Zulfiqar Ali Bhutto

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento politici pakistani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Commento: Totale assenza di fonti nel testo
Zulfiqar Ali Bhutto
Zulfiqar Ali Bhutto intorno al 1971

Presidente del Pakistan
Durata mandato20 dicembre 1971 –
13 agosto 1973
Vice presidenteNurul Amin
(1971-1972)

Vacante
(1972-1973)
PredecessoreYahya Khan
SuccessoreFazal Ilahi Chaudhry

Primo ministro del Pakistan
Durata mandato14 agosto 1973 –
15 luglio 1977
PresidenteFazal Ilahi Chaudhry
PredecessoreFeroz Khan Noon
SuccessoreMuhammad Khan Junejo

Ministro degli Affari esteri del Pakistan
Durata mandato15 giugno 1963 –
31 agosto 1966
PredecessoreMohammad Ali Bogra
SuccessoreSyed Sharifuddin Pirzada

Dati generali
Partito politicoPartito Popolare Pakistano

Zulfiqar (o Zulfikar) Ali Bhutto (urdu: ذوالفقار علی بھٹو, sindhi: ذوالفقار علي ڀُٽو (Larkana, 5 gennaio 1928Rawalpindi, 4 aprile 1979) è stato un politico pakistano.

Zulfikar Ali Bhutto con Richard Nixon nel 1973.

Ha ricoperto la carica di presidente del Pakistan dal 1971 al 1973 e quella di Primo ministro dal 1973 al 1977.

Zulfikar Ali Bhutto era figlio di Sir Shah Nawaz Bhutto, un potente signore locale della comunità sindhi e Dewan (ministro) dello Stato principesco del Junagadh. Il padre fu una delle figure chiave del movimento indipendentista pakistano e lui ne prese l'eredità. Giunto al potere, cercò di avviare il suo paese verso la modernizzazione culturale e economica, promuovendo altresì il laicismo e l'emancipazione femminile.

Si impegnò il più possibile per evitare l'espandersi dei numerosi conflitti locali di natura religiosa con Cina e India che si verificarono durante il suo governo. Riconobbe l'indipendenza del Bangladesh, ovvero l'antico Pakistan Orientale, allo scopo di eliminare una persistente fonte di tensione tra il suo paese e il potente vicino indiano.

Provvide anche a una drastica epurazione incruenta di funzionari pubblici e militari riconosciuti colpevoli di corruzione o malversazione e procedette alla nazionalizzazione delle principali industrie, assicurando maggiori diritti ai lavoratori e ai sindacati.

Durante il suo periodo da primo ministro aveva apertamente sfidato gli statunitensi promettendo loro: "Mangeremo erba, moriremo dalla fame, ma costruiremo la nostra atomica".[1] A tal fine, Zulfiqar Ali Bhutto aveva ordinato ai propri scienziati: "Implorate, prendete a prestito, rubate, ma procuratevi la bomba".

La sua carriera politica fu stroncata però dal colpo di Stato del generale Muhammad Zia-ul-Haq, che fece imprigionare Bhutto. Lo statista venne impiccato nel 1979 per ordine della Corte suprema sotto la legge marziale, con l'accusa di aver autorizzato l'omicidio di un oppositore politico. La figlia Benazir ne raccolse l'eredità politica ponendosi alla guida dal Partito Popolare Pakistano (PPP).

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]

La figura di Ali Bhutto è presa a modello dallo scrittore anglo-indiano Salman Rushdie per il personaggio di Iskander Harappa nel suo romanzo La vergogna.

Onorificenze pakistane

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Valeria Palumbo, Dieci anni dopo l’assassinio di Benazir Bhutto il Pakistan cerca il riscatto in una sfida tra figli, su corriere.it, RCS MediaGroup, 27 dicembre 2017. URL consultato il 19 settembre 2024.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Pakistan Successore
Yahya Khan 20 dic 1971 - 13 ago 1973 Fazal Ilahi Chaudhry

Predecessore Primo ministro del Pakistan Successore
Sir Feroz Khan Noon 14 ago 1973 - 15 lug 1977 Muhammad Khan Junejo
Controllo di autoritàVIAF (EN88040410 · ISNI (EN0000 0001 1451 1811 · SBN MILV310791 · LCCN (ENn78096047 · GND (DE118845098 · BNF (FRcb12029242h (data) · J9U (ENHE987007303607005171