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Carpoforo Tencalla
Carpoforo Tencalla (Bissone, 10 settembre 1623 – Bissone, 9 marzo 1685) è stato un pittore svizzero-italiano[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pittore barocco di affreschi e tele di origine ticinese. Poco studiato, solo recentemente è stato rivalutato dalla critica d'arte. Introdusse nel centro Europa lo stile pittorico italiano del XVII secolo con soggetti mitologici ravvivando così l'arte dell'affresco su grandi superfici.
Non è certo in quale bottega fece apprendistato, probabilmente alla bottega di Isodoro Bianchi, parente di sua madre. Altre possibilità sono Giovanni Stefano Danedi (1608-1689), Giuseppe Danedi, Giovanni Battista Lampugnani (attivo tra il 1619 e 1653) e Carlo Francesco Nuvolone. Quasi certamente lavorò tra Milano, Bergamo e Verona, anche se il suo lavoro mostra influenze anche dalla scuola bolognese, romana e veneziana. Incominciò nel 1655 a dipingere affreschi, sotto la direzione dell'architetto-ingegnere italiano Filiberto Lucchese, nel castello Pálffy di Červený Kameň in Slovacchia. Grazie a questi dipinti influenzò l'introduzione dello stile barocco nel centro Europa.
Uno dei suoi primi lavori si può ammirare a Palazzo Terzi a Bergamo. Nel 1659 ricevette una commissione da parte dei monaci benedettini dell'abbazia austriaca di Lambach di affrescare il presbiterio della chiesa del monastero. Nel 1660-61 decorò il palazzo del conte von Abensperg-Traun a Vienna. Nel periodo 1662-65 tornò a Bergamo dove dipinse la pala d'altare nella chiesa di san Giacomo, un affresco a palazzo Solza e uno a palazzo Terzi.
Tra il 1665 e il 1667 tornò a Vienna dove decorò le stanze dell'ala leopoldina dell'Hofburg e divenne il pittore di corte di Eleonora Gonzaga (1630-1686), moglie di Ferdinando II. Man mano che diventava più famoso, diventava sempre più richiesto tra il clero e l'aristocrazia dell'impero austriaco. Ricevette così numerose commissioni tra Vienna, Moravia, Stiria e Ungheria. Tra il 1666-67 decorò il castello di Petronell, di proprietà del conte Ernst III von Abensperg-Traun, con un ciclo di affreschi di carattere mitologico. Solo alcune scene sono sopravvissute all'incendio del 1683 divampato durante la battaglia di Vienna. Nello stesso incendio vennero inoltre distrutti gli affreschi che aveva dipinto nella sagrestia dell'abbazia di Heiligenkreuz.
Tra il 1668-69 decorò numerose chiese a Vienna tra cui la chiesa dei Serviti, dei Francescani e dei Domenicani. Nel 1670 affrescò con scene mitologiche l'ingresso e la cappella del castello di Trautenfels, in Stiria. Nello stesso anno decorò il castello di Eisenstadt della casata degli Esterházy. Dopo la sua morte nel 1685 a Bissone, Carlo Antonio Bussi, suo figlio adottivo, completò il suo lavoro alla cattedrale di Passavia e alla chiesa di San Carpoforo a Bissone.
Opere più importanti
[modifica | modifica wikitesto]I suoi dipinti (affreschi) più importanti si possono trovare in Italia, Slovacchia, Moravia, Austria, Germania e Repubblica Ceca.
- Palazzo Terzi a Bergamo: volta delle sale d'onore.
- Chiesa della Beata Vergine del Giglio a Bergamo Alta: affreschi della volta e del presbiterio.
- Abbazia di Lambach.
- Abbazia di Heiligenkreuz.
- Palazzo episcopale di Olomouc.
- Palazzo episcopale del principe-vescovo Karl Liechtenstein-Kastelkorn (1664-1695) a Kroměříž in Moravia.
- Cattedrale di Passavia (1679-1685).
- Chiesa di Santa Maria della Rotonda (o Dominikanerkirche, cioè Chiesa dei Domenicani) Vienna.
- Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo a Lucignano (Arezzo) - Martirio di San Lorenzo
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joachim von Sandrart, Teutsche Academie der Edlen Bau, Bild- und Mahlerey-Künste, Norimberga 1675, 336ss.
