Glauco | |
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Il sommergibile Glauco a Brindisi, 13 marzo 1919 | |
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile sperimentale di piccola crociera |
Classe | Glauco |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Regio Arsenale, Venezia |
Impostazione | 1º agosto 1903 |
Varo | 9 luglio 1905 |
Entrata in servizio | 15 dicembre 1905 |
Intitolazione | Glauco |
Radiazione | 1º settembre 1916 |
Destino finale | venduto alla Romania |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 243 t |
Dislocamento in emersione | 160 t |
Lunghezza | 36,8 m |
Larghezza | 4,32 m |
Pescaggio | 2,5 m |
Profondità operativa | 25 m |
Propulsione | 4 motori a benzina FIAT da 600 CV 2 motori elettrici Savigliano da 170 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 6,2 nodi |
Velocità in emersione | 13 nodi |
Autonomia | in emersione 150 miglia nautiche a 13 nodi o 225 mn a 10 nodi in immersione 18,6 mn a 6,2 nodi o 81 mn a 3,5 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 13 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Siluri | 3 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua 2 siluri |
Note | |
Motto | Gloria audaciae comes |
dati tratti da www.betasom.it | |
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Il Glauco è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Una volta in servizio fu impiegato nell'addestramento al largo delle coste adriatiche[1], effettuando numerose crociere per verificarne le prestazioni[2].
Prese parte alle esercitazioni del 1906, nelle acque di Taranto, e del 1908, in Mar Tirreno[2][1].
Nell'agosto 1914 fu assegnato alla IV Squadriglia Sommergibili con base a Venezia; comandante del sommergibile era il tenente di vascello Paolo Tolosetto Farinata degli Uberti[1][2][3].
All'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale era caposquadriglia della squadriglia sommergibili di Brindisi (lo comandava ancora Farinata degli Uberti, frattanto divenuto capitano di corvetta)[1][2][4].
Nel 1916 fu dislocato a Taranto, andando a formare un gruppo autonomo con il gemello Otaria[1][2].
Nel maggio 1916 – comandante dell'unità era il tenente di vascello Achille Gaspare Chinaglia – fu dislocato a Valona[2][1].
Disarmato a Taranto nell'agosto 1916 ed assegnato al Gruppo dei sommergibili disarmati, rimase nel porto pugliese sino al 1921, quando fu ceduto al Lloyd marittimo Rumeno[2][1].
Nel corso della guerra il Glauco aveva svolto 65 missioni (prevalentemente difensive nelle acque di Bari, Barletta e Valona) per totali 296 ore di navigazione in superficie e 252 in immersione[1][2].
Motto
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Glauco sarebbe stato ereditato da un battello varato nel 1935 che prese parte al secondo conflitto mondiale. I due sommergibili avevano lo stesso motto, Gloria audaciae comes ("La gloria è compagna dell'audacia"), che nella Marina Militare verrà assegnato anche al cacciatorpediniere lanciamissili Audace (D 551).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Favre, Le operazioni aeree, navali, subacquee e terrestri in Adriatico, Gaspari Editore, 2008, ISBN 978-88-7541-135-0.
Altri progetti
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