Emanuele Greppi

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Emanuele Greppi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato16 ottobre 1913 –
9 gennaio 1931
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato5 aprile 1897 –
29 settembre 1913
LegislaturaXX legislatura del Regno d'Italia
XXII legislatura del Regno d'Italia
XXIII legislatura del Regno d'Italia
Gruppo
parlamentare
Liberale
CircoscrizioneMilano
Sito istituzionale

Sindaco di Milano
Durata mandato30 gennaio 1911 –
4 dicembre 1913
PredecessoreCesare Gallotti (Commissario prefettizio)
SuccessoreFiliberto Olgiati (Commissario regio e prefettizio)

Dati generali
Partito politicoPartito Liberale Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessionePossidente
Emanuele Greppi di Bussero
Conte di Bussero e Corneliano
In carica8 maggio 1921 –
9 gennaio 1931
PredecessoreGiuseppe Greppi
SuccessoreGiulio Greppi
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoliTrattamento di Don
NascitaMilano, 27 novembre 1853
MorteMilano, 9 gennaio 1931
DinastiaGreppi di Bussero
PadreCarlo Greppi
MadreMaria Padulli
ConsorteBeatrice Barbiano di Belgioioso-d'Este
Religionecattolicesimo

Emanuele Greppi (Milano, 27 novembre 1853Milano, 9 gennaio 1931) è stato un avvocato, politico e storico italiano.

Figlio di Carlo Greppi, nobile dei conti di Bussero e Corneliano, e donna Maria Padulli di Vighignolo, appartenne ad un'illustre famiglia lombarda, insignita del titolo comitale da Maria Teresa d'Austria. Nel 1902 sposò la contessa Beatrice Barbiano di Belgiojoso d'Este.[1]

Contessina Bice Barbiano di Belgiojoso (1876), ritratto di Giuseppe Bertini

Attività come storico

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Avvocato, si dedicò agli studi storici sulla città di Milano, ponendo mano al ricco archivio di famiglia, risalente fino al Quattrocento (in larga parte consistente di documenti dell'avo conte Antonio Greppi, Fermiere Generale della Lombardia austriaca nel Settecento), che successivamente fu donato all'Archivio di Stato. Fu presidente della Società Storica Lombarda (dal 1916 al 1930), della Società Storica per lo Sviluppo dell'Alta Cultura e del Comitato lombardo per la Storia del Risorgimento.[2]

Fu co-curatore nella pubblicazione dell'importante carteggio di Pietro e Alessandro Verri, nonché di parti del carteggio del conte Antonio Greppi con l'abate Maini, con l'abate Casti, con il conte di Wilczeck. Autore di numerosi saggi e contributi, quali il "Saggio sulle condizioni economiche del Milanese verso il 1780" (pubblicato negli Annali di statistica) e "Nuovi documenti del regno di Ferdinando IV" (nell'Archivio Storico Lombardo). Vide inoltre pubblicati studi sugli ultimi Estensi, sui dissidi tra Spagna e Napoli nel 1786 e "La dominazione austriaca" (Conferenze di Storia Milanese, 1897).

Attività politica

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Fu assessore del Comune di Milano dal 1886 e come tale fu eletto, eccezionalmente, presidente dell'ANCI nel 1906.[2] Come Presidente ANCI concepì l'idea di un Consiglio superiore dei Comuni, con competenze legislative e di controllo dei municipi, rivoluzionaria per la concezione centralistica dello Stato tipica della sua epoca. L'idea non cadde nell'oblio, anzi fu presentata ufficialmente dall'ANCI nel 1958.

Sindaco di Milano dal 1911 al 1913, introdusse l'illuminazione elettrica delle strade, incrementò l'edilizia scolastica e i trasporti pubblici, contribuendo inoltre alla creazione dei mercati generali. Nel 1912 promosse un progetto urbanistico le cui maggiori realizzazioni sono il tracciato di Corso Italia e la trasversale da Piazza della Scala a San Babila (attuale Corso Matteotti).

Liberale moderato, venne eletto deputato nelle legislature XX, XXII e XXIII (dal 1897 al 1900 e ancora dal 1904 al 1913) e nominato Senatore del Regno il 16 ottobre 1913. Emanuele Greppi fu così il terzo Senatore del Regno della famiglia Greppi, dopo gli zii conte Marco (1814-1868) e conte Giuseppe (1819-1921).

Fu autore, con il senatore Francesco Ruffini, di una proposta di legge per la riforma del Senato del Regno, volta a minimizzare il peso delle burocrazie di partito nel sistema proporzionale.[3]

Ancora nel 1924 fu chiamato a far parte di una commissione a tre per risolvere i problemi della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde.

Albero genealogico

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Marco Greppi, II conte di Bussero Antonio Greppi, I conte di Bussero  
 
Laura Cotta  
Antonio Greppi, III conte di Bussero  
Margherita Opizzoni Francesco Opizzoni  
 
Paola Trivulzio  
Carlo Greppi  
Lorenzo Galeazzo Trotti Bentivoglio, marchese di Fresonara Lodovico Trotti Bentivoglio, marchese di Fresonara  
 
Maria Costanza Castelbarco Visconti  
Teresa Trotti Bentivoglio  
Maria Antonia Schaffgotsch Anton Gotthard Schaffgotsch  
 
Maria Anna von Kollonitz  
Emanuele Greppi, VI conte di Bussero  
Gerolamo Padulli, conte di Vighignolo  
 
 
Giulio Padulli  
Anna Incisa della Rocchetta  
 
 
Maria Padulli  
Gian Luca Cavazzi della Somaglia, XII conte e barone della Somaglia Ercole Cavazzi della Somaglia, conte e barone della Somaglia  
 
Anna Maria Banzi  
Marianna Cavazzi della Somaglia  
Francesca Maddalena Mellerio Carlo Giuseppe Fedele Mellerio  
 
Rosa Sbaraglini  
 
  1. ^ La famiglia Greppi, su Archivio di Stato di Milano. URL consultato il 6 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  2. ^ a b Gaspari, 1998, pp. 243-245.
  3. ^ Antonio de Ruggiero, Francesco Ruffini e la battaglia per i «Diritti di libertà», su recensionidistoria.net. URL consultato il 5 agosto 2010.
  • Oscar Gaspari, L'Italia dei municipi: il movimento comunale in età liberale (1879-1906), Donzelli, 1998, ISBN 978-88-7989-388-6. URL consultato il 5 agosto 2010.
  • E. Signori, Emanuele Greppi (XML), su Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 59, Treccani. URL consultato il 5 agosto 2010.
  • G. Gallavresi, "In memoria. Il Senatore Conte Emanuele Greppi", in "La Lombardia nel Risorgimento italiano", Comitato regionale lombardo della Società nazionale per la Storia del Risorgimento italiano, Milano 1931.
  • E. Greppi, "La famiglia del Conte Antonio Greppi nell'Ottocento", in "Archivio Storico Lombardo", CXXII, 1996, pagg. 353-399.

Voci correlate

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Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN19807187 · ISNI (EN0000 0000 0692 6884 · BAV 495/145662 · GND (DE1120189950 · BNF (FRcb12879039g (data)