Corte Franca comune | |
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Vista sull'antico borgo di Zenighe e sulla chiesetta di Santa Maria | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Anna Becchetti (lista civica) dal 22-9-2020 |
Data di istituzione | 1928 |
Territorio | |
Coordinate | 45°38′N 9°59′E |
Altitudine | 220 m s.l.m. |
Superficie | 13,97 km² |
Abitanti | 7 184[1] (31-7-2024) |
Densità | 514,24 ab./km² |
Frazioni | Borgonato, Colombaro, Nigoline Bonomelli, Timoline (sede comunale) |
Comuni confinanti | Adro, Cazzago San Martino, Iseo, Passirano, Provaglio d'Iseo, Capriolo (Italia) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25040 |
Prefisso | 030 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017062 |
Cod. catastale | D058 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 537 GG[3] |
Nome abitanti | cortefranchesi |
Patrono | santi Cosma e Damiano |
Giorno festivo | 26 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Corte Franca nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
Corte Franca (Córte Frànca in dialetto bresciano) è un comune italiano sparso di 7 184 abitanti[1] della provincia di Brescia nella Franciacorta poco lontano dalla sponda meridionale del lago d'Iseo, in Lombardia. È nato nel 1928 dalla fusione delle frazioni di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline. La sede comunale è stata a Nigoline dal 1928 agli anni novanta, quando è stata trasferita a Timoline.
Il 30 settembre 2003 il consiglio comunale di Corte Franca ha deliberato il gemellaggio con Aberdour (Scozia)[4].
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Corte Franca è situata nell'anfiteatro morenico del Basso Sebino, Franciacorta. Confina a nord con il comune di Iseo, ad est con i comuni di Provaglio d'Iseo e Passirano e a sud con i comuni di Adro e Cazzago San Martino. Il suo territorio è delimitato ad ovest dall'altura calcarica del Monte Alto, dove è situato anche il punto di elevazione più alto a 651 s.l.m. Il punto più basso invece si trova nelle torbiere del Sebino a un'altezza di 185 s.l.m. Al di fuori dell'altura del Monte Alto il territorio comunale è compreso tra i 350 e i 185 s.l.m. con pendenze per lo più medio-collinari o medio-pianeggianti. Il comune è caratterizzato da suoli di vario tipo, come quelli fluvido-glaciali, morenico profondi e sottili ed altri di origine morenica, con punti sparsi di formazioni calcaree. Non presenta corpi idrici maggiori, al di la delle torbiere, ma il suo territorio è caratterizzato da numeroso sorgive (Paiole), zone umide (Budrio) e corpi idrici minori come fossi a regime costante (fosso delle Pissine) o ruscelli a regime torrentizio (torrenti Longerone e Broccaglio).[5][6]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo Corte Franca indica corti monastiche affrancate da imposizioni tributarie: "corti franche", appunto. Tale significato trova maggior riscontro nelle frazioni di Borgonato e Timoline esplicitamente nominate in documenti antichissimi come corti monastiche.[7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'area del comune di Corte Franca, è stata abitata da tempi molto antichi e via nelle fasi successive dello sviluppo della civiltà. Grazie agli scavi per l'estrazione della Torba nella zona dell'attuale Riserva naturale Torbiere, sono state trovate punte di freccia mesolitiche e neolitiche, pugnali dell'età del Rame e armi (tra cui un elmo) dell'età del Ferro.
A Timoline è stata trovata una necropoli risalente al periodo Gallo-Romano.
All'epoca romana risalgono anche una fornace e una villa trovate in località Fornaci Quattrovie (comune di Adro, ma a pochi metri dal confine con Borgonato). Inoltre nel castello di Borgonato è stata trovata una moneta del III secolo d.C.
Dall'alto medioevo inizia la storia dei primi nuclei che poi si sono evoluti nelle attuali quattro frazioni: Borgonato, Nigoline e Timoline sono citate per la prima volta nel periodo longobardo-carolingio (VIII-IX secolo) in documenti del monastero di San Salvatore di Brescia. Numerose tracce architettoniche sono state lasciate nel corso dei secoli successivi nelle quattro frazioni, anche se un occhio inesperto oggi fatica a riconoscerle. Per maggiori dettagli rimando alle pagine specifiche di ogni paese.
