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Claude Picot
Claude Picot (1º gennaio 1614 – 6 novembre 1668) è stato un abate francese.
Fu amico e collaboratore di Cartesio e tradusse per lui i Principia Philosophiae in francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nella sua Vie de M. Descartes, Adrien Baillet lo chiama «le sieur Claude Picot, prieur du Rouvre» (il Signore Claude Picot, priore di Rouvre).
Figlio di un curatore generale delle finanze a Bordeaux, aveva due fratelli, uno dei quali era prima cameriere di camera del guardaroba del re, prima di diventare curatore generale di suo padre, mentre l'altro era consigliere presso la Cour des Aides della Guienna a Bordeaux. Benché titolare di un beneficio ecclesiastico (da qui il suo nome tradizionale di “Abbé Picot”), Claude Picot era un libertino, amico di Jacques Vallée Des Barreaux.[1] La sua morte, esempio solare di libertà di pensiero, è raccontata da Tallemant des Réaux nel suo Historiettes.[2] Secondo Adrien Baillet , "nessuno riuscì a entrare più di lui in [] familiarità e a conoscenza [degli] affari" di Descartes. Fra il 1641 e il 1642 soggiornò per vari mesi con il filosofo al castello di Endegeest; lo storico della filosofia Charles Adam[3] ipotizzò che tale luogo sarebbe il teatro del dialogo incompiuto dal titolo La Recherche de la vérité par la lumière naturelle ("La ricerca della verità per mezzo della luce naturale"), la cui ambientazione (una "casa di campagna") sarebbe Endegeest, mentre l'altro visitatore (citato come "Poliandre") sarebbe Des Barreaux.
Il filosofo gli affidò anche il disbrigo dei suoi affari finanziari in Francia ("l'agente dei suoi affari interni", scrive Baillet), e fu suo ospite a Parigi durante i suoi ultimi tre soggiorni nella capitale (nel 1644 , nel 1647 e nel 1648). Egli è il destinatario di diverse lettere di Cartesio pervenute fino al'età moderna e datate tra l'aprile 1644 e il 15 gennaio 1650, pochi giorni prima della morte del filosofo a Stoccolma.
I Principia Philosophiae
[modifica | modifica wikitesto]Inoltre, Picot tradusse dal latino in francese i Principia Philosophiae; Descartes gli dedicò l'importante lettera-prefazione (pubblicata in appendice alla traduzione) che menzionava la metafora baconiana dell'albero della conoscenza[4] le cui radici sono la metafisica, il tronco è la fisica e i rami sono le altre scienze tra cui spiccano la medicina, la meccanica e la morale.[5][6][7][8] Per morale si intende "il più alto e più perfetto sistema morale, che presuppone una perfetta conoscenza delle altre scienze e che è l'ultimo livello della libertà".[9] La fisica studia "i principi delle cose materiali, la natura della Terra e di tutti i corpi che sono comunemente in relazione ad essa, quali aria, acqua, fuoco, i magneti e gli altri minerali...la natura delle piante, degli animali e, soprattutto, dell'uomo".[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Secondo René Pintard, Claude Picot, meno illustre, non conduce una vita molto meno disordinata: questo compagno dei Potel dei Moreau, dei Mitton e dei Raincy, questo epicureo che intraprende, in compagnia del nuovo Bacco, per sfiorare le prelibatezze della Francia, questo miscredente che, da Du Ryer, a Saint Cloud, fa della Settimana Santa un altro carnevale e che, come prete, morirà nell'impenitenza finale, è un libertino compiuto» (Le libertinage érudit dans la première moitié du siécle XVII, Parigi, Boivin, 1943, p. 204).
- ^ Éd. Gallimard (La Pléiade), 1961, tomo II, p. 33.
- ^ Œuvres de Descartes pubblicate a cura di Charles Adam e Paul Tannery (1897-1913), X, pp. 531-32.
- ^ JSTOR 20130344
- ^ Richard Davies, Descartes: Belief, Scepticism and Virtue, Routledge Studies in Seventeenth-Century Philosophy, Routledge, 2002, pp. 232-233, ISBN 9781134530571.
- ^ René Descartes, su all-art.org.
- ^ Daniel Garber, Descartes' Metaphysical Physics, Science and Its Conceptual Foundations, University of Chicago Press, 1992, p. 52, ISBN 9780226282176, OCLC 1023873170.
- ^ Tom Rockmore, After Parmenides: Idealism, Realism, and Epistemic Constructivism, University of Chicago Press, 2021, p. 44, ISBN 9780226795560, OCLC 1266905851.
- ^ Steven B. Smith, Modernity and Its Discontents: Making and Unmaking the Bourgeois from Machiavelli to Bellow, Yale University Press, 2016, p. 48, ISBN 9780300220988, OCLC 1034932422.
- ^ Fritz Machlup, Knowledge: Its Creation, Distribution and Economic Significance, Volume II: The Branches of Learning, Princeton Legacy Library, vol. 742, Princeton University Press, 2014, pp. 45-46, ISBN 9781400856015, OCLC 1008560688.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Henri Leroux, Claude Picot janvier 1614 - 6 novembre 1668, correspondant et ami mal connu de Descartes, Parigi, Beaurepaire, 2012.
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