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  1. Weltenzyklopädie
  2. Delta Machine - Teknopedia
Delta Machine - Teknopedia
Delta Machine
album in studio
ArtistaDepeche Mode
Pubblicazione25 marzo 2013 Europa (bandiera)
26 marzo 2013 Stati Uniti (bandiera)
Durata58:04
Dischi1
Tracce13
Genere[1][2]Blues rock
Rock elettronico
Synth pop
EtichettaColumbia
ProduttoreBen Hillier
Registrazionemarzo-ottobre 2012:[3]
  • Sound Design, Santa Barbara (California)
  • Jungle City, New York (New York)
FormatiCD, 2 CD, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[4]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[5]
(vendite: 7 500+)
Finlandia (bandiera) Finlandia[6]
(vendite: 10 250+)
Germania (bandiera) Germania (3)[7]
(vendite: 300 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[8]
(vendite: 20 000+)
Svezia (bandiera) Svezia[9]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoFrancia (bandiera) Francia[10]
(vendite: 100 000+)
Italia (bandiera) Italia[11]
(vendite: 60 000+)
Polonia (bandiera) Polonia (2)[12]
(vendite: 40 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[13]
(vendite: 20 000+)
Ungheria (bandiera) Ungheria (2)[14]
(vendite: 12 000+)
Depeche Mode - cronologia
Album precedente
Remixes 2: 81-11
(2011)
Album successivo
Live in Berlin
(2014)
Singoli
  1. Heaven
    Pubblicato: 1º febbraio 2013
  2. Soothe My Soul
    Pubblicato: 15 marzo 2013
  3. Should Be Higher
    Pubblicato: 13 settembre 2013

Delta Machine è il tredicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Depeche Mode, pubblicato il 25 marzo 2013 dalla Columbia Records.[15]

Il disco è uscito in due differenti versioni: standard e deluxe, quest'ultima accompagnata da un disco aggiuntivo contenente quattro bonus track e un libro fotografico realizzato da Anton Corbijn, storico collaboratore del trio.[16]

Antefatti

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Durante la conferenza stampa che ha accompagnato l'annuncio della pubblicazione, il chitarrista Martin Gore ha dichiarato:[16]

«Scrivere questo disco è stato particolarmente incoraggiante, dato che volevo un suono molto moderno. Volevo che la gente si sentisse bene ascoltandolo, che trovasse una certa pace. C'è stato qualcosa di veramente magico in questo.»

Il cantante Dave Gahan ha aggiunto che attraverso Delta Machine «abbiamo completamente spostato la nostra idea di come creare un disco. Quando ci scontriamo contro il muro della consapevolezza che il suono è troppo normale, lo scompigliamo, per dargli quel vero sound Depeche Mode. “Delta Machine” non fa eccezione, e non vedo l’ora che i nostri fan lo ascoltino».[16]

Promozione

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Il 23 ottobre 2012 è stato presentato ad una conferenza a Parigi il brano Angel, successivamente reso disponibile su Vevo.

Il primo singolo effettivo, Heaven, è stato pubblicato il 1º febbraio 2013, seguito dal relativo video musicale. Il secondo singolo estratto è Soothe My Soul, la cui premiere radiofonica risale al 15 marzo 2013 durante lo show del mattino di Shaun Keaveny sulla stazione BBC Radio 6;[17] il video è stato diffuso il 28 marzo su Vevo e le edizioni fisiche sono state messe in commercio a partire dal 13 maggio.[18] Il terzo ed ultimo singolo è invece Should Be Higher, il cui video è stato caricato su Vevo il 22 agosto 2013, mentre il supporto fisico pubblicato a partire dal 14 ottobre.[19]

Per promuovere l'album, la band ha intrapreso il Delta Machine Tour, partito il 4 maggio 2013 al Palais Nikaia di Nizza e conclusosi il 7 marzo 2014 all'Olympiyskiy Mosca. La tournée è stata anticipata da quattro spettacoli promozionali con scaletta ridotta (di cui tre negli Stati Uniti d'America e uno in Austria). Nella prima di queste esibizioni, l'11 marzo 2013, presso l'Ed Sullivan Theatre,[20] il gruppo ha ha presentato in anteprima, circa dieci giorni in anticipo rispetto alla data d'uscita dell'album, cinque brani del disco tra cui tre completamente inediti: Soft Touch/Raw Nerve e i due futuri singoli Soothe My Soul e Should Be Higher.[20][21] L'esibizione ha anticipato la presentazione al David Letterman Show del singolo Heaven;[22] il webcast visibile in streaming sia sul sito della CBS che su Vevo è stato nei giorni a seguire reso disponibile anche sul canale YouTube del trio.[23][24]

