Lingua cabarda

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Cabardo
Къэбэрдеибзэ (Qăbărdeibză)
Parlato inRussia (bandiera) Russia
Turchia (bandiera) Turchia
Regioni Cabardino-Balcaria
Karačaj-Circassia
Locutori
Totalecirca 1,6 milioni
Altre informazioni
Scritturaalfabeto cirillico
TipoSOV
Tassonomia
FilogenesiLingue caucasiche
 Lingue caucasiche settentrionali
  Lingue caucasiche nordoccidentali
   Lingue circasse
    Cabardo
Statuto ufficiale
Ufficiale in Cabardino-Balcaria (Russia (bandiera) Russia)
Karačaj-Circassia (Russia (bandiera) Russia)
Codici di classificazione
ISO 639-2kbd
ISO 639-3kbd (EN)
Glottologkaba1278 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
ЦIыху псори щхьэхуиту, я щIыхьымрэ я хуэфащэхэмрэкIэ зэхуэдэу къалъхур. Акъылрэ зэхэщIыкI гъуазэрэ яIэщи, зыр зым зэкъуэш зэхащІэ яку дэлъу зэхущытын хуейхэщ.
Traslitterazione
Clyxu psori ščx’èxuitu, ja ščlyx’ymrè ja xuèfaščèхèmrèklè zèxuèdèu k”al”xur. Ak”ylrè zèхèščlykl g”uazèrè jaIèšči, zyr zym zèk”uèš zèхaščІè jaкu dèl”u zèxuščytyn xuejхèšč.

La lingua cabarda o cabardina (nome nativo: Къэбэрдеибзэ, Qăbărdeibză; in russo: кабардино-черкесский язык, kabardino-čerkesskij jazyk), nota anche come circasso orientale[1], è una lingua caucasica nordoccidentale, strettamente imparentata con la lingua adighè. Viene parlata principalmente nelle repubbliche russe di Cabardino-Balcaria e Karačaj-Circassia (i territori nativi) e in Turchia e Medio Oriente (come effetto dell'estesa diaspora del dopoguerra).

Come gli altri membri della sua famiglia, il cabardo è caratterizzato da un inventorio consonantico molto grande, che contrasta con un inventorio vocalico minimale. Ha infatti 47 consonanti (48 se si include [h] fra i fonemi), di cui 22 fricative, e appena 2 vocali. È una della poche lingue a possedere una chiara distinzione fonemica tra eiettive affricate ed eiettive fricative.

La lingua cabarda ha due dialetti principali: cabardo e besleney. Alcuni linguisti ipotizzano che il cabardo sia soltanto un dialetto di un comprensivo adigo o lingua circassa che è costituito da tutti i dialetti adighè e cabardi messi insieme, e i cabardi stessi spesso si riferiscono alla loro lingua usando il termine cabardo adəgabză ("lingua adighè"). Molti linguisti, incluso Georges Dumézil, hanno usato i termini circasso orientale (cabardo) e circasso occidentale (adighè) in modo da evitare questa confusione, ma sia "circasso" che "cabardo" possono ancora essere trovati nella letteratura linguistica. Ci sono molte differenze fonetiche e lessicali che creano una separazione ragionevolmente ben definita tra dialetti circassi orientali e occidentali, ma il grado di mutua intelligibilità non è stato ancora determinato. La faccenda è anche complicata alquanto dall'esistenza del besleney, che è di solito considerato un dialetto cabardo, ma che condivide anche un grande numero di caratteristiche con alcuni dialetti adighè.

Il cabardo è scritto in una variante dell'alfabeto cirillico, e come tutte le lingue caucasiche nord-occidentali, possiede un sistema verbale estremamente complesso. È inoltre una lingua ergativa.

Fin dal 2004, la TRT (la televisione di stato turca) ha mantenuto un programma della durata di mezz'ora alla settimana in terek, dialetto del cabardo.

Distribuzione geografica

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Secondo Ethnologue il cabardo è diffuso soprattutto nella Federazione Russa, dove si registrano 520.000 locutori nelle repubbliche autonome di Cabardino-Balcaria e Karačaj-Circassia, e in Turchia, dove risulta parlato da 1 milione di persone. L'idioma è attestato anche in Germania, Giordania, Siria e Stati Uniti d'America per un totale di oltre 1.600.000 locutori.

Il sistema vocalico del cabardo è molto semplice (ci sono soltanto tre fonemi vocalici). Le tre vocali sono /ə/, /a/ e /aː/[senza fonte].

