Sindrome di von Hippel-Lindau
Sindrome di von Hippel-Lindau | |
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Malattia rara | |
Cod. esenz. SSN | RN0780 |
Specialità | genetica clinica e neurologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 759.6 |
OMIM | 193300 |
MeSH | D006623 |
eMedicine | 1219430 |
GeneReviews | Panoramica |
Eponimi | |
Arvid Lindau Eugen von Hippel | |
La VHL o sindrome di von Hippel-Lindau è una malattia a carattere ereditario molto rara, caratterizzata dall'associazione di diverse forme di neoplasia, fra cui angiomi e altre forme di neoplasia del rene e feocromocitomi.
Epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]Colpisce una persona su 36.000. L'incidenza è maggiore intorno ai 30-40 anni, anche se può manifestarsi a qualunque età.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della sindrome è dovuto a coloro che per primi la descrissero: l'oftalmologo tedesco Eugen von Hippel e il patologo svedese Arvid Lindau.
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]La causa di questa malattia è una mutazione di un gene localizzato sul braccio corto del terzo cromosoma, mappato in 3p25-26, il quale codifica per la proteina VHL. Quest'ultima normalmente collabora con le elonghine B e C[1] per legarsi ai fattori di trascrizione HIF (Hypoxia Induced Factor) idrossilati dalla presenza di ossigeno, ne provoca l'ubiquitinazione e la distruzione tramite il proteasoma. Il complesso coi geni HIF è responsabile delle risposte cellulari all'ipossia, fra cui lo sviluppo di neoangiogenesi e l'induzione della proliferazione cellulare; quindi VHL si comporta come un oncosoppressore e sono facilmente deducibili le conseguenze cliniche della sua mancanza. Il prodotto genico può essere totalmente assente (delezioni o mutazioni frameshift) con espressione anomala di codoni di STOP) oppure inattivo, portando a quadri clinici differenti.
Inoltre blocca il VEGF.
Sintomatologia
[modifica | modifica wikitesto]A seconda del genotipo del soggetto sono rinvenibili quadri clinici differenti; in particolare la malattia è suddivisibile in 2 tipi. Il tipo 1 con assenza di feocromocitoma e il tipo 2 che invece lo manifesta. Nel primo caso la proteina spesso è mutata, ma presente; nel secondo caso invece è deleta. Inoltre il tipo 2 è diviso ulteriormente in 3 sottotipi: A, B e C (il primo con tumore a cellule renali, il secondo con anche emangioblastoma e il terzo con solo feocromocitoma). Sono anche riscontrati tumori endocrini (specie pancreatici), cisti renali (dovute all'edema da neoangiogenesi) e altre manifestazioni neoplastiche.
Diagnosi
[modifica | modifica wikitesto]La ricerca delle alterazioni del gene VHL deve essere guidata dalla clinica con cui la patologia si presenta e dalla buona pratica clinica. (Vanno valutate l'utilità reale e la metodica più adatta nel fare una consulenza genetica). Nel caso in cui si sospetti una delezione si fanno gli esami adatti a trovarla; nel caso di una mutazione puntiforme si usano le metodiche adatte, e si valuta se la mutazione eventualmente trovata corrisponde a una patologia; o tramite la consultazione di database appositi o facendo prove indirette (nei tumori del soggetto si cerca anche la delezione dell'allele sano oltre a quello mutato congenitamente, in modo da provare che il danno trovato è quello responsabile del quadro clinico).
Terapia
[modifica | modifica wikitesto]Si procede a intervento chirurgico, che viene effettuato in particolari condizioni:
- Lesioni spinali sintomatiche
- Lesioni cerebrali sintomatiche o in rapida evoluzione
- Neoplasie solide renali > 3 cm
- Neoplasie solide pancreatiche > 3 cm
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su qs1439.pair.com. URL consultato il 21 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Trattato di chirurgia oncologica. Francesco Mazzeo, Pietro Forestieri. PICCIN, 2003. ISBN 978-88-299-1654-2
- "Principi di Medicina Interna", Harrison, McGraw-Hill, 15ª edizione
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su sindrome di von Hippel-Lindau
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) von Hippel-Lindau disease, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.