- Filippo Baldinucci, Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua, IX-XII, Firenze 1702.
- Pellegrino Antonio Orlandi, Abecedario Pittorico, Bologna, 1704, 128.
- Albert Ilg, Tencalla (ad vocem), in Berichte u. Mitt. d. Altertums-Vereiners, IV, Vienna 1887, 11.
- Massimo Guidi, Dizionario degli artisti ticinesi, Modena 1932, 290-291.
- Wilhelm Suida, Carpoforo Tencalla, in U. Thieme Becker, Allgemeines Lexikon det bildenden Künstler, von del Antike bis zur Gegenwart, 32, Leipzig 1939, 521.
- K. Garas, Magyaroszagi festeszet a XVII, szazaban, Budapest 1953.
- Dobroslava Menclova, V. Stech, Cerveny Kamen, Bratislava 1954.
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- Ernst Guldan, Die barocke Gewölbedekoration des Passauer Domes, in Ostbayerische Grenzmarken, Passauer Jahrbuch für Kunstgeschichte, V, Passavia 1961, 88ss.
- Werner Kitlitschka, Das Schloss Petronell in Niederösterreich. Beiträge zur Baugeschichte und Kunsthistorischen Bedeutung, in Arte Lombarda, XII, Cinisello Balsamo 1967, 105-126.
- Idem, Beiträge zur Erforschung der Tätigkeit Carpoforo Tencallas nördlich der Alpen, in Wiener Jahrbuch für Kunstgeschichte, XXIII, Vienna 1970, 208-231.
- Ugo Ruggeri, Disegni lombardi seicenteschi dell'Accademia Carrara di Bergamo Alta, in Arte Illustrata, 47, 1972.
- Francesco Maria Tassi, Indice delle chiese della Città (di Bergamo) e Borghi (1740?-1750?), in edizione critica a cura di F. Mazzini, II, ristampa anastatica Milano 1970, 15.
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- Gunther Brucher, Carpoforo Tencallas Deckenmalereien im Rittersaal des Schlosses in Trautenfels, ein Markstein in der Entwicklung steischer Freskokunst des 17. Jahrhunderts, in Jahrbuch des Kunsthistorischen Instituten der Universität Graz, 8, 1973, 26-31.
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- Emmanuel Bénézit, Dictionnaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Librairie Gründ, Parigi 1976, ISBN 2-7000-0158-3.
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- Gottfried Schaeffer, Gregor Peda, Der Stephansdom zu Passau, Freilassing 1980.
- Michael Kuehlenthal, Martin Zunhamer, Der Passauer Dom und die Deckengemälde Carpoforo Tencallas, Ergebnisse der Restaurirung 1972-1980, Monaco-Zurigo 1982.
- Ivano Proserpi, La chiesa parrocchiale di San Carpoforo a Bissone, tesi di laurea, Università di Losanna, 1984.
- Josef Weiss, Statni Zamek Libochovice, Praha 1984.
- Fernando Noris, Carpoforo Tencalla (ad vocem), in I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo. Il Seicento, III, Bergamo 1985, 325ss.
- Enrico De Pascale, Carpoforo Tencalla (ad vocem), in Il Seicento a Bergamo, catalogo della mostra (Bergamo), Bergamo 1987, 285.
- Ivano Proserpi, La chiesa parrocchiale di San Carpoforo a Bissone TI, in Guide di monumenti svizzeri, 406, serie 41, Berna 1987.
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- I. Schemper-Sparholz, Illustration und Bedeutung inhaltliche Ueberlegungen zu den Fresken Carpoforo Tencallas in Trautenfels, Eisenstadt und Námest´a.d. Oslava, in Wiener Jahrbuch für Kunstgeschichte, L, Wien-Köln 1987, 303-319.
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- Andrea Spiriti, Pittura seicentesca nel Ducato di Milano: novità e considerazioni, in Arte Lombarda, 2/3/4, Cinisello Balsamo 1995, 93-102.
- Ingeborg Schemper-Sparholz, Von Tratenfels über Eisenstadt nach Prag. Die Hesperidenfresken Carpoforo Tencallas in Schloss Troia, in Ars Baculum Vitae, Praha 1996, 143-149.
