Dino Zandegù

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Dino Zandegù
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera1972
Carriera
Squadre di club
1963Ignis
1964Cynar
1965-1966Bianchi
1967-1971Salvarani
1972G.B.C.
Nazionale
1967-1970Italia (bandiera) Italia
Carriera da allenatore
1973-1978G.B.C.
1978-1979Mecap
1980-1982Hoonved-Bottecchia
1983-1986Malvor
1987Paini-Sidi
1988-1990Malvor
1991-1992ZG Mobili
1995-1998Brescialat
1999Liquigas
Palmarès
 Mondiali
OroSalò 1962Cronosq.
ArgentoRonse 1963Cronosq.
 

Dino Zandegù (Rubano, 31 maggio 1940) è un ex ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo italiano. Da dilettante vinse il titolo mondiale nella cronometro a squadre nel 1962 e la medaglia d'argento nel 1963. Professionista dal 1963 al 1972, vinse un Giro delle Fiandre, sei tappe al Giro d'Italia e la prima edizione della Tirreno-Adriatico.

Era un passista veloce.

Da dilettante si mise in luce nella cronometro a squadre dei campionati del mondo su strada, vincendo la medaglia d'oro nel 1962 a Salò, in quartetto con Mario Maino, Danilo Grassi e Antonio Tagliani, e la medaglia d'argento nel 1963 a Renaix; si aggiudicò inoltre il campionato italiano di inseguimento a squadre (con Mario Maino, Danilo Grassi e Pasquale Fabbri) e la medaglia d'oro ai IV Giochi del Mediterraneo nella cronometro a squadre di 100 chilometri (sempre con Maino, Grassi e Fabbri) nel 1963.

Dino Zandegù vincitore della 16ª tappa del Giro d'Italia 1970 da Mirandola al Lido di Jesolo

Passò professionista nell'ottobre del 1963. Tra le sue maggiori vittorie si ricordano la Tirreno-Adriatico nel 1966, il Giro delle Fiandre nel 1967 e sei tappe al Giro d'Italia. Alla corsa rosa conquistò anche la classifica a punti nel 1967. L'undicesimo posto, sempre nel 1967, fu il suo miglior piazzamento in classifica generale al Giro.

Divenne celebre anche per il suo comportamento scanzonato ed estroverso, nelle corse e fuori, e da neoprò fu spesso ospite al Processo alla tappa di Sergio Zavoli. Lasciò l'attività nel 1972 per intraprendere l'attività di direttore sportivo. Fino al 1978 fu nello staff tecnico della G.B.C., l'ultima squadra con cui aveva corso; diresse poi la Mecap nel biennio 1978-1979, la Hoonved-Bottecchia, evolutasi in ZG Mobili-Selle Italia attraverso diversi cambi di sponsor, dal 1980 al 1992 e la Brescialat-Liquigas dal 1995 al 1999.

Nel maggio 2006, per iniziativa di Marianna Martino, è nata a Torino una casa editrice di narrativa italiana contemporanea ispirata nel nome proprio al ciclista veneto: la Zandegù Editore.

È stato ospite ricorrente della trasmissione Quelli che il calcio nelle stagioni 2017-18 e 2018-19[1], in veste di inviato in collegamento da un pub sportivo accanto a Federico Russo.

Collare d'oro al merito sportivo CONI - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione mondiale del 1962 di corsa su strada a cronometro a squadre»
— 2020
Astico-Brenta
Trofeo Gino Visentini
Gran Premio Ezio Del Rosso
  • 1965 (Bianchi, una vittoria)
Giro di Romagna
  • 1966 (Bianchi, cinque vittorie)
5ª tappa Giro di Sardegna (Cagliari > Nuoro)
2ª tappa Tirreno-Adriatico (Foligno > San Benedetto del Tronto)
Classifica generale Tirreno-Adriatico
10ª tappa Giro d'Italia (Campobasso > Giulianova)
12ª tappa Giro d'Italia (Cesenatico > Reggio Emilia)
  • 1967 (Salvarani, sette vittorie)
Coppa Città di Busto Arsizio
5ª tappa Tirreno-Adriatico (San Benedetto del Tronto > San Benedetto del Tronto)
Giro delle Fiandre
Giro di Campania
4ª tappa Giro d'Italia (Firenze > Chianciano Terme)
18ª tappa Giro d'Italia (Vicenza > Udine)
Trofeo Matteotti
  • 1968 (Salvarani, cinque vittorie)
2ª tappa Giro di Sardegna (Porto Torres > Alghero)
4ª tappa Giro di Sardegna (Oristano > Cagliari)
5ª tappa, 1ª semitappa Giro di Sardegna (Quartu Sant'Elena > Arbatax)
Trofeo Masferrer
4ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (València d'Àneu > Tremp)
  • 1969 (Salvarani, otto vittorie)
5ª tappa, 1ª semitappa Giro di Sardegna (Olbia > Sassari)
1ª tappa Parigi-Nizza (Saint-Étienne > Bollène)
1ª tappa Setmana Catalana (Barcellona > Reus, valido come Trofeo Doctor Assalit)
2ª tappa Setmana Catalana (Barcellona > Igualada, valido come Trofeo Juan Fina)
4ª tappa Setmana Catalana (La Seu d'Urgell > Gerona, valido come Trofeo Jaumendreu)
Giro di Romagna
Trofeo Masferrer
2ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (Arbúcies > Mollet)
  • 1970 (Salvarani, tre vittorie)
4ª tappa, 1ª semitappa Giro di Romandia (Estavayer-le-Lac > Losanna)
16ª tappa Giro d'Italia (Mirandola > Lido di Jesolo)
8ª tappa Giro di Svizzera (Berna > Sarmenstorf)
  • 1971 (Salvarani, tre vittorie)
16ª tappa Giro d'Italia (Lubiana > Tarvisio)
3ª tappa Tour de la Nouvelle-France (Québec > Trois-Rivières)
5ª tappa Tour de la Nouvelle-France (Joliette > Montréal)
  • 1972 (G.B.C., due vittorie)
4ª tappa Tour de la Nouvelle-France (Québec > Québec)
5ª tappa Tour de la Nouvelle-France (Trois-Rivières > Saint-Léonard)

Altri successi

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Campionati del mondo, cronosquadre
Circuito di Foligno (Criterium)
Classifica a punti Giro d'Italia
Circuito di Suzzara (Criterium)
Circuito di Cotignola (Criterium)
Circuito di Cotignola (Criterium)
Circuito di Chignolo Po (Criterium)
Modigliana (Circuito)
1964: 73º
1965: 29º
1966: 11º
1967: 18º
1969: 27º
1970: 60º
1971: 52º
1972: fuori tempo (4ª tappa)
1968: ritirato
1972: ritirato (10ª tappa)

Classiche monumento

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1964: 102º
1966: 36º
1967: 6º
1968: 27º
1969: 4º
1972: 70º
1967: vincitore
1968: 18º
1969: ritirato
1967: ritirato
1968: ritirato

Competizioni mondiali

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Heerlen 1967 - In linea: 35º
Zolder 1969 - In linea: 33º
Leicester 1970 - In linea: ritirato
  1. ^ Rai, The Jackal, Federico Russo e Calciatori Brutti - Quelli che il calcio 05/11/2017, 7 novembre 2017. URL consultato l'8 febbraio 2018.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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