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Kang Chol-hwan
Kang Chol-hwan[1] (Pyongyang, 18 settembre 1968) è un attivista e dissidente nordcoreano.
Da bambino è stato imprigionato nel campo di concentramento di Yodok per 10 anni. Dopo la sua liberazione è fuggito dal paese attraversando il confine in Cina e, infine, si è stabilito in Corea del Sud. È l'autore, con Pierre Rigoulot, de Gli acquari di Pyongyang e ha lavorato come scrittore specializzato in affari della Corea del Nord per il The Chosun Ilbo. È il fondatore e presidente del Centro di strategia della Corea del Nord.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini e prima infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la sua autobiografia, Kang è nato a Pyongyang e ha trascorso la sua infanzia. La sua famiglia era relativamente lussuosa grazie alla posizione sociale di suo nonno e alla fortuna che, alla fine della seconda guerra mondiale, aveva portato nel paese dopo il ritorno della famiglia dal Giappone. Anche se non avevano mai rinunciato alla loro cittadinanza nordcoreana e la nonna di Kang era stata un membro di partito leale in entrambi i paesi, Kang ha dichiarato che la famiglia è rimasta sotto una nuvola di sospetto per aver vissuto in Giappone, che aveva occupato la Corea.
A Yodok
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1977, suo nonno fu accusato di tradimento e fu inviato al campo di concentramento di Senghori. Secondo la KCNA, l'anziano Kang era un agente della polizia nazionale giapponese[2]. In Corea del Nord vige la cosiddetta "associazione di colpa" secondo cui se un individuo è colpevole egli, i suoi figli e i suoi nipoti lo devono seguire nei campi di concentramento. Così Kang, di soli 9 anni, e la sua famiglia sono stati mandati al campo di concentramento di Yodok. Sua sorella, Mi-ho, aveva solo 7 anni.
L'autobiografia di Kang descrive una vita brutale nel campo. La morte per la fame o l'esposizione agli elementi era una minaccia costante, con una routine di percosse e altre punizioni. La sua educazione consisteva quasi esclusivamente nel memorizzare i discorsi e gli interventi di Kim Il-sung; a 15 anni, la sua educazione cessò e fu assegnato a particolari lavori estenuanti e pericolosi, ed ha assistito ad esecuzioni pubbliche. Ha detto dei campi: "Era una vita di duro lavoro, il 30% di nuovi detenuti sarebbero morti. Ed eravamo così malnutriti che avremmo mangiato ratti e lombrichi per sopravvivere".[3] Dopo dieci anni di reclusione, il 16 febbraio 1987 (in occasione del compleanno di Kim Jong-il) lui e la sua famiglia sono stati liberati.
Rilascio e fuga
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il rilascio dal campo, Kang ha vissuto per alcuni anni in Corea del Nord. Ha posseduto un ricevitore radio illegale (Free Korea) e ha ascoltato trasmissioni dalla Corea del Sud, visto che il regime non permette di sapere ciò che accade all'estero. Nel 1992, lui e il suo compagno di Yodok Un Hyuk scapparono dalla Corea del Nord attraversando il fiume Yalu giungendo così in Cina di notte poiché di giorno i militari cinesi lo avrebbero rispedito nel paese, dove avrebbe rischiato la condanna a 7 anni di lavori forzati. Dalla Cina poi si spostò in Corea del Sud.[4] Oggi vive a Seul.
Dopo aver pubblicato Gli acquari di Pyongyang, Kang ha incontrato il presidente degli Stati Uniti George W. Bush alla Casa Bianca[5] e il segretario britannico Jack Straw[6]. Ha parlato con diverse organizzazioni sui diritti umani in Corea del Nord[7][8] e ha visitato il Giappone per una conferenza sugli abusi[9].
Kang non è più in contatto con la sua famiglia da quando è fuggito. Nel 2011, è stato rivelato che sua sorella Mi-ho e suo figlio di 11 anni potrebbero essere rinchiusi al campo di concentramento di Yodok[10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Kang" è il cognome.
- ^ Useless and foolish smear campaign, su kcna.co.jp (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
- ^ 'Life of hard labour' in North Korean camp, su bbc.com.
- ^ "부시와 면담, 강철환은 누구인가? 함남 요덕 수용소 출신, 現 <북한민주화운동본부> 공동 대표", su dailynk.com.
- ^ "The Chosun Ilbo (English Edition): Daily News from Korea", su english.chosun.com (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2006).
- ^ "Foreign Secretary of the UK Jack Straw Meets North Korean Gulag Survivor", su dailynk.com.
- ^ "Blooger", su freekorea.blogspot.it.
- ^ Republicans Abroad Korea: Kang Chol-hwan reception a success, su gopkorea.blogs.com (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2005).
- ^ "North Korea defectors say don't trust regime's claims on abductees", su japantimes.co.jp.
- ^ Petition To: United Nations Working Group on Arbitrary Detention (PDF), su fidh.org.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kang Chol-hwan
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su blog.chosun.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 97944320 · ISNI (EN) 0000 0001 0928 0158 · SBN RAVV257113 · LCCN (EN) nr95021504 · GND (DE) 1036390888 · BNF (FR) cb136147043 (data) · J9U (EN, HE) 987007263394405171 · NDL (EN, JA) 00344945 |
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