Durante l'esclusiva esibizione al Troubadour, l'ultima prima dell'inizio del tour, i Depeche Mode hanno portato al debutto But Not Tonight,[20][25] bonus track di Black Celebration per l'occasione eseguita in una versione acustica cantata da Gore accompagnato al pianoforte dal turnista Peter Gordeno, suonata poi in 57 date del Delta Machine Tour.[26]

Accoglienza

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Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[3]
Entertainment Weekly[27]A-
Ondarock[28]
5/10
Rockol[2]
Rolling Stone[29]
The Guardian[30]
The Times[31]

Delta Machine ha ricevuto un'accoglienza generalmente positiva da parte della critica specializzata, con Metacritic che ha riportato un punteggio di 65/100 basato su 33 recensioni.[32]

Kyle Anderson di Entertainment Weekly afferma che Delta Machine è «l'album più potente che la band abbia tirato fuori durante questo secolo» e considera i migliori pezzi del disco i brani My Little Universe e Soothe My Soul. Ha espresso il suo apprezzamento anche per il lavoro del collaboratore Christoffer Berg.[27] Secondo il critico del Times Will Hodgkinson l'album «trova il giusto bilanciamento fra il cinguettante elettropop del loro primo periodo e le aspre dissonanze industrial dei loro ultimi album».[31] Benjamin Boles del settimanale Now definisce Delta Machine come «il migliore album della loro carriera» e che le canzoni «vedono la band saltare in inaspettate ed eccitanti direzioni per poi riatterrare in piedi ogni volta», con gli elementi elettronici del disco che evocano «la lunatica techno tedesca più che il rimbalzante synth pop che ci si aspetterebbe dal trio inglese».[33] Per Laurence Green di musicOMH l'album «è il modello del più vigoroso ed energico materiale in 15 anni», concludendo che «in quella che è sempre stata una carriera spaventosamente coerente, Delta Machine è fra i migliori album del gruppo».[34] Nonostante scriva che i testi di Gore «solitamente rovinano le cose», Neil McCormick di The Daily Telegraph trova che egli abbia «un interessante approccio alle melodie in chiave minore, che vagano in un territorio quasi jazz fatto di stravaganti modulazioni, ma è sempre pronto con una raffica altamente carica di cori quando è richiesto».[35] James Manning della rivista Time Out London si riferisce all'album come «una delle migliori cose che abbiano mai registrato», «un grande, oscuro, drammatico album di un gruppo che si espande fiduciosamente su un suono stabilito»; il critico ha tuttavia sottolineato come Gore non abbia ancora «la padronanza vocale per portare a termine alcuni suoi testi melodrammatici».[36]

David Jeffries di AllMusic ha affermato che Delta Machine risulta «ben scritto» e risulta essere un «delizioso insieme di canti di sirene», aggiungendo che «coloro che non vengono presi dall'oscuro erotismo che traina l'album rimarranno piuttosto delusi».[3] Jon Dolan di Rolling Stone afferma che l'album «celebra la meditazione sulla fede e il conforto senza lesinare sul marchio di fabbrica dei Depeche Mode»,[29] mentre Jesse Cataldo di Slant Magazine lo ha identificato come «un'altra ragionevolmente grande impresa per una band che è riuscita a diventare saggia ma non troppo vecchia».[37] Secondo Caroline Sullivan di The Guardian, «i Depeche Mode sono, come al solito, paralizzati dal loro rifiuto di ammettere qualche spiraglio di luce nel loro malinconico mondo [...] Dall'altra parte però quella musica austera che accompagna tutta questa oscurità è spesso bellissima» e loda il trio per la loro abilità di «bilanciare rigogliosità e minimalismo a degli stupendi effetti».[30]

In una recensione per Pitchfork, Douglas Wolk critica i testi dell'album, concludendo che «non vi è un singolo momento di sorpresa o di freschezza in Delta Machine, ed è enormemente frustrante sentire così profondamente resistente al cambiamento quello che era una volta un gruppo di futuristi».[1] Andy Gill del quotidiano The Independent definisce Delta Machine come «l'album più debole del gruppo in alcuni momenti», aggiungendo che «il momento più melodrammatico che Dave Gahan riesce a darci è "penetrate your soul... bleed into your dreams", in più gli sfondi elettronici scolpiti sembrano tende che nascondono la debolezza dei maghi che muovono le macchine».[38] Kitty Empire del The Observer ha notato che dal punto di vista musicale risulti essere «una sorta di blues elettronico rosso sangue alla ribalta; soffia caldo e freddo».[39]. Secondo Emily Mackay di NME «le cose migliorano con le più cariche Soft Touch/Raw Nerve e Soothe My Soul, ma Delta Machine suona come se si stesse solo riscaldando».[40]

Tracce

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Testi e musiche di Martin L. Gore, eccetto dove indicato.

