Valeriana rubra
Valeriana rossa | |
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Infiorescenza di Valeriana rubra | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Dipsacales |
Famiglia | Caprifoliaceae |
Genere | Valeriana |
Specie | V. rubra |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Dipsacales |
Famiglia | Valerianaceae |
Genere | Valeriana |
Specie | V. rubra |
Nomenclatura binomiale | |
Valeriana rubra L. | |
Sinonimi | |
Centranthus ruber |
La valeriana rossa (Valeriana rubra L.) è una pianta della famiglia delle Caprifoliacee[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta perenne, camefita suffruticosa, con fusti legnosi solo alla base, eretti, alti sino a 150 cm.
Le foglie sono opposte, sessili o picciolate, ovali o lanceolate, leggermente coriacee, di colore verde glauco.
L'infiorescenza è costituita da fiori di colore dal bianco al porpora, piccoli e tubulosi, con sperone lungo e sottile, riuniti in corimbi.
I frutti sono degli acheni muniti di pappo[2].
Ecologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nettare presente in fondo al lungo sperone del fiore è cibo ricercato da molte specie di farfalle, che riescono a raggiungerlo con la loro spirotromba.[3]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è originaria dei paesi del bacino del Mediterraneo (Europa meridionale, Nord Africa e Asia minore.)[4]
Introdotta come pianta ornamentale in Europa settentrionale, Nord America, Australia, si è naturalizzata anche in molte aree fuori dal suo bacino d'origine.
In Italia si trova prevalentemente nelle regioni del centro-sud e nelle isole, ma anche nelle zone pedemontane più calde delle Alpi[5].
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Era usato in erboristeria per le sue proprietà sedative, antispasmodiche e antinevralgiche, a volte come sostituto della valeriana, mentre in gastronomia vengono consumate le foglie in aggiunta all'insalata.
Nell'antichità la valeriana rossa era tra le erbe che servivano all'imbalsamatore nella sua opera di conservazione.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Valeriana rubra, su Plants of the World Online. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ Patrizia, Centranthus ruber: Curiosità, Coltivazione e Cura della Valeriana rubra, su L'eden di Fiori e Piante.
- ^ Il giardino per le farfalle (PDF), Amici della Terra/Italia, 1991. URL consultato il 2 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2013).
- ^ Centranthus ruber, su Germplasm Resources Information Network - (GRIN). URL consultato il 3 maggio 2012.
- ^ Scheda IPFI, Acta Plantarum Centranthus_ruber, su actaplantarum.org. URL consultato il 9 maggio 2021.
- ^ La Valeriana Rossa, su altosannio.it. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2021).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pignatti S., Flora d'Italia Vol. III, Milano, Edagricole, 2017, ISBN 9788850652440.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Centranthus ruber
- Wikispecies contiene informazioni su Centranthus ruber
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda Centranthus (GIF), su delta-intkey.com.