Dal XV secolo ad oggi i quattro comuni costituenti Corte Franca hanno seguito la storia amministrativa di Brescia:
- Fino al 1797 facevano parte della Repubblica di Venezia
- In seguito all'occupazione napoleonica, nel 1797 sono entrati a far parte della Repubblica Bresciana
- Il 21 novembre 1797 la Repubblica Bresciana è confluita nella Repubblica Cisalpina e i quattro comuni sono entrati a far parte del Dipartimento del Mella
- Il 26 gennaio 1802 la Repubblica Cisalpina è stata trasformata in Repubblica Italiana, che a sua volta il 17 marzo 1805 è stata trasformata in Regno d'Italia. I quattro comuni sono comunque sempre rimasti nel Dipartimento del Mella.
- Il 25 maggio 1814, con la fine dell'epoca napoleonica, i territori del Regno d'Italia sono confluiti nel neo costituito Regno Lombardo-Veneto e i quattro comuni sono entrati a far parte della Provincia di Brescia
- Nel 1859 dopo la Seconda guerra di indipendenza la Lombardia è stata annessa quasi interamente dal Regno di Sardegna. Il Decreto Rattazzi del 23 ottobre 1859 ridisegnava la geografia amministrativa dell'intero stato sabaudo e in particolare assegnava i quattro paesi alla provincia di Brescia, al circondario di Chiari e al mandamento I di Adro.
- Nel 1923 sono stati aboliti tutti i mandamenti
- Con un Regio Decreto, il 21 ottobre 1926 il circondario di Chiari è stato abolito e tutti i relativi paesi sono stati assegnati al Circondario di Brescia[8].
- Il Regio Decreto n. 1 del 2 gennaio 1927 ha abolito tutti i circondari.
- Attraverso il regio decreto del 14 luglio 1928 (n.1837) vennero soppressi i singoli comuni di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline unificandoli nel comune di Corte Franca.[9][10][11] Sotto l'aspetto amministrativo la nascita del comune si attribuisce al 1º settembre 1928.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del Comune di Corte Franca è stato ufficialmente concesso con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 2008.[12] Sin dalla fine degli anni settanta il comune utilizza uno stemma ed un gonfalone che esplicitamente esaltano e sintetizzano l'unione dei vecchi comuni con simboli riferiti alle singole realtà.[13]
«Inquartato: il primo d'azzurro, alla banda ondata d'argento; il secondo e il terzo di rosso, al castello torricellato di un pezzo, di argento, murato di nero, merlato alla guelfa, la torre di tre, il fastigio di cinque, esso castello chiuso di nero, finestrato nella torre dello stesso, fondato in punta; il quarto d'azzurro, alla ruota da molino di sedici pale d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
La banda ondata rappresenta il torrente Longherone che scorre nella frazione di Nigoline mentre la ruota idraulica è quella dell'antico mulino di Colombaro. I castelli sono un richiamo alle fortificazioni medioevali che caratterizzano il territorio. Nel secondo e nel terzo inquartato dello stemma i castelli si riferiscono rispettivamente alle frazioni di Borgonato e Timoline.
Il gonfalone è un drappo di bianco.[12]
Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Sant'Eufemia (frazione di Nigoline Bonomelli). È l'attuale chiesa del cimitero di Nigoline. Sorta tra l'VIII e il X secolo.
- Chiesa di Santa Giulia (frazione di Timoline). Chiesa privata in stile romanico risalente al XII secolo. È annessa a Palazzo Pizzini.
- Complesso di San Vitale (frazione di Borgonato). Complesso composto da quattro chiese costruite dal XIII all'XVI secolo.
- Chiesa di Santa Maria in Zenighe (frazione di Colombaro). Chiesa in stile romanico costruita nel XI-XII secolo.
- Chiesa di Sant'Afra (frazione di Colombaro).
Palazzi storici
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Monti della Corte (frazione di Nigoline Bonomelli). Il palazzo nella sua forma attuale risale al 1600. Durante l'Ottocento fu sede di cenacoli di intellettuali e politici italiani. Tra le figure più influenti Cesare Arici e Ugo Foscolo[14]. Oggi ospita eventi esclusivi come matrimoni, cene di gala e concerti.
- Palazzo Torri (frazione di Nigoline Bonomelli). Villa nobiliare fortificata del Seicento dove ebbero luogo cenacoli culturali che videro la partecipazione di figure illustri come Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli[15]. Oggi sede di eventi e manifestazioni culturali.
- Palazzo Pizzini (frazione di Timoline). Il palazzo risale al Seicento. Il corpo più recente caratterizzato da ambienti rustici fu aggiunto nell'Ottocento.
- Palazzo Lana - Ragnoli (frazione di Colombaro). Il palazzo Ragnoli nacque per volontà dei Conti Lana. Nell'angolo nord-ovest si conserva la cappella gentilizia eretta nel 1683 dedicata alla madonna di Tirano.[16]
- Palazzo Lana (frazione di Borgonato). L'aspetto attuale risale al 1500. Al primo piano si trovano affreschi settecenteschi.
