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Gherardo di Giovanni di Miniato
Gherardo di Giovanni di Miniato (Firenze, 1445 circa – Firenze, 1497), talora erroneamente Gherardo di Giovanni del Fora, fu un artista rinascimentale italiano dedito alla miniatura, al mosaico, la pittura, la musica e l'umanesimo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gherardo nacque a Firenze nel 1445 o nel 1446; suo padre Nanni di Miniato di Gherardo (nato nel 1398) era uno "scharpellatore"; sua madre Domenica era figlia di un calzolaio di nome Bartolomeo[1]. Il padre era soprannominato "Fora" e tale soprannome è stato attribuito erroneamente da alcuni biografi anche a Gherardo e al fratello minore Monte (1448–1529)[1]. Per il «cervello soffistico», Gherardo attirò l'attenzione del Magnifico il quale lo affidò al Ghirlandaio[2]; ebbe inoltre contatti col Poliziano che lo introdusse allo studio del latino[3]. Vasari lo ricorda anche come valente organista. Fu organista di Santa Maria Nova e di Sant'Egidio dal 1470 al 1494[1].
Gherardo si dedicò all'arte della miniatura aprendo una bottega nei pressi di piazza San Pulinari a Firenze in società con i propri fratelli Bartolomeo e Monte; mentre Bartolomeo (nato nel 1444) si interessava degli aspetti economici, Gherardo e Monte furono impegnati in quelli artistici[1]. La distinzione tra le opere dei due fratelli non è facile, a causa della collaborazione fra i due[4]. Importante fu l'esecuzione del messale detto Messale di s. Egidio (oggi ms. 67 del Bargello di Firenze), databile agli anni 1474-76 per l'Ospedale di Santa Maria Nuova[5]. I tre fratelli nel 1476 posero fine alla società e la bottega fu rilevata dal solo Gherardo[6].
Gherardo si dedicò anche alla pittura, sia ad affresco che su tavola. Nel 1474 affrescò la facciata della chiesa di Sant'Egidio raffigurandovi Papa Martino V che concede privilegi alla chiesa; l'affresco, staccato, fu restaurato pesantemente nel XVI secolo da Francesco Brini. Quel che resta avvalora l'ipotesi del Vasari di una vicinanza stilistica di Gherardo a Domenico Ghirlandaio. Anche numerose altre opere di Gherardo sono ormai perdute o gravemente danneggiate[1]. Gherardo è identificato col cosiddetto "Maestro del Trionfo della Castità" autore della tavola eponima conservata nella Galleria Sabauda a Torino, del pannello con il Combattimento tra Amore e Castità (National Gallery di Londra) e di tre tavolette, conservate un tempo a Genova nella collezione Adorno e oggi disperse[1].
L'attività di Gherardo come mosaicista è testimoniata solo dalla decorazione della cappella di San Zanobi nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, commissionata il 18 maggio 1491, oltre che al nostro a Gherardo, a Domenico e David Ghirlandaio e a Botticelli. L'impresa venne tuttavia interrotta l'anno successivo; nel dicembre 1493 fu incaricata della decorazione a mosaico di una vela della cappella solo la bottega dei fratelli Gherardo e Monte, ma senza successo; si tentò quindi di riprendere i lavori nel 1504, ma Gherardo era ormai morto. È stata avanzata l'ipotesi di una partecipazione di Gherardo alla sola figura di San Zenobi, eseguita negli anni Novanta[7]
Gherardo morì a Firenze nel 1497. Era ancora vivo nel 1495, quando Gherardo e Monte avevano confermato l'affitto della bottega di piazza San Pulinari, e nel gennaio del 1496 quando Gherardo aveva ricevuto l'onorario per alcune miniature dai monaci della Badia. Risulta già deceduto nel testamento di Monte, datato 5 luglio 1497; da un altro documento apprendiamo che il 5 agosto 1497 fu seppellito nella Basilica di Santa Croce[8].
Opere (selezione)
[modifica | modifica wikitesto]Miniature
[modifica | modifica wikitesto]- Messale di s. Egidio (1474-76), Museo nazionale del Bargello, Firenze (in collaborazion col fratello Monte), Ms.67[1].
- Cerimoniale dei vescovi (Biblioteca apostolica vaticana, Ottoboniano 501)[1].
