Coordinate: 46°25′00.48″N 11°12′25.92″E

Passo della Mendola

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Passo della Mendola
Mendelpass
Passo della Mendola, vista da direzione Appiano
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Trento
  Bolzano
Località collegateRuffré-Mendola (Val di Non)
Caldaro sulla Strada del Vino (Val d'Adige)
Altitudine1 363 m s.l.m.
Coordinate46°25′00.48″N 11°12′25.92″E
Altri nomi e significatiMendelpass (tedesco)
Infrastruttura del Tonale e della Mendola
Costruzione del collegamento1880-1885
Pendenza massima12%
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Passo della Mendola Mendelpass
Passo della Mendola
Mendelpass

Il passo della Mendola (Mendelpass in tedesco) (1 363 m s.l.m.) è un valico alpino del Trentino-Alto Adige sulla strada statale 42 del Tonale e della Mendola. È una sella posta tra il monte Penegal e il monte Roen e situata su una catena montuosa, la Costiera della Mendola che a nord est strapiomba sulla valle dell'Adige e a sud ovest digrada dolcemente verso la val di Non.

Il passo, posto al confine fra le province di Trento e Bolzano, mette in comunicazione l'alta val di Non, ed in particolare il centro di Cles, con Bolzano. Si trova pochi chilometri a sud del passo Palade, che collega Cles a Merano. Dal passo una strada di 3,9 km conduce al Penegal (1 737 m) dal quale si gode di una vista a 360 gradi sulla valle dell'Adige, ed in particolare sulla città di Bolzano, e sui boschi dell'alta val di Non.

Da passo Mendola si snodano numerosi percorsi come quello per il piccolo Penegal, il Toval, la cima dell'arciduca Eugenio, il Macaion o il Roen. Sul passo si trovano vari alberghi e ville. Il passo della Mendola è sede di un centro di cultura dell'Università cattolica del Sacro Cuore.

Il passo della Mendola è raggiungibile da Caldaro tramite l'omonima funicolare, presso la cui stazione a monte si trova un belvedere sull'Oltradige e sulla Bassa Atesina. Fino agli anni trenta giungeva al passo della Mendola il treno a scartamento ridotto dalla ferrovia dell'Alta Anaunia (Ferrovia Dermulo-Fondo-Mendola).

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Panorama dal passo della Mendola verso nord-est

La costruzione della strada del passo durò dal 1880 al 1885. Nel 1886 l'antico maso Mendelhof, per secoli proprietà dei conti Thun, venne trasformato in albergo e stazione termale. Nel 1896 sorse con il Grand Hotel Penegal la più grande struttura alberghiera del passo (oggi multiproprietà)[1].

Il luogo divenne rapidamente una rinomata meta di villeggiatura molto amata dalla nobiltà di tutta Europa: Francesco Giuseppe I d'Asburgo, imperatore d'Austria, soggiornò alla Mendola nel 1903. L'imperatrice Elisabetta di Baviera (Sissi) lo scelse più volte per trascorrervi le vacanze. Tra gli altri personaggi celebri si ricordano lo scrittore Karl May, il premio Nobel Wilhelm Conrad Röntgen e il leader indiano Mahatma Gandhi. La prima guerra mondiale pose brutalmente fine alle attività della stazione termale.

Nel secondo dopoguerra la strada della Mendola è stata teatro di diverse corse motociclistiche e automobilistiche, tra cui la cronoscalata Appiano-Mendola che per diversi anni fu inserita nel campionato nazionale cronoscalate automobilistiche. Le ultime tre edizioni della Mille Miglia (1958, 1959, 1961) transitarono dal Passo della Mendola.

Il passo della Mendola è una salita storica del Giro d'Italia: venne affrontato per la prima volta nel 1937 e da allora è stato inserito nel percorso della corsa varie volte. Il versante più duro è nettamente quello altoatesino, sebbene le pendenze non siano comunque proibitive: la salita misura 15 km con una pendenza media del 6,4% e massima del 9%.[2]

Di seguito l'elenco dei corridori transitati per primi al passo:[3][4]

Anno Tappa Primo in vetta Versante scalato
1937 17ª: Merano > Gardone Riviera Italia (bandiera) Gino Bartali Altoatesino
1958 18ª: Bolzano > Trento Italia (bandiera) Nino Defilippis Altoatesino
1959 16ª: Bolzano > San Pellegrino Terme Italia (bandiera) Pasquale Fornara Altoatesino
1969 22ª: Cavalese > Folgarida Italia (bandiera) Vittorio Adorni Altoatesino
1971 19ª: Falcade > Ponte di Legno Italia (bandiera) Gianni Motta Altoatesino
1977 18ª: Cortina d'Ampezzo > Pinzolo Italia (bandiera) Alfio Vandi Altoatesino
1978 17ª: Cavalese > Monte Bondone Svizzera (bandiera) Ueli Sutter Trentino
1980 19ª: Longarone > Cles Svezia (bandiera) Tommy Prim Altoatesino
1990 17ª: Moena > Aprica Italia (bandiera) Claudio Chiappucci Altoatesino
1996 21ª: Cavalese > Aprica Italia (bandiera) Mariano Piccoli Altoatesino
1997 20ª: Brunico > Passo del Tonale Italia (bandiera) Massimo Podenzana Altoatesino
2000 14ª: Selva di Val Gardena > Bormio Colombia (bandiera) José Jaime González Altoatesino
2004 17ª: Brunico > Fondo/Sarnonico Italia (bandiera) Alessandro Bertolini Altoatesino
2016 16ª: Bressanone > Andalo Spagna (bandiera) David López García Altoatesino
2019 17ª: Commezzadura > Anterselva Salita non valida come GPM Trentino

Galleria d'immagini

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  1. ^ (DE) Claus Conrad, Historismus für den Fremdenverkehr und altdeutsche Gemütlichkeit, in Hannes Obermair et al. (a cura di), Regionale Zivilgesellschaft in Bewegung - Cittadini innanzi tutto, Vienna-Bolzano, Folio Verlag, 2012, pp. 118-137 (p. 123), ISBN 978-3-85256-618-4.
  2. ^ CyclingCols - Mendelpass/Passo della Mendola, su cyclingcols.com. URL consultato il 24 giugno 2019 (archiviato il 24 giugno 2019).
  3. ^ Giro d'Italia (Ita) - Cat.2.UWT, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 24 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2019).
  4. ^ Mendelpass/Mendola, su tour-giro-vuelta.net. URL consultato il 24 giugno 2019 (archiviato il 29 maggio 2020).
  • Martin Sölva, Gotthard Andergassen, La Mendola - Fascino e storia di un passo, Bolzano, Athesia, 2003. ISBN 88-8266-277-2

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