  1. Welcome to My World – 4:57
  2. Angel – 3:58
  3. Heaven – 4:06
  4. Secret to the End – 5:12 (Dave Gahan, Kurt Uenala)
  5. My Little Universe – 4:24
  6. Slow – 3:46
  7. Broken – 3:58 (Dave Gahan, Kurt Uenala)
  8. The Child Inside – 4:16
  9. Soft Touch/Raw Nerve – 3:27
  10. Should Be Higher – 5:05 (Dave Gahan, Kurt Uenala)
  11. Alone – 4:30
  12. Soothe My Soul – 5:22
  13. Goodbye – 5:03
Traccia bonus nel pre-ordine di iTunes
  1. Heaven (Live Studio Session) – 3:52
CD bonus nell'edizione deluxe
  1. Long Time Lie – 4:25 (Martin L. Gore, Dave Gahan)
  2. Happens All the Time – 4:20 (Dave Gahan, Kurt Uenala)
  3. Always – 5:08
  4. All That's Mine – 3:23 (Dave Gahan, Kurt Uenala)

Formazione

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Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[41]

Gruppo
  • Andy Fletcher – strumentazione
  • Dave Gahan – voce principale
  • Martin Gore – strumentazione, voce, voce principale (The Child Inside e Always)
Altri musicisti
  • Christoffer Berg – programmazione
  • Kurt Uenala – programmazione aggiuntiva
  • Dan Tobiason – sound design
Produzione
  • Ben Hillier – produzione
  • Ferg Peterkin – ingegnere del suono
  • Kurt Uenala – registrazione voce
  • Tomas del Toro-Diaz – assistenza tecnica
  • Will Loomis – assistenza tecnica
  • Flood – missaggio
  • Rob Kirwan – ingegneria al missaggio
  • Drew Smith – assistenza al missaggio
  • Bunt Stafford-Clark – mastering
  • Anton Corbijn – design, fotografia

Classifiche

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Classifica (2013) Posizione
massima
Australia[42] 16
Austria[42] 1
Belgio (Fiandre)[42] 2
Belgio (Vallonia)[42] 1
Canada[43] 2
Danimarca[42] 1
Finlandia[42] 3
Francia[42] 2
Germania[42] 1
Grecia[44] 2
Irlanda[45] 2
Italia[42] 1
Messico[42] 3
Norvegia[42] 2
Nuova Zelanda[42] 24
Paesi Bassi[42] 3
Polonia[46] 1
Portogallo[42] 3
Regno Unito[47] 2
Repubblica Ceca[48] 1
Spagna[42] 3
Stati Uniti[43] 6
Stati Uniti (alternative)[43] 1
Stati Uniti (rock)[43] 1
Svezia[42] 1
Svizzera[42] 1
Ungheria[49] 1