Ci sono anche tre semivocali: /j/ (<й>), /w/ (<у>) e /ɥ/.

La vocale /o/ appare in alcuni prestiti linguistici, spesso pronunciata /aw/[senza fonte].

Il dittongo /aw/ viene pronunciato /oː/ in alcuni dialetti. Inoltre, /jə/ può essere realizzato come /iː/, /wə/ come /uː/ e /aj/ come /eː/. Questa monottongazione non si verifica in tutti i dialetti[senza fonte].

La /aː/ è la sola vocale che si realizza inizialmente nelle parole native.

Le vocali sono scritte come <ы> /ə/, <э> /a/ e <а> /aː/.

Altre lettere rappresentano dittonghi: <я> rappresenta /jaː/, <и> /jə/, <о> /aw/ o /wa/, <ю> /ɥə/ e <е> rappresenta <aj> o <ja>.

Il sistema nominale del cabardo è abbastanza semplice se comparato ad altre lingue caucasiche.

Ci sono due numeri: singolare e plurale. Il plurale viene formato aggiungendo -хэ (-xa) al verbo. La desinenza plurale è opzionale (cioè, viene usata soltanto quando il parlante vuole enfatizzare il fatto che il sostantivo sia plurale).

Molti sostantivi comuni sono singolari o plurali (vale a dire che hanno una forma che è singolare o plurale). Esempi riguardo a questi includono сабњй (sābəy) bambino/bambini e ѕӀыху (ts'әxʷ) donna/donne. La forma plurale del verbo è sempre usata quando un sostantivo è plurale, anche se esso non prende una desinenza plurale.

I nomi possono essere 'pluralizzati' aggiungendo la posposizione сымэ (səma) dopo il nome (per es. Тымэс сымэ) Thomas e altri. Questo viene chiamato plurale associativo.

In modo simile all'italiano per es, o all'inglese, ci sono gli uncountable (non-numerabili). In cabardo, essi prendono la forma singolare del verbo. шэ (ça), latte, è un esempio di un sostantivo non-numerabile.

Ci sono quattro casi: ergativo, nominativo, strumentale e avverbiale. Essi sono formati:

Caso Desinenza Esempio
Nominativo -r дзэр dzar
Ergativo -m дзэм dzam
Strumentale -kӀэ -cç'a дзэkӀэ dzacça
Avverbiale -уэ -wa дзэуэ dzawa

Il caso nominativo segna il soggetto di un verbo intransitivo e l'oggetto di un verbo transitivo (vale a dire che marca il sostantivo con il più basso macroruolo nella posizione).

Il caso ergativo viene utilizzato per segnare ogni cosa non segnata da altri casi, tali come il soggetto di un verbo transitivo, la forma del sostantivo che viene utilizzato con preposizioni/posposizioni, ecc.

Questo caso viene usato per descrivere un verbo o il modo come è fatta l'azione descritta da un verbo:

Жыгхэр сатыруы хэсаф. (ʝəγxar sātərwə xasāʃ.)

albero-pl.-NOM fila-AVV piantare-pret.-affermativo

Essi piantavano gli alberi in filari.

Il sistema verbale cabardo è molto complesso. Il verbo di solito va posto alla fine della frase.

L'infinito termina in -н (-n).

I mutamenti nel verbo prendono il ruolo di preposizioni.

Nella tabella si può vedere la coniugazione posizionale di alcuni verbi, che mostrano come i mutamenti radicali indichino la posizione:

sta siede giace
Posizione corporea/posa щыт (ʃət) щыс (ʃəs) щылъ (ʃəɬ)
Su тет (tajt) тес (tajs) телъ (tajɬ)
Sotto чIэт (cç'at) чIэс (cç'as) чIэлъ (cç'aɬ)
Tra хэт (xat) хэс (xas) хэлъ (xaɬ)
Dentro qualche superficie дэт (dat) дэс (das) дэлъ (daɬ)
dietro ут (wət) yc (wəc) улъ (wəɬ)

Esempi:

щыт - sta(re) (come una posa);

ут - sta(re) (dietro);

чIэт - sta(re) (sotto) ecc.

  • Cabardo
    • Cabardo occidentale
    • Cabardo centrale
      • Baksan (base per la lingua letteraria)
      • Malka
    • Cabardo orientale
      • Terek
      • Mozdok
  • Besleney

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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