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Miguel d'Escoto Brockmann
Miguel d'Escoto Brockmann | |
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Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite | |
Durata mandato | 16 settembre 2008 – 16 settembre 2009 |
Predecessore | Srgjan Kerim |
Successore | Ali Abdussalam Treki |
Ambasciatore della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista presso le Nazioni Unite | |
Durata mandato | 29 marzo 2011 – 20 ottobre 2011 |
Predecessore | Abdel Rahman Shalgham |
Successore | carica abolita |
Ministro degli affari esteri del Nicaragua | |
Durata mandato | 19 luglio 1979 – 25 aprile 1990 |
Presidente | Daniel Ortega |
Predecessore | Harry Bodán Shields |
Successore | Enrique Dreyfus |
Dati generali | |
Partito politico | Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale |
Miguel d'Escoto Brockmann (Los Angeles, 5 febbraio 1933 – Managua, 8 giugno 2017) è stato un presbitero, politico e diplomatico nicaraguense.
Fece parte del governo sandinista tra il 1979 e il 1990. Nel 2008 ha presieduto la sessione annuale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]D'Escoto nacque a Hollywood[1], figlio dell'ambasciatore nicaraguense negli USA[1], e fu ordinato prete cattolico per la congregazione di Maryknoll nel 1961. Dopo un master in giornalismo[1], nel 1970 fu una figura di punta nella fondazione della casa editrice di Maryknoll Orbis Books.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre 1977 d'Escoto espresse pubblicamente il suo appoggio per il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale insieme a "Los Doce", un gruppo di esponenti autorevoli della Chiesa e della società civile che sottoscrissero una dichiarazione per l'inclusione dei sandinisti nei processi politici nicaraguensi. Dopo la vittoria dei sandinisti nel 1979, d'Escoto fu nominato ministro degli esteri[1] e fece parte del governo guidato da Daniel Ortega dal 1979 al 1990. Papa Giovanni Paolo II ammonì lui e gli altri preti nel governo per essere stati coinvolti in politica, ma padre d'Escoto, che simpatizzava per la teologia della liberazione[1], non rinunciò al suo impegno nel regime scaturito da "una rivoluzione appoggiata massicciamente dai cristiani"[1]. Dal momento quindi che manteneva una carica politica (dunque di parte) fu sospeso a divinis nel 1985[2], accettando la sanzione con serenità[1]. L'amministrazione di Reagan lo segnalò come un moderato da opporre al regime in Nicaragua.[senza fonte]
Dopo la sconfitta dei sandinisti alle elezioni del 1990, d'Escoto guidò il Movimento Comunale, ma si dimise nel dicembre 1991.
Il 4 giugno 2008 d'Escoto fu eletto Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la sua 63ª sessione annuale[3]. Invocò una mobilitazione della società internazionale contro la politica israeliana verso i palestinesi.
Nel giugno 2010 fu eletto per acclamazione a guidare il Comitato consultivo del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite[4].
Ritorno alla vita religiosa
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014 padre d'Escoto ha scritto una lettera al Papa, manifestando il desiderio di «ritornare a celebrare la Santa Eucaristia prima di morire». Considerato che egli ha sempre rispettato la pena subita, ha riconosciuto gli errori commessi ed ha lasciato l'impegno politico diretto[1], il 1º agosto 2014 Papa Francesco ha acconsentito alla revoca della sospensione a divinis ed ha affidato il sacerdote al superiore generale della Congregazione di Maryknoll affinché lo accompagnasse nel processo di reintegrazione nel ministero sacerdotale. La notizia è stata resa nota quattro giorni dopo[5].
Il provvedimento non è stato accolto senza polemiche, soprattutto sul presunto pentimento[6].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Mentre era ministro degli esteri ricevette i premi:
- Premio Lenin per la pace per il 1985-1986
- Premio Thomas Merton per il 1987[7]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 2009 d'Escoto fu ospite del Festival di Sanremo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Francesco riapre la Chiesa al prete “rivoluzionario”, su lastampa.it, La Stampa, 5 agosto 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
- ^ La notizia dall'archivio storico della Stampa.
- ^ (EN) General Assembly elects, by acclamation, President for sixty-third session, su un.org, Nazioni Unite, 4 giugno 2008. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) The U.N.'s war on Israel continues and the U.S. is silent 6/18/2010 New York Post by Anne Bayefsky
- ^ Il Papa dà l’assenso a revoca sospensione a divinis di padre Miguel d’Escoto, su it.radiovaticana.va, Radio Vaticana, 4 agosto 2014.
- ^ Si veda questo sito.
- ^ (EN) The Thomas Merton Award 2006 will honor Angela Y. Davis! Archiviato il 31 dicembre 2006 in Internet Archive., Thomas Merton Center
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Miguel d'Escoto Brockmann
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su un.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 310527033 · ISNI (EN) 0000 0001 0916 5328 · LCCN (EN) n83214038 · GND (DE) 118531107 · BNE (ES) XX1139448 (data) · BNF (FR) cb16525876x (data) |
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