Il cabinet des Dépêches o arrière cabinet (in italiano: "Gabinetto dei dispacci") è una stanza della reggia di Versailles. Parte del Petit appartement du Roi, prima del cabinet intérieur du Roi, servì come boureau per l'apertura dei dispacci privati o segreti sotto Luigi XV e Luigi XVI.
Posizione e dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Il cabinet des Dépêches è posto nel Petit appartement du Roi, al primo piano della reggia di Versailles.
Il salone comunica a ovest con il cabinet intérieur, a nord con il degré du roi ed a sud con la pièce de la vaisselle d'or.
La sala misura 5,96 m di lunghezza per 4,53 di larghezza ed una altezza di 3,93 m[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La sala del cabinet des Dépêches venne costruita nel 1760 rimpiazzando l'antico Salone Ovale, creato per Luigi XIV nel 1692. Questa sala era ornata con colonne corinzie e quattro nicchie nelle quali si trovavano dei bronzi detti Chenets de l'Algarde[1]. Da questo salone si poteva accedere alla piccola galleria ed al cabinet des Coquilles che ospitava la collezione di libri e manoscritti preziosi del re oltre ad una ventina di dipinti di artisti premiati[1].
Luigi XV fece chiudere questa esposizione. Il cabinet des Coquilles venne rimpiazzato da una scala, il degré du Roi[1], ed il Salone Ovale venne diviso per formare un « cabinet de chaise » (di toilette)[1]. In questo gabinetto il re apriva le lettere personali a lui indirizzate o quelle segrete che provenivano dalle sue spie sparse nel regno come pure le lettere cifrate[1]. Questa diplomazia parallela sarà nota come secret du Roi. La decorazione della sala era essenziale: un tavolo, qualche sedia ed una libreria[2].
Luigi XVI ribattezzò la sala il cabinet des Dépêches in quanto vi conservò la funzione che tale sala aveva avuto presso suo padre[3]
Decorazione
[modifica | modifica wikitesto]- Pareti coperte da boiseries scolpite e parqueté
- 2 x 3 dipinti di Galloche e di Chavanne[1] nella parte alta della sala
- Un présentoir per Luigi XVI realizzato da Riesener[1]
Il gabinetto venne completamente restaurato nel 1998 quando rimase chiuso per 10 mesi[4]. L'operazione ebbe il costo di 3 milioni di franchi, in gran parte finanziati dal mecenate Chronopost[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (FR) Lemoine Pierre, Guide du musée et domaine national de Versailles et Trianon, in Versailles et Trianon, RMN Réunion des Musées Nationaux, décembre 1991, p. page 86, ISBN 2-7118-2309-1.
- ^ Verlet Pierre, Le château de Versailles, Paris, Librairie Arthème Fayard, 1985.
- ^ Rogister John M. J., 2, in From Louis XV to Louis XVI: Some Thoughts on the Petits Appartements, Eighteenth Century Life, vol. 17, mai 1993, pp. 146-166.
- ^ Journal télévisé de France 2, su dailymotion.com, Archives INA, 1998. URL consultato il 15 aprile 2011.
- ^ (FR) Denis Anne, Une lignée de mécènes américains depuis Rockefeller, in Les Échos, 2 juillet 1999, p. 67. URL consultato il 15 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2013).
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Appartement intérieur du Roi (chateauversailles.fr)