Hadash
Hadash | |
---|---|
(HE) חד"ש - חזית דמוקרטית לשלום ולשוויון (AR) الجبهة الديمقراطية للسلام وللمساواة | |
Leader | Ayman Odeh |
Stato | Israele |
Sede | Caifa e Nazaret |
Fondazione | 1977 |
Ideologia | Comunismo[1][2][3] Marxismo-leninismo[4] Eco-socialismo[5] Nazionalismo arabo[6][7][8] Soluzione dei due Stati[9] |
Collocazione | Sinistra[10]/Estrema sinistra[11] |
Coalizione | Lista Comune (2015-2022) |
Seggi Knesset | 4 / 120
|
Colori | rosso, verde |
Sito web | www.hadash.org.il/, hadash.org.il/english/ e hadash.org.il/russian/ |
Hadash (in ebraico חד"ש?, lett. "Nuovo"), acronimo dell'ebraico haHazit haDemokratit leSHalom veleShivyon (in italiano Fronte Democratico per la Pace e l'Uguaglianza; in ebraico חד"ש - חזית דמוקרטית לשלום ולשוויון?; in arabo الجبهة الديمقراطية للسلام وللمساواة?) è un partito politico israeliano di sinistra.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Hadash nasce nel 1977 dall'unione del Partito Comunista di Israele (Rakah) con parte del movimento delle Pantere Nere e altri gruppi di sinistra. All'interno di Hadash, il PC di Israele mantiene uno status autonomo.
Il partito si definisce "arabo-ebraico": sebbene la maggioranza dei suoi leader ed elettori siano arabi israeliani, ha permanentemente e simbolicamente mantenuto una rappresentanza ebraica tra i suoi membri e nelle liste elettorali.[12]
Nel 2015 dà vita, insieme ai partiti arabi Balad, Lista Araba Unita e Ta'al, alla Lista Comune, nata per permettere a tutte e 4 le formazioni di superare la soglia di sbarramento, appena alzata al 3.25% anche per tentare di escludere la rappresentanza araba dalla Knesset.[12]
Ideologia
[modifica | modifica wikitesto]Il partito si definisce non-sionista e persegue la politica dei "due popoli-due stati"[13]. Sostiene l'evacuazione di tutti gli insediamenti israeliani e l'abbandono dei territori occupati da Israele dopo la Guerra dei sei giorni, in favore della creazione di uno Stato palestinese. Sostiene inoltre il diritto al ritorno o la compensazione per i rifugiati palestinesi e persegue la cooperazione arabo-ebraica e il superamento di ogni discriminazione su base etnica in Israele[14].
La piattaforma politica si basa inoltre sulla difesa dei diritti dei lavoratori, sullo sviluppo dei servizi sociali, sulle garanzie democratiche, sull'eguaglianza tra i sessi e sulla protezione dell'ambiente[15].
Hadash non disdegna la collaborazione coi partiti sionisti ai fini del miglioramento della qualità della vita della minoranza araba in Israele e per la realizzazione della sua agenda politica. Ciò ha portato, ad esempio, a un appoggio esterno al governo guidato da Yitzhak Rabin nel 1992.[12]
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Elezioni | Voti | % | Seggi | +/- |
---|---|---|---|---|
1977 | 80.118 | 4.6 | 5 / 120
|
|
1981 | 64.918 | 3.4 | 4 / 120
|
1 |
1984 | 64.815 | 3.4 | 4 / 120
|
|
1988 | 84.032 | 3.7 | 4 / 120
|
|
1992 | 92.545 | 2.4 | 3 / 120
|
1 |
1996 | Con Balad | 4 / 120
|
1 | |
1999 | 87.022 | 2.6 | 3 / 120
|
1 |
2003 | Con Ta'al | 2 / 120
|
1 | |
2006 | 86.092 | 2.7 | 3 / 120
|
1 |
2009 | 112.130 | 3.3 | 4 / 120
|
1 |
2013 | 113.439 | 3.0 | 4 / 120
|
|
2015 | Nella Lista Comune | 5 / 120
|
1 | |
Aprile 2019 | Con Ta'al | 4 / 120
|
1 | |
Settembre 2019 | Nella Lista Comune | 5 / 120
|
1 | |
2020 | Nella Lista Comune | 5 / 120
|
||
2021 | Nella Lista Comune | 3 / 120
|
2 | |
2022 | Con Ta'al | 4 / 120
|
1 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sharon Weinblum, Security and Defensive Democracy in Israel: A Critical Approach to Political Discourse, Routledge, 2015, p. 10, ISBN 978-1-317-58450-6.
- ^ Carol Migdalovitz, Israel: Background and Relations with the United States] (PDF), su au.af.mil, CRS Issue Brief for Congress, Congressional Research Service, 18 maggio 2006. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2017).
- ^ Deborah Sontag, The Israeli Vote: The Politics; Israeli Is Weighing a Broad Coalition to Further Peace, in The New York Times, 19 maggio 1999, p. A12. URL consultato il 15 giugno 2015.
- ^ Sunil K. Choudhary, The Changing Face of Parties and Party Systems: A Study of Israel and India, Springer, 2017, p. 240.
- ^ Ilan Lior, MK Dov Khenin: Netanyahu government is dangerous for Israel, Haaretz (Jan. 16, 2013). "It has also spearheaded Knesset legislation on environmental issues (it describes itself as red-green)."
- ^ (HE) Hadash Election Manifesto 2006, su hadash.org.il, Hadash. URL consultato il 16 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2007).
- ^ Danny Rabinowitz, Whither Arab Israeli parties?, in Haaretz, 22 luglio 2004. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Avirama Golan, They've given up on Israelis, in Haaretz, 11 dicembre 2007. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Jack Khoury, Arab-Jewish party declares support for boycotting firms in settlements, in Haaretz, 9 giugno 2015. URL consultato il 9 giugno 2015.
- ^ https://www.haaretz.com/israel-news/elections/.premium-israel-election-results-arab-turnout-victory-over-netanyahu-1.7856170
- ^ Shmuel Sandler, Manfred Gerstenfeld e Jonathan Rynhold, Israel at the Polls 2006, Routledge, 18 ottobre 2013, p. 281, ISBN 978-1-317-96992-1. URL consultato il 15 giugno 2015.
- ^ a b c Aviad Houminer-Rosenblum, Joint List — 4 Arab parties on 1 slate — is poles apart but strong together, Times of Israel, 14 marzo 2020. URL consultato il 14 marzo 2020.
- ^ Yoav Stern, At Rally, Hadash Touts Two-state Solution Without the Jewishness, in Haaretz.com, 9 dicembre 2007.
- ^ (EN) Coexistence, despite everything. URL consultato il 4 aprile 2018.
- ^ Felix007.com, חד"ש | Hadash – Democratic Front for Peace and Equality, su hadash.org.il. URL consultato il 4 aprile 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hadash
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (HE) Sito ufficiale, su hadash.org.il.
- (EN) Sito ufficiale, su hadash.org.il.
- (RU) Sito ufficiale, su hadash.org.il.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145955155 · ISNI (EN) 0000 0001 1523 4617 · LCCN (EN) n00048469 · GND (DE) 1245363573 |
---|