William Barclay
William Barclay (Aberdeenshire, 1546 – Angers, 3 luglio 1608) è stato un giurista scozzese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nella regione storica dell'Aberdeenshire e studiò all'Università di Aberdeen. Per sfuggire al clima persecutorio cui erano fatti oggetto i cattolici sotto il regno di Elisabetta I, nel 1573 si rifugiò in Francia a Pont-à-Mousson, in Lorena. Studiò diritto all'Università di Bourges, ove si laureò.
Carlo III, duca di Lorena lo nominò professore di diritto civile presso la neofondata Università di Pont-à-Mousson, nominandolo inoltre Consigliere di Stato e maître des requêtes . Nel 1603 tuttavia dovette lasciare la Francia, essendosi inimicato i gesuiti, poiché aveva rifiutato il suo consenso all'ingresso del figlio John nella Compagnia di Gesù.
Recatosi in Inghilterra, il re Giacomo I gli offrì importanti incarichi, in cambio della sua adesione alla Chiesa anglicana. William rifiutò tale offerta e ritornò quindi nel 1604 in Francia, ove venne nominato professore di diritto civile presso l'Università di Angers. Morì quattro anni dopo in quella stessa città.
A Pont-à-Mousson William aveva sposato un'appartenente alla famiglia della piccola nobiltà locale dei Malleville, dalla quale ebbe John, che divenne scrittore e poeta.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Le sue opere principali furono:
- il De Regno et Regali Potestate (1600), una strenua difesa dei diritti dei re, nella quale confuta le dottrine di coloro che egli chiama monarcomachi: George Buchanan, Junius Brutus[1] (Hubert Languet o Philippe Duplessis-Mornay) e Jean Boucher, teologo, autore di La vie et faits notables de Henry de Valois;
- il De Potestate Papae (1609), in opposizione alla usurpazione dei poteri temporali da parte del papa, che suscitò la famosa replica del cardinale Bellarmino;
- i commenti alle Pandectae: De rebus creditis e De jurejurando commentarii (1605).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Stephanus Junius Brutus era lo pseudonimo sotto il quale si nascondeva l'autore del pamphlet Vindiciae contra tyrannos, attribuito a Hubert Languet od a Philippe Duplessis-Mornay ed evoca i monarcomachi calvinisti, tra i quali i più noti erano François Hotman e Teodoro di Beza.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Hugh Chisholm, Barclay, William in Encyclopædia Britannica (11th ed.), Cambridge University Press, ed. 1911.
- (EN) Andrew F Stewart, "William Barclay, Professor of Law at Pont-a-Mousson and Angers" in Stair Society Miscellany V, ed H L MacQueen, Edinburgh 2006 ISBN 1-872517-18-8
- (EN) Andrew Pyle (editore), Dictionary of Seventeenth Century British Philosophers (2000), pp. 59–62.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a William Barclay
- Wikiquote contiene citazioni di o su William Barclay
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- G. Er., BARCLAY, William, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- (EN) Opere di William Barclay, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) William Barclay, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 49459344 · ISNI (EN) 0000 0001 1569 9238 · SBN BVEV018753 · BAV 495/72419 · CERL cnp00984278 · LCCN (EN) n85273778 · GND (DE) 118657208 · BNE (ES) XX4845394 (data) · BNF (FR) cb14530122s (data) · J9U (EN, HE) 987007276302205171 · CONOR.SI (SL) 168915811 |
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