Audace | |
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8 maggio 2018 - Il cacciatorpediniere Audace, trainato dal rimorchiatore Marcandrea, attraversa lo Stretto di Messina diretto ad Aliaga. | |
Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere lanciamissili |
Classe | Audace |
Proprietà | Marina Militare |
Identificazione | D 551 |
Costruttori | Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti |
Cantiere | Cantiere navale di Riva Trigoso |
Impostazione | 27 aprile 1968 |
Varo | 2 ottobre 1971 |
Entrata in servizio | 16 novembre 1972 |
Radiazione | 28 settembre 2006 |
Destino finale | demolita nel 2018 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 4554 t |
Lunghezza | 140,7 m |
Larghezza | 14,7 m |
Pescaggio | 4,5 m |
Propulsione | 4 Caldaie Foster Wheeler 2 Turbine CNR-Westinghouse Potenza: 73.000 hp (53.676 kW) |
Velocità | 33 nodi (61,12 km/h) |
Autonomia | 4 000 miglia a 25 nodi (7 408 km a 46,3 km/h) |
Equipaggio | 31 ufficiali; 350 tra sottufficiali, sottocapi e comuni |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | radar:
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Sistemi difensivi | ESM\ECM
Sonar: CWE-610A MF |
Armamento | |
Artiglieria |
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Siluri | |
Missili | sistemi:
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Mezzi aerei | 2 elicotteri medio-leggeri AB-212ASW |
Note | |
Motto | Gloria audaciae comes |
IARU: | |
voci di cacciatorpediniere presenti su Teknopedia |
Il cacciatorpediniere Audace in servizio nella Marina Militare Italiana dall'inizio degli anni settanta, sino al 2005 costituiva, insieme all'Ardito la classe Audace. Entrambe le unità sono state poste in disarmo nel 2006.[1] Dopo una lunga permanenza nella base della Spezia, le due unità, nell'aprile 2018 l'Ardito ed il mese successivo l'Audace, sono state trasferite dal rimorchiatore Marcandrea ad Aliağa, per essere demolite.
Servizio
[modifica | modifica wikitesto]Costruito negli stabilimenti dei Cantieri Navali Riuniti di Riva Trigoso dove venne impostato il 27 aprile 1968 e varato il 2 ottobre 1971, è stato consegnato alla Marina Militare il 16 dicembre 1972, ricevendo la Bandiera di combattimento dal comune di Trieste, nel ricordo della precedente unità che il 3 novembre 1918, per prima ha portato alla città il tricolore.
L'Audace ha avuto una vita operativa molto intensa ed ha partecipato a numerose esercitazioni e missioni. Per ricordarne qualcuna si possono menzionare la campagna in Somalia per l'intervento delle Nazioni Unite nel luglio del 1982, la partecipazione all'intervento in Libano dal febbraio al marzo 1984, l'operazione Girasole per il pattugliamento del canale di Sicilia durante la crisi con la Libia da maggio a luglio del 1986 in seguito al presunto attacco missilistico libico contro l'isola di Lampedusa dove aveva sede una stazione LORAN.
La più importante delle missioni è quella nel Golfo Persico da gennaio ad aprile del 1991, nell'ambito della coalizione internazionale dell'operazione Desert storm.
L'ultima missione operativa di rilievo è stata la partecipazione alla guerra del Kosovo nella primavera-estate 1999 durante la quale l'Audace ha operato come prima linea di difesa aerea del territorio nazionale pattugliando le coste pugliesi davanti a Brindisi.
In totale l'Audace nella sua lunga vita operativa, ha percorso 630.000 miglia[2] in circa 57.000 ore di moto
In disarmo dal 2006, nei primi giorni di maggio del 2018 l'Audace è stato trasferito ad Aliaga per essere demolito.
Motto
[modifica | modifica wikitesto]Il motto della nave Gloria Audaciae Comes era stato in precedenza assegnato nella Regia Marina a due sommergibili con lo stesso nome, Glauco: il primo Glauco, varato nel 1905 ha preso parte al primo conflitto mondiale, mentre il secondo Glauco, varato nel 1935, ha partecipato al secondo conflitto mondiale.
Nome
[modifica | modifica wikitesto]In precedenza due unità della Regia Marina avevano portato il nome Audace:
- La prima delle due unità, costruita nei cantieri Orlando di Livorno, fu un cacciatorpediniere impostato nel 1912, varato nel 1913 e completato nel 1914, andato perduto nel 1916.[3]
- La seconda delle due unità, fu un cacciatorpediniere costruito nei cantieri Yarrow di Glasgow (Scozia) su commessa giapponese, che avrebbe dovuto chiamarsi Kawakaze, ma acquistato dalla Regia Marina, entrò in servizio nel 1916 e fu la prima unità ad entrare nel porto di Trieste nel novembre 1918 ed il molo di attracco si chiama da allora Molo Audace.[4] Classificato torpediniera nel 1929, trasformato in nave scorta antiaerea nel 1942, venne catturato dai tedeschi a Venezia il 12 settembre 1943 ed entrò nella Kriegsmarine il 21 ottobre successivo rinominato TA 20[5]. Impegnata come scorta nel Mar Adriatico venne affondato in combattimento dai cacciatorpediniere della Royal Navy Avondale e Wheatland il 1º novembre 1944 nei pressi dell'isola di Pago.
Galleria d'immagini
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La torpediniera Audace che per prima portò il tricolore a Trieste
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Il varo dell'Audace a Riva Trigoso il 2 ottobre 1971
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L'Audace in un'accostata nei primi anni di servizio
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L'Audace prima delle modifiche avvenute alla fine degli anni '80
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L'Audace prima delle modifiche con i due cannoni di prora ben visibili
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Audace e Ardito in disarmo ormeggiate nel porto della Spezia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il disarmo di Audace e Ardito, su digilander.libero.it. URL consultato il 16-11-2007.
- ^ L'ultimo ammainabandiera di Audace e Ardito sul sito della Marina Militare (PDF), su marina.difesa.it. URL consultato il 16-11-2007.
- ^ L'Audace nella storia della marina italiana, su marina.difesa.it. URL consultato il 18-11-2007.
- ^ L'Audace nella storia della marina italiana, su marina.difesa.it. URL consultato il 18-11-2007.
- ^ L'Audace al servizio della Kriegsmarine, su german-navy.de. URL consultato il 18-11-2007.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Le navi della Marina Militare, Imago Media Editrice, 2005.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Audace
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sintetica sul sito della Marina Militare italiana - Almanacco storico
- Nave Audace in visita a Trieste il 4 novembre 2004, su navytrieste.com. URL consultato il 10 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2007).
- Disarmo nave Ardito e Audace, su digilander.libero.it.