La Reggiana riprende dal girone C della Serie C e nel suo girone c'è anche il Guastalla dove gioca l’ex granata Nellusco Campari. Si continua a giocare al pallone anche con la guerra sempre più coinvolgente, sono infatti dietro l'angolo i primi bombardamenti.
Il portiere Satiro Lusetti viene ceduto al Modena (sarà nell’immediato dopoguerra in serie A con l’Andrea Doria (poi, dal 1946, Sampdoria). Arrivano in granata Pier Luigi Alvigini e Manlio Boffardi dal Rapallo, Ugo Giovanardi dal Lugo, Giuseppe Marmiroli dal Mantova, Gino Strocchi e Paolo Zampighi dal Ravenna, ma soprattutto dalla Sanremese il centravanti Adriano Zecca, che sarà alla Roma in Serie A. Sarà lui il miglior realizzatore granata di stagione con 14 reti, buono anche il contributo di Giuseppe Marmiroli con 12 centri.
Tra i nostri Vivante Montanari, detto Briga. Il campionato è discreto, ma nulla più e la Reggiana, guidata da Alfredo Mazzoni, è sorpassata dal Parma che si aggiudica il girone, e resta in C,[1] pur conquistando il diritto alla promozione sul campo le viene tolto in piena estate per illecito sportivo.
Ezio Fanticini, Andrea Ligabue, La storia della Reggiana, Reggio Emilia, Il Resto del Carlino, edizione Reggio, 1993, p. 20-21.
Carlo Fontanelli, Alfredo Ferraraccio, 1919-2003 - La favola granata - La storia dell'A.C. Reggiana, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l. - stampa: Tipografia Palagini, San Miniato (PI), pp. 98-99.
Mauro Del Bue, Una storia Reggiana, le partite, i personaggi, le vicende dai pionieri alla liberazione, 1919-1945 (1º volume), Montecchio Emilia (RE), Aliberti Editore, 2006, pp. 335-344.