Indice
Győr
Győr città di rilevanza provinciale | |
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Veduta aerea del centro cittadino | |
Localizzazione | |
Stato | Ungheria |
Regione | Transdanubio Occidentale |
Contea | Győr-Moson-Sopron |
Amministrazione | |
Sindaco | Dézsi Csaba András (FIDESZ) dal 26-1-2020 |
Data di istituzione | 31 gennaio 2020 |
Territorio | |
Coordinate | 47°41′03″N 17°38′04″E |
Altitudine | 108 m s.l.m. |
Superficie | 174,61 km² |
Abitanti | 131 564[1] (1-1-2012) |
Densità | 753,47 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 9000–9030 |
Prefisso | 96 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | HU-GY |
Codice KSH | 25584 |
Patrono | santo Stefano Protomartire[senza fonte] |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Győr ([ˈɟøːr] ) (in tedesco Raab; in slovacco Ráb; in croato Jura, Đura, Vjura, Javorina[2][3], o Đur; in latino Arrabona; in italiano: Giavarino[4][5][6]) è la principale città dell'Ungheria nordoccidentale, capoluogo della contea di Győr-Moson-Sopron e della regione ungherese del Transdanubio Occidentale.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Bagnata dal Danubio, la città è situata lungo una delle principali vie di comunicazione dell'Europa centrale, a metà strada tra Budapest, Bratislava e Vienna.
La città, che è la sesta in Ungheria per ordine di grandezza, ha una popolazione di 131 564 abitanti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Epoca romana
[modifica | modifica wikitesto]Nei pressi di Győr sorgeva un forte militare in epoca romana, il cui nome era Arrabona. Qui stazionarono nei secoli diverse unità di cavalleria ausiliaria come l'Ala Pannoniorum (sotto Claudio), l'Ala I Augusta Ituraeorumsagittariorum (da Nerone a Domiziano), l'Ala I Hispanorum Arvacorum (da Domiziano a Traiano) e l'Ala I Ulpia Contariorum (da Traiano a Costantino). Sotto Marco Aurelio il forte fu attaccato da un'orda di barbari, ma fu respinta. Era il 166-167 d.C. (v. guerre marcomanniche).
Epoca medievale
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi di Győr risale al secolo X, mentre l'abitato ottenne il titolo di città nel 1271. Durante le guerre tra gli austriaci e l'Impero ottomano, Győr fu uno degli ultimi avamposti di difesa di Vienna e venne per questo tramutata in fortezza secondo i piani degli architetti italiani Pietro Ferrabosco e Bernardo Gaballio[7]. I lavori terminarono nel 1564, ma la città venne presa dai turchi nel 1594 e riconquistata solo quattro anni dopo.
Nella pianura del fiume Raab Raimondo Montecuccoli sconfisse i Turchi, durante la Guerra austro-turca (1663-1664)
Nel XIX secolo Győr conobbe, grazie all'industria tessile e meccanica, un notevole sviluppo che durò fino alla seconda guerra mondiale. Negli anni successivi, quelli dell'economia pianificata, sorsero molti grandi edifici popolari senza grande cura degli edifici storici. La svolta si ebbe negli anni settanta, con la ricostruzione e la restaurazione del centro storico. Questa attenzione valse a Győr nel 1989 un premio europeo per la protezione dei monumenti.
Epoca moderna
[modifica | modifica wikitesto]Ai giorni nostri Győr è uno dei centri amministrativi e culturali (è sede universitaria) più importanti d'Ungheria. Vi sono molti edifici barocchi. Il centro storico è la Káptalandomb (Collina Capitolare) alla confluenza di tre fiumi: il Danubio (ramo laterale detto "Danubio di Moson" o Mosoni-Duna), il Rába e il Rábca. Győr ha vocazione turistica basata sui numerosi monumenti, sui musei e sulle terme.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Il centro storico.
- Il Municipio.
- La basilica di Santo Stefano. Originariamente romanica; ricostruita in stile gotico e in stile barocco.
- Il palazzo vescovile (riconoscibile dalla torre incompleta).
- La chiesa benedettina di Sant'Ignazio di Loyola. Questa chiesa è stata costruita sulla forma della chiesa del Gesù a Roma.
- La chiesa carmelitana.
- Le sette stazioni del Calvario.
- L'abbazia di Pannonhalma sorge a 20 chilometri a sud di Győr e risale all'XI secolo.
- La "Casa del tronco di ferro" si trova in piazza Széchenyi. Un tronco d'albero tutto coperto di chiodi di ferro; una volta chi viaggiava usava lasciare un segno del suo passaggio.
- A 30 chilometri si trova Bábolna, località famosa per l'allevamento dei cavalli.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]La città ospita un importante stabilimento dell'Audi, aperto nel 1994, per la produzione di motori e vetture complete.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Erfurt, dal 1971
- Kuopio, dal 1978
- Sindelfingen, dal 1978
- Colmar, dal 1993
- Brașov, dal 1993
- Nazareth-Illit, dal 1993
- Wuhan, dal 1994
- Poznań, dal 2008
Sport
[modifica | modifica wikitesto]La principale squadra calcistica cittadina è il Győr, militante nella massima serie ungherese. Lo stadio in cui gioca è il "Raba ETO".
Il Győri ETO KC è la squadra cittadina di pallamano femminile. La squadra è stata campione d'europa per cinque volte (2013, 2014, 2017, 2018, 2019). Per ragioni di sponsorizzazione, al momento è denominata Győri Audi ETO KC.
Nel 2017 la città ha ospitato il XIV Festival olimpico estivo della gioventù europea e nel 2024 i Campionati europei di tiro da 10 metri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dati popolazione 2012.
- ^ Folia onomastica croatica 14/2005. Živko Mandić: Hrvatska imena naseljenih mjesta u Madžarskoj, (PDF)
- ^ Mjesne hrvatske samouprave Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive., Hrvatski glasnik, Budapest, 1º settembre 2011
- ^ Cfr. "Giavarino" nell'enciclopedia Sapere.
- ^ Cfr. "Giavarino" al lemma "Győr" nell'enciclopedia Treccani.
- ^ Cfr. "Giavarino" nel sito dell'Istituto storico e di cultura dell'arma del Genio Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive.
- ^ Ladislao Holik-Barabás e Leone Andrea Maggiorotti, La fortezza di Giavarino in Ungheria ed i suoi architetti militari italiani, specialmente Pietro Farabosco. Attività dell'Istituto di Architettura Militare e del Museo del Genio, Istituto di architettura militare, Roma, 1932.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Győr
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (HU) Sito ufficiale, su gyor.hu.
- Győr, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Elio Migliorini, GYÖR, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (EN) Győr, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN, DE, HU) Győr Turismo, su gyortourism.hu.
- (HU) Portale cittadino, su gyor-online.hu. URL consultato il 31 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122614984 · SBN TO0L004199 · GND (DE) 4103504-5 · BNF (FR) cb12066026t (data) · J9U (EN, HE) 987007555071905171 |
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