e Ugo, entrambi del 1961 ed entrambi laureati in economia aziendale alla Ca' Foscari. La famiglia è rimasta proprietaria della società fino al 2006, quando è stata rilevata dalla Bauli.[2]
Prodotti
[modifica | modifica wikitesto]Tra i suoi più noti prodotti vi sono i biscotti Bucaneve (nel 2008 hanno raggiunto i 50 anni di commercializzazione) e Atene[3], i cracker Doria e Doriano. In televisione sono ricordati siparietti pubblicitari in Carosello,[4] da "Tacabanda" alla "Ricetta della nonnina, zucchero latte e fior di farina".[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Castelli, p. 340.
- ^ Il pandoro Bauli si pappa i biscotti Doria, su ilgiornale.it, 22 agosto 2006. URL consultato il 16 novembre 2017.
- ^ Frollini, su doria.it. URL consultato il 9 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2014).
- ^ Le canzoni della nonna, su carosello.tv. URL consultato il 17 novembre 2017.
- ^ Castelli, p. 337.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mauro Castelli, Una marcia in più, Milano, Il Sole 24 Ore, 2006, ISBN 88-8363-764-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su doria.it.