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]- Riserva delle Torbiere del Sebino. Situata sulla sponda meridionale del lago di Iseo. È la zona più significativa per estensione ed importanza ecologica della provincia di Brescia[17].
- Monte Alto (Culma in dialetto), detto anche monte di Colombaro, monte di Nigoline, monte di Capriolo, monte di Clusane. È caratterizzato nel lato verso Corte Franca da boschi termofili (lato sud) che presentano molte specie vegetali classiche come: carpino (bianco e nero), erica arborea, faggio, ontano, bagolaro, biancospino, ciliegio selvatico, sambuco, corniolo. Il castagno e il leccio, così come tardivamente anche la robinia, benché molto presenti, sono di introduzione umana. Tra la macro fauna presente si registrano volpi, donnole, conigli nani e selvatici, serpenti, rospi, raganelle e salamandre. Di recente introduzione è il cinghiale, il quale se non contenuto può portare a infestazione.
- Parco pubblico del Conicchio.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[18]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale è attraversato dalla strada provinciale IX Rovato-Iseo.
A ovest dell'abitato di Borgonato, passa la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo: a servizio della frazione è presente la Borgonato-Adro, attiva dal 1911. Tra il 1901 e il 1932 era presente un'altra fermata sul vecchio tracciato della ferrovia passante per Monterotondo.
Tra il 1897 e il 1915, la provinciale IX era percorsa in sede promiscua dalla tranvia Iseo-Rovato-Chiari. In centro a Timoline era presente una fermata, mentre altre due fermate erano presenti agli incroci con le strade per Nigoline Bonomelli e Borgonato[19].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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16 giugno 1988 | 7 giugno 1993 | Italo Renato Barbieri | DC | Sindaco | [20] |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Giuseppe Pinelli | Lista civica | Sindaco | [21] |
28 aprile 1997 | 29 maggio 2006 | Pasquale Pelli | Lega Nord | Sindaco | [22][23] |
29 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Giuseppe Fogazzi | Lista civica (FI) | Sindaco | [24] |
16 maggio 2011 | 6 giugno 2016 | Giuseppe Foresti | Lista civica (PD) | Sindaco | [25] |
6 giugno 2016 | 12 novembre 2019 | Giampietro Ferrari | Lega Nord | Sindaco | [26][27] |
13 novembre 2019 | 22 settembre 2020 | Beaumont Bortone | Comm. pref. | [28] | |
22 settembre 2020 | in carica | Anna Becchetti | Lista civica (PD) | Sindaco | [29] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Gabriele Milzani, Dieci anni di gemellaggio con Aberdour, in Filo Diretto (Periodico di Informazione del Comune di Corte Franca), n. 1, 2014, p. 19.
- ^ Zonazione Franciacorta | Consorzio per la tutela del Franciacorta, su Franciacorta. URL consultato il 30 dicembre 2023.
- ^ Corte franca in enciclopedia bresciana, su enciclopediabresciana.it.
- ^ Donni Giovanni e Fappani Antonio, Corte Franca, Editrice La Rosa, 1992.
- ^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 1
- ^ Donni Giovanni e Fappani Antonio, Corte Franca, Editrice La Rosa, 1992.
- ^ D.R. 14 luglio 1928 n° 1837, su normattiva.it.
- ^ Comune di corte franca beni culturali, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ a b Corte Franca (Brescia) D.P.R. 09.04.2008 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2008. URL consultato il 1º marzo 2021.
- ^ Comune di Corte Franca, su comune.cortefranca.bs.it.
- ^ Palazzo Monti della Corte, su palazzomonti.it.
- ^ Palazzo Torri, su palazzotorri.it.
- ^ Palazzo Lana-Ragnoli, su fondoambiente.it.
- ^ Torbiere del Sebino, su torbieresebino.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Claudio Mafrici, I binari promiscui. Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, n. 51, novembre 1997.
- ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ministero dell'Interno - Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Decaduto in seguito alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.
- ^ Corte Franca: il commissario straordinario è il viceprefetto Bortone
- ^ Ministero dell'Interno - Eligendo [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 22 settembre 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corte Franca
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Corte Franca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.paratico.bs.it.
- Córte Franca, su sapere.it, De Agostini.
- Conoscere Corte Franca (PDF), su comune.cortefranca.bs.it. URL consultato il 16 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2021).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132519939 · LCCN (EN) n80052008 · J9U (EN, HE) 987007548189405171 |
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