Meknès
Meknès comune | |
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مكناس ⵎⴽⵏⴰⵙ | |
Localizzazione | |
Stato | Marocco |
Regione | Fès-Meknès |
Prefettura | Meknès |
Amministrazione | |
Sindaco | Abdellah Bouanou (PJD) |
Territorio | |
Coordinate | 33°53′42″N 5°33′17″W |
Altitudine | 552 m s.l.m. |
Superficie | 370 km² |
Abitanti | 632 079 (2014) |
Densità | 1 708,32 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 50000 |
Fuso orario | UTC+0 |
Cartografia | |
[www.meknes.ma Sito istituzionale] | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Città storica di Meknès | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1996 |
Scheda UNESCO | (EN) Historic City of Meknes (FR) Scheda |
Meknès (in arabo مكناس?, Miknās; in berbero: ⵎⴽⵏⴰⵙ, Mknas) è una città del Marocco, capoluogo dell'omonima prefettura ed importante polo economico della regione di Fès-Meknès.
Meknes è la più recente delle quattro Città imperiali e fu la capitale del Marocco sotto il regno di Moulay Ismail ibn Sharif (1672 - 1727), prima che questo onore venisse dato a Fès fino al 1912, e poi sotto la dominazione francese a Rabat. Deve il suo nome ad una tribù berbera chiamata Miknasa nelle fonti medioevali arabe.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La terra su cui la città fu fondata, e buona parte dei territori circostanti, caddero sotto la dominazione dell'Impero romano nel 117 d.C. La comunità originale da cui Meknès prese vita è stata identificata come una casba o fortezza dell'VIII secolo. La tribù berbera dei Miknasa vi si stabilì nel X secolo. Nell'XI secolo, gli Almoravidi costruirono una fortezza intorno alla città, che fu rinforzata dagli Almohadi. I Merinidi vi edificarono la madrasa Bou Inania. Il periodo d'oro della città fu sicuramente quello in cui venne riconosciuta come capitale, tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo, sotto il dominio di Moulay Ismail ibn Sharif in seguito alla sua ascesa al Sultanato del Marocco. Negli anni 1930 fu la sede di una guarnigione della Legione straniera francese.
La città storica (Medina) di Meknès è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]La città di Meknès è servita da due stazioni ferroviarie: Meknes-Ville e Meknes-Amir Abdelkader (che la collega a Rabat e a Fès).
Posizionata a circa 130 km dalla capitale Rabat e a 60 km da Fès, è raggiunta dall'autostrada A2 che unisce queste due ultime città.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Comunità ebraica
[modifica | modifica wikitesto]La città è stata storicamente sede di una cospicua comunità ebraica, che accolse un vasto gruppo di sefarditi cacciati dalla Spagna nel XV secolo, che, mescolandosi agli ebrei indigeni arabofoni, adottarono dialetti arabi.[1] La comunità contava 9521 unità nel 1936, saliti a 15000 nel 1951.[2] La comunità, incoraggiata da agenti sionisti legati all'Agenzia ebraica e poi dal Mossad, è emigrata in massa verso Israele e Francia tra gli anni 1950 e 1960.
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]A Meknès è parlato tradizionalmente un dialetto arabo pre-hilalico, che però, a differenza dei dialetti di molte altre città come Fès e Rabat, presenta molte affinità con i dialetti hilalici.[3]
L'immigrazione ha generato la presenza in città di una cospicua comunità berberofona, componente il 12,3% della popolazione della città.[4]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Nîmes, dal 2005
- Châlons-en-Champagne, dal 2008
- Huizhou, dal 2010
- Reims, dal 2011
- Cenon, dal 2012 convenzione di partenariato culturale
- Franceville, dal 2013
- Almaty
- Il Cairo
- Susa
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Panoramica di Meknès
-
Panoramica aerea della medina di Meknès
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Medina di Meknès
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Piazza El Hedhim con sullo sfondo Bab Mansour
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Bab Mansour, la porta simbolo della città
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Mausoleo di Moulay Ismail ibn Sharif
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Ingresso del palazzo Reale
-
Place de L'lstiglad o Place Administrative situata nel quartiere "Hamria"
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la "Grande Mosquée" nel cuore della Città Vecchia (medina)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Heath, p. 11.
- ^ (EN) Michael M. Laskier, The Alliance Israelite Universelle and the Jewish Communities of Morocco 1862-1962, State University of New York Press, p. 227, ISBN 0-87395-656-7.
- ^ Heath, pp. 22-23.
- ^ (FR) Recensement Général de la Population et de l'Habitat 2014, su rgphentableaux.hcp.ma. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jeffrey Heath, Jewish and Muslim Dialects of Moroccan Arabic, Routledge, 2002, ISBN 978-0-700-71514-5.
- Paul Clammer et al., Marocco, Torino, EDT/Lonely Planet, 2009. ISBN 978-88-6040-391-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Meknes
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Meknes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Meknès, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Scheda UNESCO, su whc.unesco.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129002623 · LCCN (EN) n80067218 · J9U (EN, HE) 987007550313505171 |
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