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Yokosuka K5Y
Yokosuka K5Y | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento idroaddestratore |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Kūgishō - Primo Arsenale Tecnico Aeronavale di Yokosuka |
Data primo volo | 1933 |
Data entrata in servizio | 1934 |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu |
Esemplari | 5 770 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,05 m |
Apertura alare | 11,0 m |
Altezza | 3,20 m |
Superficie alare | 27,7 m² |
Propulsione | |
Motore | un radiale Hitachi Amakaze 11 |
Potenza | 300 hp (224 kW) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 1 Type 89 calibro 7,7 mm 1 Type 92 calibro 7,7 mm posteriore brandeggiabile |
Bombe | fino a 100 kg |
Note | dati riferiti alla versione K5Y1 |
i dati sono estratti da Japanese Aircraft of the Pacific War[1] | |
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Lo Yokosuka K5Y (九三式中間練習機? , addestratore intermedio tipo 93, nome in codice alleato Willow[2]) era un monomotore da addestramento biplano sviluppato dall'ufficio di progettazione giapponese Kūgishō, il Primo arsenale tecnico aeronavale di Yokosuka[3] nei primi anni trenta.
Realizzato in tre versioni, una basata a terra e due idrovolante a scarponi, fu prodotto da numerose aziende aeronautiche giapponesi in oltre 5 500 esemplari ininterrottamente dal 1932 al 1945. Modello particolarmente longevo, venne impiegato dalla Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, la componente aerea della Marina imperiale giapponese, fino al termine della seconda guerra mondiale.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi anni trenta la Marina imperiale giapponese espresse l'esigenza di rinnovare la propria flotta di velivoli da addestramento intermedio a disposizione delle scuole di volo. A tale scopo venne incaricato l'ufficio tecnico del Primo Arsenale di Yokosuka che iniziò lo sviluppo del modello identificato (nel sistema di designazione "lungo") come "Addestratore intermedio per la Marina Tipo 91". Il modello riproponeva un'impostazione classica per il periodo, monomotore in configurazione traente, biposto in tandem, Il prototipo realizzato tuttavia si rivelò gravato di problemi di stabilità tali da dover ricorrere ad un ulteriore sviluppo del progetto originale. La marina imperiale decise, nel 1933, di assegnare il lavoro alla Kawanishi Kōkūki KK la quale riuscì a risolvere i problemi del precedente prototipo ottenendo dalla commissione esaminatrice l'autorizzazione all'avvio della produzione in serie.
La prima versione prodotta, identificata K5Y1 nel "sistema" corto e "Addestratore intermedio per la Marina Tipo 93" in quello lungo, entrò in servizio nel 1934, alla quale si affiancarono due versioni idrovolante in cui il carrello d'atterraggio era sostituito da un complesso tubolare a cui faceva capo una coppia di grandi galleggianti, identificate a seconda della motorizzazione K5Y2 e K5Y3. Il K5Y fu la colonna portante dei reparti di addestramento al volo del servizio aereo della Marina imperiale giapponese, e in qualità di addestratori intermedi erano in grado di eseguire difficili manovre acrobatiche. Di seguito si riporta la tabella riassuntiva delle aziende che lo costruirono:
Costruttore | Quantità | Versione | Periodo |
Dai-Ichi Kaigun Kokusho, Kasumigaura | 75 | K5Y1 | 1944 |
Fuji Hikōki KK | 869 | K5Y1 | 1942-45 |
Hitachi Kōkūki KK | 1 393 | K5Y1 | 1940-44 |
Kawanishi Kōkūki KK | 60 | K5Y1 | 1933-36 |
Mitsubishi Jūkōgyō KK | 60 | K5Y1 | |
Nakajima Hikōki KK | 24 | K5Y1 | 1935-36 |
KK Watanabe Tekkōsho | 393 | K5Y1 | 1936-39 |
163 | K5Y2 | 1937-39 | |
Nippon Hikōki KK | 2 025 | K5Y1 | 1940-45 |
708 | K5Y2 e K5Y3 | 1940-45 |
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- K5Y1
- versione biposto da addestramento intermedio destinato alla marina imperiale giapponese.
- K5Y2
- versione idroaddestratore a scarponi biposto equipaggiata con un motore Amakaze 11.
- K5Y3
- versione idroaddestratore a scarponi biposto equipaggiata con un motore Amakaze 21 da 515 hp (384 kW).
- K5Y4
- versione basata a terra solo pianificata, destinata ad essere equipaggiata con un motore Amakaze 21A da 480 hp (358 kW), nessun esemplare costruito.
- K5Y5
- versione basata a terra solo pianificata, destinata ad essere equipaggiata con un motore Amakaze 15 da 515 hp (384 kW), nessun esemplare costruito.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]Uno Yokosuka K5Y1 è esposto al pubblico presso l'ABRI Satria Mandala Museum di Giacarta, Indonesia. Il velivolo è dipinto nella livrea della Angkatan Udara Republik Indonesia e presenta l'identificativo 62 TJ dipinto sull'elemento verticale dell'impennaggio.[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francillon 1970, p.448.
- ^ (EN) Randy Wilson, Japanese Aircraft Designations 1939-1945, su Randy Wilson's Aviation History Page, http://rwebs.net/avhistory, 10 marzo 2009. URL consultato il 2 marzo 2010.
- ^ La bibliografia anglofona, diventata poi internazionalmente riconosciuta, attribuisce spesso come costruttore l'arsenale navale della Marina imperiale giapponese presso Yokosuka mentre la bibliografia giapponese cita il Kūgishō (空技廠) come contrazione del termine "Kōkū Gijutsu-shō".
- ^ (EN) Justin Taylan, K5Y1 Willow Manufacture Number ? Tail 62 TJ, su Pacific Wrecks, http://www.pacificwrecks.com/. URL consultato il 3 novembre 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Basil Collier, Japanese Aircraft of World War II, Londra, Sidgwick & Jackson, 1979, ISBN 0-283-98399-X.
- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd edition, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, Annapolis, MD, Naval Institute Press, 1987, ISBN 0-87021-313-X.
- (EN) David Mondey, The Concise Guide to Axis Aircraft of World War II, London, Chancellor Press, 1996, ISBN 1-85152-966-7.
- (EN) Osamu Tagaya, Imperial Japanese Naval Aviator, 1937-45, Botley, Oxfordshire, UK, Osprey Publishing, 2003, ISBN 1-84176-385-3.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Yokosuka K5Y
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joao Paulo Julião Matsuura, Yokosuka K5Y, su WWII Imperial Japanese Naval Aviation Page, http://www.combinedfleet.com/ijna/ijnaf.htm, 28 marzo 2011. URL consultato il 3 novembre 2012.
- (EN) Maksim Starostin, Yokosuka K5Y Willow, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 3 novembre 2012.
- (RU) Yokosuka K5Y, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 3 novembre 2012.