Giuseppe Ippolito Gerbaix de Sonnaz d'Habères
Giuseppe Ippolito Gerbaix de Sonnaz d'Habères | |
---|---|
Nascita | Thonon-les-Bains, 10 novembre 1744 |
Morte | 14 aprile 1827 |
Luogo di sepoltura | Certosa reale di Collegno |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna Austria Impero austriaco |
Forza armata | Armata sarda Esercito del Sacro Romano Impero Esercito imperiale austriaco (1806-1867) |
Arma | Cavalleria |
Anni di servizio | 1762-1827 |
Grado | Luogotenente generale |
Guerre | Guerre napoleoniche |
Campagne | Campagna d'Italia (1796-1797) Campagna d'Italia (1800) Terza coalizione Quinta coalizione |
Battaglie | Battaglia di Novi Battaglia di Marengo Battaglia di Austerlitz Battaglia di Ratisbona Battaglia di Aspern-Essling Battaglia di Wagram |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821)[1] | |
voci di militari presenti su Teknopedia | |
Giuseppe Ippolito Gerbaix de Sonnaz d'Habères (Thonon-les-Bains, 10 novembre 1744 – 14 aprile 1827) è stato un generale italiano, veterano delle guerre napoleoniche, dove dopo l'occupazione francese del Piemonte si distinse al servizio dell'Impero austriaco combattendo a Novi, Marengo, Austerlitz, Ratisbona, Aspern e Wagram. Dopo la restaurazione rientrò in servizio nella Regia Armata Sarda, e fu insignito da re Carlo Felice del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata e del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Thonon-les-Bains il 10 novembre 1744, figlio di Claude Jean Baptiste e di Françoise Madeleine de Conzie d'Allemagne.[1] Arruolatosi nell'Armata Sarda iniziò la sua carriera militare l'11 maggio 1762 come cadetto del Reggimento "Dragoni del Re".[1] Nel 1766 è nominato cornetta del Reggimento "Dragoni del Re", venendo promosso tenente nel 1769, maresciallo d'alloggio delle guardie del corpo del re nel 1770, capitano nel 1777, e maggiore nel 1778.[1] Cornetta nella Compagnia Arcieri Guardie del Corpo del Re nel 1789.[2]
L'8 ottobre 1795 diviene luogotenente colonnello di cavalleria, ed è promosso al grado di colonnello di cavalleria il 5 dicembre 1798.[3] Durante l'occupazione francese del Piemonte passò al servizio dell'Imperatore d'Austria, e fra il 1799 ed il 1809 combatte a Novi, Marengo, Austerlitz, Ratisbona, Aspern e Wagram.[2] Dopo questa ultima battaglia e la conseguente firma del trattato di pace fu posto in congedo.[2] Comandante la guardia urbana di Thonon-les-Bains (1813-1814) e dei volontari savoiardi,[3] dopo la restaurazione è insignito della Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.[3] L'8 gennaio 1815 è nominato capitano della 1ª Compagnia gentiluomini arcieri del Re, poi divenuta 1ª Compagnia delle Guardie del Corpo di Sua Maestà[4] con il grado di maggior generale.[3] Viene elevato al rango di tenente generale di cavalleria nel 1820.[3] Nel corso dei moti rivoluzionati del 1821 rimane fedele al governo legittimista e condusse le Guardie del Corpo a ricongiungersi con le forze del generale Vittorio Sallier De La Tour a Novara.[3] Il 23 ottobre 1821 re Carlo Felice di Savoia lo nominò Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata.[3] Governatore di Novara e poi di Nizza, si spense il 14 aprile 1827, e la salma venne tumulata nella Certosa reale di Collegno.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Ilari, Shama 2008, p. 255.
- ^ a b c Lo Faso di Serradifalco 2016, p. 223.
- ^ a b c d e f g Ilari, Shama 2008, p. 256.
- ^ Calendario generale pe' Regii Stati pubblicato con autorità del Governo e, 1827, p. 338. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Elenco militare. Anno 1818, 1818, p. 80. URL consultato il 12 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Alberico Lo Faso di Serradifalco, Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821. Vol.2 (PDF), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2016.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I Cavalieri dell'Ordine Supremo del Collare o della Santissima Annunziata, su Blasonario subalpino. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Ugo Berrutti, L'Ordine Supremo della SS.ma Annunziata e la Reale Certosa di Collegno, su Ezio Cristina. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Generali italiani del XIX secolo
- Nati nel 1744
- Morti nel 1827
- Nati il 10 novembre
- Morti il 14 aprile
- Nati a Thonon-les-Bains
- Generali sabaudi
- Cavalieri di gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
- Cavalieri dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata
- Militari delle guerre napoleoniche
- Commendatori dell'Ordine Imperiale di Leopoldo