Mateo Pumacahua
Mateo Garcia Pumacahua (1740 circa – 17 marzo 1815) è stato un cacique di Chinchero, colonnello della milizia dell'esercito spagnolo, governatore temporaneo dell'Alto Perù e presidente dell'audiencia di Spagna.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pumacahua era membro della nobiltà Inca di discendenza Ayarmaca,[1] ed aveva anche antenati spagnoli.[2]
Pumacahua partecipò alla sconfitta dell'armata ribelle di Túpac Amaru II nel 1781, come raffigurato in un murale nella chiesa di Chinchero, prima di cambiare schieramento e sostenere i ribelli peruviani di Cuzco il 3 agosto 1814. Pumacahua fu nominato membro della giunta di governo che lottò per l'indipendenza del Perù dalla Spagna. Pumacahua ed i suoi uomini furono sconfitti a Umachiri l'11 marzo 1815, ed egli fu giustiziato dagli spagnoli il 17 marzo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cahill, Tovias, p. 186.
- ^ Nicholson, p. 137.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David Patrick Cahill e Blanca Tovías, New World, First Nations: Native Peoples of Mesoamerica and the Andes Under Colonial Rule, Sussex Academic Press, 2006, ISBN 1-903900-63-8.
- Irene Nicholson, The Liberators: A Study of Independence Movements in Spanish America, Praeger, 1969.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mateo Pumacahua
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