Chiesa di San Pier Maggiore (Pistoia)
Chiesa di San Pier Maggiore | |
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Chiesa di San Pier Maggiore | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Pistoia |
Indirizzo | Piazza San Pietro, 4/B |
Coordinate | 43°55′57.4″N 10°55′14.02″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Pietro |
Diocesi | Pistoia |
La chiesa di San Pier Maggiore è una chiesa pistoiese dell'VIII secolo.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La sua origine risale forse all'epoca longobarda (748), all'VIII secolo,[1] quando alcuni storici fanno il nome di un certo Guinifredo. Nel convento annesso fin dal 1091 furono ospitate le monache benedettine provenienti dall'antico cenobio di Campanelliana.
Il paramento murario esterno è l'ultima testimonianza della stagione del policromismo pistoiese; ampliata nel 1086 e poi ancora nel 1124, assunse le forme attuali nel 1263. L'architrave del portale di centro è forse opera dell'officina di Guido da Como, che vi raffigurò Gesù che porge le chiavi a san Pietro, circondato dalla Vergine e dagli apostoli. La facciata conserva l'originario aspetto romanico e ripete lo schema pentapartito con decorazione dicroma già sperimentato nella vicina San Bartolomeo in Pantano, con una fantasiosità nella scelta dei temi illustrati e nel repertorio decorativo che non ha uguali in Pistoia.
Nel 1640 l'interno fu completamente ristrutturato e arricchito di decorazioni di gusto barocco. Nel 1778 la parrocchia venne unita a quella di San Pietro in Cappella e poi venne passata, con effetto dal 1799 alla chiesa della Santissima Annunziata.
Oggi la chiesa è sconsacrata e negli spazi conventuali annessi ha sede il liceo artistico "Petrocchi". Nel matroneo, con accesso dal Liceo Artistico, è collocata la raccolta di gessi dello scultore pistoiese Andrea Lippi (1888-1916).
Matrimonio mistico
[modifica | modifica wikitesto]Come attestato da una minuziosa cronica del 1561 un matrimonio mistico fra il nuovo vescovo della diocesi di Pistoia e la badessa del monastero di San Pietro veniva celebrato in questa chiesa (analogamente a come avveniva nell'omonimo monastero a Firenze), in occasione dell'insediamento del vescovo, in quanto la badessa del monastero di San Pietro tradizionalmente simboleggiava la Chiesa pistoiese. Il nuovo vescovo entrava in città da porta Lucchese (a ricordo della nascita della diocesi come scorporo di quella di Lucca) su un cavallo bianco e poi si dirigeva alla chiesa di San Pier Maggiore dove avvenivano le simboliche nozze. I due "sposi" si sedevano nella cerimonia su un fastoso letto, che simboleggiava la "consumazione" (in seguito edulcorata con la più pudica seduta su due seggioloni); poi il vescovo consegnava un anello alla badessa e prendeva la via per la cattedrale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiesa di San Pier Maggiore (Pistoia), su FAI. URL consultato il 29 aprile 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo Guazzini, Il coro delle monache di San Pier Maggiore a Pistoia: funzione e percezione di un inedito ciclo decorativo di primo Trecento, in Commentari d'Arte. Rivista di critica e storia dell'arte, n. 52/53, Roma, De Luca editori d'Arte, maggio-dicembre 2012, pp. 5-21, ISBN 978-88-6557-165-1. URL consultato il 2 novembre 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Pier Maggiore
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.
Controllo di autorità | GND (DE) 7629916-8 |
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