Léa Seydoux

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Léa Seydoux al Festival di Cannes 2016

Léa Hélène Seydoux-Fornier de Clausonne (Parigi, 1º luglio 1985) è un'attrice francese, vincitrice della Palma d'oro a Cannes per La vita di Adele e nota al pubblico anche per il ruolo della Bond girl Madeleine Swann nei film Spectre e No Time to Die.

Nasce a Parigi il 1 luglio 1985, figlia dell'imprenditore Henri Seydoux e dell'ex attrice e filantropa Valérie Schlumberger. I genitori divorziarono quando aveva 3 anni. Ha sei fratelli, tra cui una sorella maggiore, Camille, che lavora come sua stilista personale. Léa è la nipote di Jérôme Seydoux, presidente della casa di produzione cinematografica Pathè ed è la pronipote di Nicolas Seydoux, presidente della casa di produzione cinematografica Gaumont. Il prozio Michel Seydoux è stato presidente del club calcistico di Ligue 1 LOSC Lille. Dopo la maturità ha frequentato diversi corsi di teatro, tra cui la scuola Les Enfants Terribles e nel 2007 ha studiato presso l'Actors Studio di New York.

Nel 2005 appare nel videoclip Ne partons pas fâchés di Raphaël, diretto da Olivier Dahan. Nel 2006 partecipa, in uno dei ruoli principali, nel film per adolescenti Mes copines di Sylvie Ayme. Fa parte della selezione dei talenti a Cannes nel 2007 per il film La Consolation di Nicolas Klotz. Nel 2008 ottiene la notorietà grazie al personaggio di Junie nel film La Belle Personne di Christophe Honoré. Appare anche in un alcune campagne pubblicitarie per Levi's 501 e American Apparel;[1][2] si fa notare anche posando per la fotografa parigina Bettina Rheims[3] e per la stilista Olivia Bidou.[4]

Léa Seydoux alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2009)

Nel 2009 viene scelta da Quentin Tarantino per un piccolo ruolo in Bastardi senza gloria, mentre l'anno successivo lavora con Ridley Scott in Robin Hood. Sempre nel 2010 è protagonista nel film Belle épine di Rebecca Zlotowski. Partecipa anche al cortometraggio Petit tailleur di Louis Garrel e ai film Roses à crédit di Amos Gitai e Mystères de Lisbonne di Raúl Ruiz. Successivamente compare in un piccolo ruolo in Midnight in Paris di Woody Allen, in Mission: Impossible - Ghost Protocol di Brad Bird, e in Addio mia regina di Benoît Jacquot.

Nel 2011 è la protagonista negli spot pubblicitari del profumo Prada Candy di Prada.[5] Nel 2012 è protagonista del film Sister di Ursula Meier. Nel 2013 torna a reclamizzare Prada Candy,[6] ma soprattutto vince la Palma d'oro al Festival di Cannes con il film La vita di Adele; con la coprotagonista Adèle Exarchopoulos ha poi posato per una campagna della casa di moda Miu Miu. Nello stesso anno, posa senza veli per Marie Claire[7] e per il primo numero del rifondato magazine francese Lui,[8] fotografata in quest'ultimo caso da Mario Sorrenti.[9]

A dicembre 2014 viene scelta come nuova Bond girl in Spectre, ventiquattresimo capitolo della serie, diretto da Sam Mendes.[10] È presente nel medesimo ruolo anche nel sequel del film, No Time to Die (2021), diretto stavolta da Cary Fukunaga. Nel 2018 ha fatto parte della giuria del Festival di Cannes, presieduta dall'attrice Cate Blanchett.[11]

Ritorna a lavorare con il regista Wes Anderson per il film The French Dispatch uscito nel 2021 al fianco di Benicio del Toro, mentre nel 2022 è la protagonista dell’horror Crimes of the Future che segna il ritorno alla regia di David Cronenberg dopo otto anni.

Léa Seydoux è madre di un figlio nato nel gennaio del 2017 dalla sua unione con André Meyer,[12] con cui convive dal 2015. Vive a Parigi.

