Sistema Hepburn

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Il sistema di romanizzazione Hepburn (ヘボン式ローマ字?, Hebon-shiki rōmaji), o più semplicemente sistema Hepburn, è un sistema di trascrizione, elaborato dal missionario statunitense James Curtis Hepburn, per trascrivere i suoni della lingua giapponese nell'alfabeto latino per il suo dizionario giapponese-inglese, pubblicato nel 1867. Il sistema fu successivamente rivisto e chiamato Shūsei Hebon-shiki (修正ヘボン式?) pubblicato nel 1908. A volte questa versione rivista viene menzionata come Hyojun-shiki (標準式? lett. "modello standard").

L'originale e le varianti riviste del sistema Hepburn rimangono tuttora i sistemi più comuni di traslitterazione del giapponese. I parlanti nativi che hanno acquisito familiarità con l'alfabeto latino attraverso lo studio dell'inglese tendono tuttavia a trovare più comodo il sistema Kunrei per studiare la grammatica giapponese, in quanto nell'Hepburn alcune coniugazioni regolari appaiono irregolari.

Varianti del sistema Hepburn

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Queste sono le tre varianti più comuni:

  • la prima è l'Hepburn tradizionale, che rende le vocali lunghe e la n sillabica in una varietà di modi;
  • la seconda è l'Hepburn rivisto, una versione rivista dell'Hepburn tradizionale, nel quale non viene più adottato l'uso della m davanti ad alcune consonanti al posto della n. Questa è la forma più comune usata al giorno d'oggi, ed è usata dalla Library of Congress;
  • la terza variante è l'Hepburn modificato, che rende le vocali lunghe tramite il macron ( ¯ ). È stata adottata da molti dei maggiori dizionari (ad esempio il Pocket Kenkyusha Japanese Dictionary pubblicato dalla Oxford University Press), ma rimane un uso per lo più circoscritto ai linguisti.

Caratteristiche

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La principale caratteristica dell'Hepburn è il fatto di basarsi sulla fonologia inglese per le consonanti, e su quella italiana per le vocali.

  • Dove he è usata come particella, è scritta e.
  • Dove ha è usata come particella, è scritta wa.
  • Dove wo è usata come particella, è scritta o.

Vocali lunghe

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Le vocali lunghe o e u sono trascritte con il macron ( ¯ ), quindi ō e ū.

  • In parole di origine cinese o giapponese, la e lunga è scritta ei.
  • In parole di origine cinese o giapponese, la i lunga è scritta ii.
  • In parole di origine straniera, tutte le vocali lunghe sono trascritte con il macron.

La n sillabica ( / ) è scritta n davanti a consonanti, ma n' (con un apostrofo) davanti alle vocali e alla y.

Consonanti doppie

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Per le consonanti doppie viene raddoppiata la consonante che segue il sokuon (っ/ッ), e per shssh, chtch, tstts.

  • 結果(けっか): kekka – Risultato, conseguenza
  • さっさと: sassato – Rapidamente
  • ずっと: zutto – Tutto il tempo
  • 切符(きっぷ): kippu – Biglietto
  • 雑誌(ざっし): zasshi – Rivista
  • 一緒(いっしょ): issho – Insieme
  • こっち: kotchi (non kocchi) – Da questa parte (in direzione del parlante)
  • 抹茶(まっちゃ): matcha (non maccha) – Matcha
  • 三つ(みっつ): mittsu – Tre

Tabelle di traslitterazione

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a i u e o (ゃ ya) (ゅ yu) (ょ yo) (ゎ wa)
ka ki ku ke ko きゃ kya きゅ kyu きょ kyo くゎ kwa
sa shi su se so しゃ sha しゅ shu しょ sho
ta chi tsu te to ちゃ cha ちゅ chu ちょ cho
na ni nu ne no にゃ nya にゅ nyu にょ nyo
ha hi fu he ho ひゃ hya ひゅ hyu ひょ hyo
ma mi mu me mo みゃ mya みゅ myu みょ myo
ya yi yu 𛀁 ye yo
ra ri ru re ro りゃ rya りゅ ryu りょ ryo
wa wi wu we wo
n yori 🈀 hoka
ga gi gu ge go ぎゃ gya ぎゅ gyu ぎょ gyo ぐゎ gwa
za ji zu ze zo じゃ ja じゅ ju じょ jo
da dji dzu de do ぢゃ dja ぢゅ dju ぢょ djo
ba bi bu be bo びゃ bya びゅ byu びょ byo
pa pi pu pe po ぴゃ pya ぴゅ pyu ぴょ pyo
わ゙ va ゐ゙ vi vu ゑ゙ ve を゙ vo

I caratteri in rosso sono obsoleti nel giapponese moderno.

a i u e o (ャ ya) (ュ yu) (ョ yo) (ヮ wa)
ka ki ku ke ko キャ kya キュ kyu キョ kyo クヮ kwa
sa shi su se so シャ sha シュ shu ショ sho
ta chi tsu te to チャ cha チュ chu チョ cho
na ni nu ne no ニャ nya ニュ nyu ニョ nyo
ha hi fu he ho ヒャ hya ヒュ hyu ヒョ hyo
ma mi mu me mo ミャ mya ミュ myu ミョ myo
ya yu 𛀀 ye yo
ra ri ru re ro リャ rya リュ ryu リョ ryo
wa wi we wo
n koto 𪜈 tomo
ga gi gu ge go ギャ gya ギュ gyu ギョ gyo グヮ gwa
za ji zu ze zo ジャ ja ジュ ju ジョ jo
da dji dzu de do ヂャ dja ヂュ dju ヂョ djo
ba bi bu be bo ビャ bya ビュ byu ビョ byo
pa pi pu pe po ピャ pya ピュ pyu ピョpyo

I caratteri in rosso sono obsoleti nel giapponese moderno.

Questi sono usati principalmente per rappresentare i suoni di parole in altre lingue. La maggior parte di questi non sono standardizzati e alcuni sono usati molto raramente.

イェ ye
ウィ wi ウェ we ウォ wo
ヷ va ヸ vi ヹ ve ヺ vo
ヴァ va ヴィ vi ヴ vu ヴェ ve ヴォ vo
シェ she
ジェ je
チェ che
ティ ti トゥ tu
テュ tyu
ディ di ドゥ du
デュ dyu
ツァ tsa ツィ tsi ツェ tse ツォ tso
ファ fa フィ fi フェ fe フォ fo
フュ fyu

Voci correlate

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