- Idem, Carpoforo Tencalla, (ad vocem), in The Dictionnary of Art, XXX, New York 1996, 454.
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- Jürg Ganz, Carpoforo Tencalla, (ad vocem), in Dizionario biografico dell'arte svizzera, volume II, Zurigo 1998, 1031.
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- Giorgio Mollisi, Un inedito Carpoforo tencalla in Ticino, in Arte&Storia, 18, Lugano 2003, 82-92.
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- Giorgio Mollisi, L'opera a fresco di Carpoforo Tencalla, in Giorgio Mollisi, I. Proserpi, A. Spiriti (a cura di), Carpoforo Tencalla da Bissone, Pittura del Seicento fra Milano e l'Europa centrale, Milano 2005, 66-69.
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- Giorgio Mollisi, Carpoforo Tencalla riscoperto: la Pinacoteca Züst di Rancate mette in mostra un pittore ticinese valorizzato solo al Nord delle Alpi, in Arte&Storia, 6, Lugano 2005, 24-30.
- Sara Cortinovis, La Chiesa della Beata Vergine del Giglio o "de' Rastelli" a Bergamo, (tesi di laurea), Università degli Studi, Milano 2006-2007.
- Jozef Medvecký, "Man fand bey ihm eine richtige Zeichnung, ein vernünftiges Kolorit und sinnreiche Zusammensetzungen...": Carpoforo Tencallas Denkmalereien auf der Burg Cerveny Kamen, in Baroque ceiling painting in Central Europe: proceeding of the international conference, Brno - Prague 27th of September - 1st of October, 2005, Praga 2007.
- Idem, Zu den Quellen von Tencallas Malstil Carpoforo and Giacomo Tencalla in Czech lands, in Ars, 40, 2007, 2, 237-244.
- M. Madl, Distinguishing - similarities - style: Carpoforo and Giacomo Tencalla in Czech lands, in Ars, 40, 2007, 2, 225-236.
- Idem, Giacomo Tencalla, un pittore dimenticato di Bissone e la sua opera in Boemia e in Moravia, in "Bollettino storico della Svizzera Italiana", 111, 2, 2008, 357-393.
- Giorgio Mollisi, I Tencalla di Bissone. Una grande famiglia di artisti di livello europeo, in Giorgio Mollisi (a cura di), "Bissone terra di artisti", in Arte&Storia, anno 8, numero 41, Lugano dicembre 2008, 88-92.
- Idem, Carpoforo Tencalla. Da Palazzo Terzi alla chiesa della Beata Vergine del Giglio a Bergamo, in Arte&Storia, anno 10, numero 44, Lugano settembre-ottobre 2009, 120-137.
- Sara Cortinovis, Una folta presenza. Artisti ticinesi attivi nella chiesa della Beata Vergine del Giglio o "de' Rastelli" a Bergamo, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Bergamo nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi. Campionesi a Bergamo nel Medioevo, Arte&Storia, anno 10, numero 44, settembre-ottobre 2009, 138-150 (con ampia bibliografia).
- Giorgio Mollisi, Carpoforo Tencalla da Bissone, Pittura del Seicento fra Milano e l'Europa cnetrale, Silvana editore, 2005 Firenze.
- Rūstis Kamuntavičius et alii, Artisti del lago di Lugano e del Mendrisiotto in Lituania, in Gli artisti del lago di Lugano e del Mendrisiotto nel Granducato di Lituania (dal XVI al XVIII secolo), Giorgio Mollisi (a cura di), «Arte&Storia», Edizioni Ticino Management, anno 13, numero 59, agosto-ottobre 2013, Lugano 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Costante Tencalla
- Giovanni Pietro Tencalla
- Giacomo Tencalla
- Giovanni Giacomo Tencalla
- Carpoforo Mazzetti Tencalla
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carpoforo Tencalla
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, FR) Carpoforo Tencalla, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (IT, DE, EN, FR) Carpoforo Tencalla, in SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera.
- Biografia di Carpoforo Tencalla su "artistiticinesi-ineuropa.ch", su artistiticinesi-ineuropa.ch.
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