L'attrice è membro del collettivo 50/50, che mira a promuovere l’uguaglianza di genere e la diversità nel cinema e nell'audiovisivo.[13] Il movimento, nato nel febbraio 2018, nello stesso anno ha utilizzato il Festival di Cannes, per il quale Seydoux era membro della giuria dei lungometraggi, come piattaforma mediatica: un centinaio di donne, tra cui alcune star, hanno salito i gradini a fianco della giuria presieduta da Cate Blanchett per denunciare il sessismo dell'industria cinematografica, rivelato dal caso Harvey Weinstein, di cui la stessa Seydoux ha raccontato di essere stata vittima nei primi anni 2010.[14][15][16]

Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos, protagoniste de La vita di Adele, ai Premi César 2014

Cortometraggi

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Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Léa Seydoux è stata doppiata da:

  • Domitilla D'Amico in Mission: Impossible - Protocollo fantasma, Addio mia regina, Sister, La vita di Adele, La bella e la bestia, Grand Budapest Hotel, The Lobster, È solo la fine del mondo, The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, France, Storia di mia moglie, Crimes of the Future, Kursk, Un bel mattino, Dune - Parte due
  • Elena Perino in Spectre, No Time to Die
  • Perla Liberatori in Lourdes
  • Myriam Catania in Robin Hood
  • Diane Fleri in Midnight in Paris
  • Terry De Felice in Roubaix, una luce nell'ombra
  • Irene Di Valmo in Tromperie - Inganno

Da doppiatrice è sostituita da:

  1. ^ (FR) American Apparel : des poils et du buzz, su leparisien.fr, 17 gennaio 2014.
  2. ^ (FR) Léa Seydoux commente ses films, su vogue.fr, 12 novembre 2010.
  3. ^ A 21 year old Léa Seydoux photographed by Bettina Rheims, 2007, su reddit.com, 19 febbraio 2022.
  4. ^ (FR) Madame Figaro – Léa Seydoux, su oliviabidou.com, 14 maggio 2017.
  5. ^ Léa Seydoux, cattiva ragazza per Prada Candy, su elle.it, 25 agosto 2011. URL consultato il 22 giugno 2014.
  6. ^ Prada Candy L'Eau by Wes Anderson and Roman Coppola - Episode 1, su youtube.com, 30 marzo 2013. URL consultato il 22 giugno 2014.
  7. ^ Lèa Seydoux nuda su Marie Claire, su voto10.it. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  8. ^ (FR) "Lui" renaît avec Léa Seydoux nue en couverture, su marieclaire.fr. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  9. ^ (EN) Anne Enke, Lea Seydoux Seduces In Lui Magazine Relaunch, Lensed By Mario Sorrenti, su anneofcarversville.com, 10 settembre 2013.
  10. ^ 007 Spectre: le foto ufficiali di Craig, Seydoux e Bautista sul set, su comingsoon.it. URL consultato il 10 gennaio 2015.
  11. ^ Cannes, in giuria le attrici Kristen Stewart e Léa Seydoux, su lapresse.it, 18 aprile 2018. URL consultato il 26 luglio 2018.
  12. ^ (FR) Léa Seydoux : "Depuis que je suis enceinte, j'oublie tout", su madame.lefigaro.fr, 4 novembre 2016.
  13. ^ (FR) 300 personnalités du cinéma lancent le collectif "5050 pour 2020" pour l'égalité dans le cinéma, su lesinrocks.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  14. ^ (FR) Aline Mayard, La parité dans le cinéma français n'est pas acquise, mais elle avance, su slate.fr, 12 febbraio 2020.
  15. ^ (EN) Molly Redden e Amana Fontanella-Khan, Léa Seydoux says Harvey Weinstein tried to sexually assault her, su theguardian.com, 11 ottobre 2017.
  16. ^ (EN) Léa Seydoux, 'J’ai dû me défendre': la nuit où Harvey Weinstein s'est jeté sur moi, su theguardian.com, 11 ottobre 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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