Note

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  1. ^ a b c (EN) Douglas Wolk, Delta Machine - Depeche Mode, su Pitchfork, 28 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  2. ^ a b Gianni Sibilla, Depeche Mode - DELTA MACHINE - la recensione, su Rockol, 25 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  3. ^ a b c (EN) David Jeffries, Delta Machine, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 agosto 2023.
  4. ^ (EN) Delta Machine, su British Phonographic Industry. URL consultato il 9 agosto 2015.
  5. ^ (DE) Depeche Mode - Delta Machine – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 9 agosto 2015.
  6. ^ (FI) Depeche Mode, su Musiikkituottajat. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
  7. ^ (DE) Depeche Mode – Delta Machine – Gold-/Platin-Datenbank, su Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 9 agosto 2015.
  8. ^ (EN) Depeche Mode – Delta Machine, su El Portal de Música. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  9. ^ (SV) Veckolista Album - Vecka 15, 12 april 2013, su Sverigetopplistan. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2013).
  10. ^ (FR) Depeche Mode - Delta Machine – Les certifications, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 9 agosto 2015.
  11. ^ Delta Machine (certificazione), su FIMI. URL consultato il 9 agosto 2015.
  12. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 9 agosto 2015.
  13. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 9 agosto 2015.
  14. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2013, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 2 aprile 2021.
  15. ^ (EN) Delta Machine, su Depeche Mode. URL consultato l'8 agosto 2023.
  16. ^ a b c Guia Cortassa, I Depeche Mode tornano con "Delta Machine", su Ondarock. URL consultato l'8 agosto 2023.
  17. ^ (EN) Carrie Battan, New Depeche Mode: "Soothe My Soul", su Pitchfork, 15 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  18. ^ (EN) Soothe My Soul, su Depeche Mode. URL consultato l'8 agosto 2023.
  19. ^ (EN) "Should Be Higher" Single Out Now, su Depeche Mode, 15 ottobre 2013. URL consultato l'8 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  20. ^ a b c Pagina del tour sul sito ufficiale dei Depeche Mode
  21. ^ Depeche Mode, Ed Sullivan Theater - New York, 11 marzo 2013, su setlist.fm.
  22. ^ Filmato audio Heaven (Late Show With David Letterman), su YouTube. URL consultato il 20 agosto 2023.
  23. ^ (EN) The Delta Machine Tour - North American Leg, su Depeche Mode, 11 marzo 2013. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
  24. ^ (EN) Depeche Mode - Live On Letterman, su Depeche Mode, 11 marzo 2013. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
  25. ^ Depeche Mode, Troubadour - West Hollywood, 26 aprile 2013, su setlist.fm.
  26. ^ Statistiche sui brani eseguiti dal vivo dai Depeche Mode, su setlist.fm.
  27. ^ a b (EN) Kyle Anderson, Depeche Mode's 'Delta Machine' now streaming on iTunes -- read EW's review here, su Entertainment Weekly, 18 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  28. ^ Stefano Fiori, Depeche Mode - Delta Machine, su Ondarock, 22 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  29. ^ a b (EN) Jon Dolan, Delta Machine, su Rolling Stone, 26 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  30. ^ a b (EN) Caroline Sullivan, Depeche Mode: Delta Machine – review, su The Guardian, 21 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  31. ^ a b (EN) Will Hodgkinson, Depeche Mode: Delta Machine, su The Times, 23 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  32. ^ (EN) Delta Machine, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato l'8 agosto 2023.
  33. ^ (EN) Benjamin Boles, Depeche Mode - Delta Machine, su Now, 21 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  34. ^ (EN) Laurence Greene, Depeche Mode – Delta Machine, su musicOMH, 22 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  35. ^ (EN) Neil McCormick, Depeche Mode, Delta Machine, album review, su The Daily Telegraph, 22 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  36. ^ (EN) James Manning, Depeche Mode – 'Delta Machine' album review, su Time Out, 22 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2013).
  37. ^ (EN) Jesse Cataldo, Depeche Mode Delta Machine, su Slant Magazine. URL consultato il 12 luglio 2013.
  38. ^ (EN) Andy Gill, Album review: Depeche Mode, Delta Machine (Columbia), su The Independent, 22 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  39. ^ (EN) Kitty Empire, Depeche Mode: Delta Machine – review, su The Observer, 24 marzo 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  40. ^ (EN) Emily Mackay, Depeche Mode - 'Delta Machine', su NME, 8 aprile 2013. URL consultato l'8 agosto 2023.
  41. ^ (EN) Note di copertina di Delta Machine, Depeche Mode, Columbia Records, 88765 46062 2, CD, 2013.
  42. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (NL) Depeche Mode – Delta Machine, su Ultratop. URL consultato il 9 agosto 2015.
  43. ^ a b c d (EN) Depeche Mode – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 9 agosto 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  44. ^ (EL) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Εβδομάδα: 14/2013), su IFPI Greece. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  45. ^ (EN) TOP 100 ARTIST ALBUM, WEEK ENDING 28 March 2013, su GFK Chart-Track. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2018).
  46. ^ (PL) sprzedaż w okresie: 18.03.2013 - 24.03.2013, su OLiS. URL consultato il 9 agosto 2015.
  47. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 31 March 2013 - 06 April 2013, su Official Charts Company. URL consultato il 9 agosto 2015.
  48. ^ (CS) Hitparáda – Týden 13. 2013., su ČNS IFPI. URL consultato il 9 agosto 2015.
  49. ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista: 2013. 13. hét, su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 9 agosto 2015.

Collegamenti esterni

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  • (EN) David Jeffries, Delta Machine, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Delta Machine, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Delta Machine, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Delta Machine, su Metacritic, Red Ventures. Modifica su Wikidata
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