Indice
Pizzo Recastello
Pizzo Recastello | |
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Il pizzo Recastello svetta sul lago Barbellino | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Altezza | 2 886 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°03′24.61″N 10°04′33.35″E |
Data prima ascensione | 4 settembre 1876 |
Autore/i prima ascensione | Antonio Baroni, Emilio Torri[1] |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Alpi e Prealpi bergamasche |
Sottosezione | Alpi Orobie |
Supergruppo | Alpi Orobie Orientali |
Gruppo | Gruppo di Coca |
Sottogruppo | Gruppo del Barbellino |
Codice | II/C-29.I-A.2.a |
Il pizzo Recastello (in bergamasco ol Recastèl) è una montagna delle Alpi Orobie alta 2886 m s.l.m. È situato in alta val Seriana, sul lato sud della conca del Lago del Barbellino.
La montagna è la settima vetta in ordine di altezza della provincia di Bergamo dopo il pizzo Coca (3050 m), il pizzo Redorta (3038 m), la punta Scais (3038 m), il pizzo del Diavolo della Malgina (2924 m), il pizzo del Diavolo di Tenda (2914 m) e il monte Torena (2911 m).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima ascensione della montagna fu portata a termine nell'estate 1876 dall'alpinista bergamasco Antonio Baroni, in compagnia dell’imprenditore Emilio Torri.[2]
Accessi
[modifica | modifica wikitesto]Per raggiungerlo dalla via più breve si parte da Valbondione, in provincia di Bergamo, si prende il sentiero per il rifugio Curò, quindi si costeggia il lago del Barbellino fino alla prima cascata sulla destra, dove bisogna prendere il Sentiero Naturalistico Antonio Curò.
Una volta saliti lungo il sentiero che costeggia a ovest la prima cascata si prosegue diritto seguendo l'avvallamento che sale per la Val Cerviera fino a un secondo salto, anch'esso da superare ma sulla sinistra. A questo punto, piegando a destra si giunge ai Laghi della Cerviera, mentre proseguendo per il sentiero Curò si raggiunge, dopo un'altra ripida salita, la deviazione per il Pizzo Recastello. Si sale quindi per la vallata e si oltrepassa un ghiaione fino a raggiungere il canalino attrezzato con una catena che serve da aiuto alla salita per raggiungere la vetta. Da qui per arrivare in vetta si può seguire la cresta o proseguire lungo il sentiero, facendo attenzione agli smottamenti, lungo il sentiero che dal lato nord porta in cima.
Dalla vetta si ha un'ampia visuale sul Pizzo Coca, parte del Pizzo Redorta, Pizzo del Diavolo della Malgina, Monte Gleno, Pizzo dei Tre Confini e sulla vallata che si apre attorno al lago del Barbellino.
Galleria d'immagini
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Il Recastello visto da nord-est
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Il Pizzo Recastello visto dal Pizzo Coca
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Il Pizzo Recastello visto da Est, dal Pizzo dei Tre Confini
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Vista invernale del Pizzo Recastello dal Pizzo dei Tre Confini
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Il Pizzo Recastello ed i Corni Neri visti da Nord, dalla valle del Trobio
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Il Pizzo Recastello visto dal monte Gleno
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La croce di vetta
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Angelo Gamba, Antonio Baroni, la guida alpina, Comune di San Pellegrino Terme, 2002, p. 23.
- ^ Pizzo Recastello – Turismo Valbondione, su turismovalbondione.it. URL consultato l'11 gennaio 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pizzo Recastello
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alpinisme [collegamento interrotto], su alpinisme.camptocamp.com.
- Gulliver [collegamento interrotto], su gulliver.it.