Soledad Becerril

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Soledad Becerril

Difensora del popolo spagnolo
Durata mandato20 giugno 2012 –
21 luglio 2017
PredecessoreMaría Luisa Cava de Llano y Carrió
SuccessoreFrancisco Fernández Marugán

Sindaco di Siviglia
Durata mandato25 giugno 1995 –
4 luglio 1999
PredecessoreAlejandro Rojas-Marcos
SuccessoreAlfredo Sánchez Monteseirín

Ministra della Cultura
Durata mandato2 dicembre 1981 –
3 dicembre 1982
MonarcaJuan Carlos I
PresidenteLeopoldo Calvo-Sotelo
PredecessoreÍñigo Cavero
SuccessoreJavier Solana

Senatrice
Durata mandato2 aprile 2004 –
1º aprile 2008

Membro del Congresso dei Deputati
Durata mandato1º aprile 2008 –
13 dicembre 2011

Durata mandato27 marzo 2000 –
2 aprile 2004

Durata mandato15 novembre 1989 –
27 marzo 1996

Durata mandato15 giugno 1977 –
28 ottobre 1982

Dati generali
Partito politicoUnione di Centro Democratico (fino al 1983)
Indipendente (1983-1989)
Partito Popolare (dal 1989)

María Soledad Becerril Bustamante, marchesa consorte di Salvatierra, conosciuta semplicemente come Soledad Becerril (Madrid, 16 agosto 1944), è una politica spagnola, più volte deputata al Congresso dei Deputati, senatrice, sindaca di Siviglia dal 1995 al 1999 e ministra della Cultura tra il 1981 e il 1982.

La sindaca di Siviglia Soledad Becerril con José María Aznar

Ultima di quattro figli[1], Soledad Becerril studiò lettere e filosofia e fu studentessa presso la Columbia University[2]. Docente presso l'Università di Siviglia, fondò la rivista La Ilustración Regional[3].

Entrata in politica con l'Unione di Centro Democratico, in occasione delle elezioni del 1977 venne eletta al Congresso dei Deputati. Fece parte della commissione incarica di redigere lo Statuto di Autonomia dell'Andalusia[3].

Nel 1981, l'allora Presidente del Governo di Spagna Leopoldo Calvo-Sotelo la volle come ministra della Cultura[4][5]. Soledad Becerril divenne la prima donna a rivestire la carica di ministro dalla Seconda Repubblica[6][7], quando erano state nominate l'anarchica Federica Montseny[1] e la repubblicana Victoria Kent. Restò in carica per un anno, fino alla scadenza del governo Calvo-Sotelo.

Nel corso della quarta, quinta e sesta legislatura fu rieletta deputata con il Partito Popolare[3].

Nel 1995 divenne la prima donna ad essere eletta sindaca di Siviglia[1]. Restò in carica per i successivi quattro anni[8], venendo sconfitta nel 1999 da Alfredo Sánchez Monteseirín[9][10].

Soledad Becerril era in carica come sindaca quando avvennero i brutali omicidi di Miguel Ángel Blanco e Alberto Jiménez-Becerril da parte dei terroristi dell'ETA, che lei condannò aspramente[11][12][13][14]; anni dopo, all'arresto dei terroristi, scoprì di essere stata anche lei una degli obiettivi degli attentati[15].

Soledad Becerril nel 2014

Nel 2004 vinse un seggio al Senato di Spagna, mentre nella legislatura successiva tornò al Congresso dei Deputati[16].

Nel mese di giugno del 2012 divenne la prima donna a rivestire la carica di Difensore del popolo[17]. Rassegnò le proprie dimissioni cinque anni più tardi[18].

Madre di due figli, Soledad Becerril è stata sposata con Rafael Atienza y Medin, ottavo marchese di Salvatierra[19][20] e cancelliere della Real Maestranza di Cavalleria di Siviglia.

Onorificenze spagnole

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Onorificenze straniere

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  1. ^ a b c (ES) "LAS FEMINISTAS NUNCA ME DEFENDIERON", su elcorreo.com. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) Soledad Becerril new Defensora del Pueblo de España, su theioi.org. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  3. ^ a b c (ES) Soledad Becerril, primera mujer ministra y Defensora del Pueblo en democracia, su elperiodico.com. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  4. ^ (ES) Soledad Becerril, su elpais.com. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  5. ^ (ES) ·EXCLUSIVA· Soledad Becerril, primera ministra de la democracia: "Los derechos nos amparan, pero las obligaciones nos desbordan", su revistavanityfair.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  6. ^ (EN) Other World Events; COUP-CONSCIOUS SPAIN, su nytimes.com. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  7. ^ (ES) Soledad Becerril en 'Gente de Andalucía': "Fui la primera ministra y habrá una mujer presidenta del Gobierno", su canalsur.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  8. ^ (ES) Soledad Becerril, cabeza de lista del PP al Congreso por la provincia, su diariodesevilla.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  9. ^ (ES) Elecciones municipales en Sevilla, su historiaelectoral.com. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  10. ^ (ES) PSOE y PA gobernarán en el Ayuntamiento de Sevilla, su elmundo.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  11. ^ (ES) El crimen que cambió la agenda de una alcaldesa, su diariodesevilla.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  12. ^ (ES) Soledad Becerril: "La ciudad no olvida a Alberto y Ascen", su cadenaser.com. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  13. ^ (ES) Soledad Becerril: «Los crímenes de ETA deben estudiarse en los colegios y la universidad», su sevilla.abc.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  14. ^ (ES) Para que los mayores no olviden y los jóvenes conozcan: 25 años del asesinato del matrimonio Jiménez-Becerril por ETA, su eldiario.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  15. ^ (ES) Soledad Becerril: “Si eres la primera debes luchar para no ser la única”, su cope.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  16. ^ (ES) Arenas propondrá a Soledad Becerril encabezar la lista del PP por Sevilla, su diariodesevilla.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  17. ^ (ES) Soledad Becerril deja el Defensor del Pueblo, su sevilla.abc.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  18. ^ (ES) Soledad Becerril: «Aquí acaba mi tiempo como defensora del Pueblo», su abc.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  19. ^ (ES) Antes que Cayetana: la marquesa que defiende a don Juan Carlos y a la que afeaban su título en el Congreso, su revistavanityfair.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  20. ^ (ES) Soledad Becerril: «Cuando era jovencita llegué a montar a caballo en el Real de la Feria», su sevilla.abc.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  21. ^ (ES) REAL DECRETO 3311/1982, de 2 de diciembre, por el que se concede la Gran Cruz de la Real y Muy Distinguida Orden de Carlos III a doña Soledad Becerril Bustamante. (PDF), su boe.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  22. ^ (ES) Real Decreto 649/2017, de 16 de junio, por el que se concede la Gran Cruz de la Orden de San Raimundo de Peñafort a doña María Soledad Becerril Bustamante., su boe.es. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  23. ^ Becerril Dott. Soledad, su quirinale.it. URL consultato il 31 gennaio 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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