Cavallino (Cavallino-Treporti)
Cavallino frazione | |
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La parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Città metropolitana | Venezia |
Comune | Cavallino-Treporti |
Territorio | |
Coordinate | 45°29′01.18″N 12°33′02.92″E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Abitanti | 2 881[2] (2011) |
Altre informazioni | |
Prefisso | 041 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | santa Maria Elisabetta |
Cartografia | |
Cavallino è una frazione italiana di 2 881 abitanti[2] del comune di Cavallino-Treporti.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il centro del paese si trova nella zona centro-orientale dell'omonimo litorale, ma in posizione più interna: si raccoglie infatti lungo la riva meridionale del canale Pordelio che, attraverso il Casson suo affluente, permette i collegamenti tra la Piave Vecchia (ovvero il Sile) e la laguna di Venezia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo riprende quello del litorale. A sua volta, esso sembra essere un richiamo alla vicina Equilio - l'antica Jesolo - il cui nome deriverebbe dal venetico *equilo- o *ekilo- con il significato di "pascolo di cavalli" o simile[3].
Situato in un territorio soggetto a continui mutamenti idrogeologici, l'insediamento è sorto solo nel Cinquecento. Il suo sviluppo fu favorito nel Seicento dallo scavo del canale Casson, che facilitò i collegamenti tra la Piave Vecchia e la laguna e favorì la bonifica della zona. I traffici tra i due corsi d'acqua erano regolati delle cosiddette conche del Cavallino[4].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Parrocchiale di Santa Maria Elisabetta
[modifica | modifica wikitesto]Fu innalzata tra il 1744 e il 1751 grazie al contributo del console olandese a Venezia Jacobus Feitama. Ha subito numerosi rimaneggiamenti, tra cui si citano la ricostruzione del campanile (1906) e l'erezione della facciata e dell'abside attuali (1916). L'ultimo restauro è del 1985-1988[5].
La pala dell'altare maggiore, raffigurante la Visita della Vergine a Elisabetta, viene collocata nella prima metà del Settecento ed è attribuita a Sebastiano Ricci. Sull'altare di destra è collocato il Sogno di San Giuseppe, dipinto da Pietro Vecchia nel Seicento[4].
L'organo è un Bazzani di fine Ottocento[4].
Faro di Piave Vecchia
[modifica | modifica wikitesto]Situato alla foce della Piave Vecchia, ovvero il Sile, è alto circa 48 m e fu ultimato nel 1951. Il faro precedente, risalente alla metà dell'Ottocento, fu distrutto dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cavallino in Italia in dettaglio, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 12 giugno 2023.
- ^ a b [1]
- ^ Giovan Battista Pellegrini, Dai Veneti ai Venetici, in Storia di Venezia, Vol. 1 - Origini, Età ducale, Treccani, 1992.
- ^ a b c d La storia, su comune.cavallinotreporti.ve.it. URL consultato il 27 maggio 2019.
- ^ CHIESA DI SANTA MARIA ELISABETTA - CAVALLINO [collegamento interrotto], su turismo.provincia.venezia.it. URL consultato il 27 maggio 2019.