Alfredo Pioda

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Alfredo Pioda
Alfredo Pioda

Municipale di Locarno
Durata mandato1884 –
1887
CollegioLocarno

Deputato al Gran Consiglio
Durata mandato1893 –
1909

Deputato al Consiglio nazionale
Durata mandato1910 –
1920

Dati generali
Partito politicoPartito Liberale Radicale
Titolo di studioLaurea in diritto e in filosofia
UniversitàUniversità di Heidelberg
Professioneavvocato

Alfredo Pioda (Locarno, 1º novembre 1848Locarno, 7 novembre 1909) è stato un giurista, filosofo e politico svizzero.

Pioda era il figlio del chirurgo Giacomo (morto nel 1852) e di sua moglie Carolina Bazzi. Ha ricevuto la sua educazione al ginnasio a Locarno per poi frequentare il collegio Landriani e il liceo di Lugano. Ha studiato giurisprudenza alle università di Pisa, Torino e Heidelberg, conseguendo la laurea nel 1870. Dopo una breve pratica di avvocato a Milano ritornò a Heidelberg, dove ottenne una seconda laurea in filosofia.

Libero pensatore, Pioda si stabilì a Locarno per lavorare negli ambiti di storia, letteratura, teosofia e spiritismo. Pubblicò molti articoli in varie riviste e libri su questi argomenti, inoltre fece il lavoro di traduttore. In politica si candidò prima al livello comunale e divenne membro del consiglio comunale di Locarno dal 1884 al 1887. Inoltre è stato membro del Gran Consiglio del Canton Ticino dal 1893 al 1909 e poi del Consiglio nazionale. Alfredo Pioda militava per il partito liberale radicale e diventò presidente del partito nel 1900[1], nel quale fu l'ideologo della Grande corrente di maggioranza, in contrasto con l'Estrema sinistra radicale di Brenno Bertoni, Emilio Bossi e Romeo Manzoni[2], col quale ebbe un diverbio a proposito di un suo libro anticlericale[3]. Fu pure proprietario e amministratore della Fabbrica Tabacchi di Brissago, e membro del consiglio di amministrazione della Banca Svizzera Americana di Locarno[4].

Nel 1889 Pioda, all'epoca presidente della loggia teosofica di Milano, la prima in Italia[5], insieme a Franz Hartmann e Constance Wachtmeister cercava di costruire un convento di teosofia con il nome Fraternitas sull'allora monte Monescia, che era per gran parte proprietà sua. Il convento non è stato realizzato. Nel 1900 i fondatori della cooperativa del Monte Verità si stabilirono su quel terreno.[6][7]

  • Baleni, 1889
  • Buddismo esoterico, 1890
  • La Repubblica ticinese, 1891
  • Le confessioni di un visionario, ed. originale: Tip. e Lit. eredi C. Colombi, Bellinzona 1891; reprint: Casagrande, Bellinzona 1990, ISBN 88-7713-067-9.
  • Memorabilia, Bellinzona: Tip. e Lit. eredi C. Colombi, 1891
  • Pax, 1892
  • Teosofia, 1897
  • Lettere dal Piano, 1901
  • Virgilio Gilardoni (ed.): "Lettere di Alfredo Pioda a Emilia Franzoni: Appunti per la storia du un grande pittore lombardo: Filippo Franzoni." In: Archivio Storico Ticinese 3–4 (1960) e 5 (1961).
  1. ^ Alfredo Pioda, in Dizionario storico della Svizzera.
  2. ^ (ITDEFR) Romeo Manzoni, in Dizionario storico della Svizzera.
  3. ^ Romeo Manzoni, VIRUS RELIGIOSUM Il Prete nella storia dell'umanità, ed. a cura di Edy Zarro, con le lettere di Pioda e Manzoni
  4. ^ Edy Bernasconi, Libertà e Laicità, l'eredità di Emilio Bossi (Milesbo) a 150 anni dalla nascita e a cento dalla morte, Fontana ed., Pregassona, 2020, p. 147.
  5. ^ la Società Teosofica su cesnur.com
  6. ^ Sito ufficiale di Monte Verità
  7. ^ Informazioni nella mostra al museo Casa Anatta.
  • Fausto Pedrotta: A. Pioda, vita e opere, Bellinzona, (senza data).

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