Cladonia dimorpha
Cladonia dimorpha | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Ascomycota |
Classe | Lecanoromycetes |
Ordine | Lecanorales |
Famiglia | Cladoniaceae |
Genere | Cladonia |
Specie | C. dimorpha |
Nomenclatura binomiale | |
Cladonia dimorpha S. Hammer, 1990 |
Cladonia dimorpha S. Hammer (1990), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome proprio deriva dal latino di-, prefisso che indica il numero due e dal greco μορφή morphé che significa forma, guisa, ad indicare che si può presentare in due modi differenti.[1]
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]Il sistema di riproduzione è principalmente asessuato, attraverso i soredi o strutture similari, quali ad esempio i blastidi. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia,[2] di preferenza una Trebouxia.[3]
Habitat
[modifica | modifica wikitesto]Rinvenuta su suoli calcarei o basici molto ricchi. Difficilmente distinguibile dai membri del gruppo di C. pyxidata. Predilige un pH del substrato da subneutro a valori intermedi fra subneutro e basico. Il bisogno di umidità è mesofitico.[2]
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:
In Italia questa specie di Cladonia è estremamente rara:
- Trentino-Alto Adige, non è stata rinvenuta
- Val d'Aosta, non è stata rinvenuta
- Piemonte, non è stata rinvenuta
- Lombardia, non è stata rinvenuta
- Veneto, non è stata rinvenuta
- Friuli, non è stata rinvenuta
- Emilia-Romagna, non è stata rinvenuta
- Liguria, non è stata rinvenuta
- Toscana, non è stata rinvenuta
- Umbria, non è stata rinvenuta
- Marche, non è stata rinvenuta
- Lazio, non è stata rinvenuta
- Abruzzi, non è stata rinvenuta
- Molise, non è stata rinvenuta
- Campania, non è stata rinvenuta
- Puglia, non è stata rinvenuta
- Basilicata, non è stata rinvenuta
- Calabria, molto rara in alcune località dell'Aspromonte, della Sila e dell'Orsomarso
- Sicilia, non è stata rinvenuta
- Sardegna, molto rara in alcune località del Gennargentu; non rinvenuta nel resto della regione.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è di attribuzione incerta ad una delle sezioni, anche se vari studiosi per la somiglianza con la C. pyxidata, la ascrivono alla sezione Cladonia;[4] a tutto il 2008 non sono state identificate forme, sottospecie o varietà.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Index Fungorum, URL consultato il 6 giugno 2009, su indexfungorum.org.
- sito dell'ITALIC, database dei licheni italiani, URL consultato il 6 giugno 2009 [collegamento interrotto], su dbiodbs.univ.trieste.it.
- database dei licheni del Wisconsin, URL consultato il 5 giugno 2009, su botany.wisc.edu (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Funet - Sito tassonomico finlandese, URL consultato il 12 maggio 2009, su funet.fi.
- Lista dei licheni dell'Islanda, URL consultato il 19 maggio 2009, su floraislands.is. URL consultato il 13 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2008).
- Lista dei licheni norvegesi dell'Università di Oslo, URL consultato il 3 giugno 2009, su toyen.uio.no. URL consultato il 18 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2007).
- Lista dei licheni australiani dell'ABRS, URL consultato il 13 maggio 2009, su anbg.gov.au. URL consultato il 3 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2009).
- Licheni del New York Botanical Garden, URL consultato il 2 giugno 2009, su nybg.org.
- Liste di licheni di tutto il mondo, sito tedesco, URL consultato il 28 maggio 2009, su biologie.uni-hamburg.de. URL consultato il 13 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2008).
- Specie di Cladonia su Wikispecies, URL consultato il 2 maggio 2009, su species.wikimedia.org.