Nella stagione 1984-1985 arriva per l'Avellino la settima salvezza consecutiva. Dopo l'addio dell'allenatore Ottavio Bianchi la società ingaggia l'argentino Antonio Valentin Angelillo e riscatta a titolo definitivo il centravanti Ramón Díaz dal Napoli. Prima del campionato disputa il secondo girone di qualificazione della Coppa Italia, con sei punti si piazza in terza posizione, alle spalle di Inter e Pisa promosse agli ottavi di finale.
Dopo un buon girone di andata chiuso a 14 punti, i biancoverdi vengono risucchiati in zona retrocessione a metà girone di ritorno. Determinante per la salvezza si sono rivelati i risultati della ventisettesima giornata, quando i biancoverdi hanno la meglio (2-1) sulla Sampdoria, e sfruttando la sconfitta interna dell'Ascoli nello scontro diretto con l'Udinese, riescono a staccare gli ascolani di 2 punti che sono divenuti 4 la giornata successiva, dopo la vittoria di Roma (0-1) con la retrocessa Lazio.
Da ricordare il 13 gennaio 1985 la vittoria (2-1) sul Verona, futuro campione d'Italia, alla quindicesima giornata, l'ultima giornata del girone andata, quando in un Partenio innevato i lupi prevalsero con un gol di Angelo Colombo allo scadere: fu questa la prima sconfitta del campionato per gli scaligeri scudettati e l'unica subita in trasferta.