- Omero (Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, ms. sq XXIII K22) stampato a Firenze nel 1488, dove viene ascritto a Gherardo il celebre Ritratto di Piero di Lorenzo de' Medici[9]
- Messale della Biblioteca Laurenziana di Firenze eseguito nel 1492 per il Duomo di Firenze insieme con altri tre codici oggi perduti[10]
- Codice K della Basilica di San Lorenzo a Firenze
- Miniature eseguite attorno al 1488, su commissione del re Mattia Corvino, in codici conservati oggi in varie biblioteche
- Numerose pagine del codice conservato nel Walters Art Museum di Baltimora (ms. 10.755)
- Graduale D della Biblioteca del Convento dell'Annunziata
- Breviario romano della British Library di Londra (Add. Mss. 29735)
- Plinio (Douce 310 della Bodleian Library di Oxford)
- il De Secundo bello punico di Livio, eseguito nel 1479 per Ferdinando d'Aragona, della Biblioteca universitaria di Valencia
- l'Achilleide di Stazio (oggi ms. 712 della Biblioteca Riccardiana di Firenze)
- Favole di Esopo (ms. Spencer 50 della New York Public Library)
Dipinti
[modifica | modifica wikitesto]- Martino V concede privilegi alla chiesa di S. Egidio, affresco staccato (1474)
- Affresco per Santa Maria del Sasso di Bibbiena (1486)
- Madonna del Garullo (1487)
- Tabernacolo con Madonna e il Bambino in trono tra quattro santi sulla facciata dell'abitazione di Gherardo (angolo tra le attuali Via Cavour e Piazza San Marco)[11]
- Pitture ispirate al Triumphus Pudicitie di Pétrarca, raggruppati sotto il nome di «Maestro della Castità»
- Madonna nella Galleria nazionale d'arte antica a palazzo Barberini di Roma
- Pannello mutilo con Angeli, oggi nel Ringling Museum of Art a Sarasota (forse parte mancante della tavola di Roma)
- Tondo con la Madonna ed un Angelo che adorano il Bambino (Seattle, collezione Ivan Best)
- Tavola nella Galleria dell'Accademia di Firenze (inv. 8634)
- Vergine con Bambino nella collezione del National Trust a Upton House (Banbury, Oxfordshire)
- Maddalena tra i santi Pietro e Caterina da Siena nella Kress Study Collection a Brunswick
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Ebe Antetomaso, op. cit.
- ^ Giorgio Vasari, Vita di Gherardo miniatore fiorentino, op. cit. (on-line Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.)
- ^ Everett Fahy, The Medici Aesop: Spencer MS 50 from the Spencer collection of the New York Public Library; introduction by Everett Fahy; fables translated from the greek by Bernard Mc Tigue, New York: Abrams Incorporated, 1989, p. 10, ISBN 0810915421.
- ^ Paolo D'Ancona, Enciclopedia Italiana, op. cit.
- ^ Europeana, Messale A 67 detto "di Sant'Egidio" Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ Giuseppe Sergio Martini, Op. cit., pp. 53-82.
- ^ Margaret Haines, Il principio di "mirabilissime cose": i mosaici per la volta della cappella di S. Zanobi. In: Marzia Dezzi Bardeschi (a cura di), La difficile eredità: architettura a Firenze dalla Repubblica all'assedio, Firenze: Alinea, 1994, p. 54.
- ^ Giuseppe Sergio Martini, Op. cit., p. 36.
- ^ Mediateca di Palazzo Medici-Ricciardi Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
- ^ Mirella Levi D'Ancona, Miniature e miniatori a Firenze dal XIV al XVI secolo: documenti per la storia della miniatura; con una premessa di Mario Salmi, Firenze: Olschki, 1962, pp. 128 e 131
- ^ Repertorio delle architetture civili di Firenze
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ebe Antetomaso, «GHERARDO di Giovanni di Miniato». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Volume LIII, 2000
- Giuseppe Sergio Martini, «La bottega di un cartolaio fiorentino», La Bibliofilia, Supplemento anno LVIII (1956), pp. 5–82
- Paolo D'Ancona, GHERARDO di Giovanni del Fora e suo fratello Monte. In: Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, Vol. XVI, Roma: Istituto Treccani, 1932
- Giorgio Vasari, «Vita di Gherardo miniatore fiorentino». In: Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori scritte da m. Giorgio Vasari pittore et architetto aretino, di nuouo dal medesimo riuiste, Vol. III, pp. 471–474, In Fiorenza: appresso i Giunti, 1568
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Gherardo di Giovanni di Miniato
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gherardo di Giovanni di Miniato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gherardo di Giovanni di Miniato detto anche del Fora, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Paolo D'Ancona, GHERARDO di Giovanni del Fora e suo fratello Monte, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Gherardo di Giovanni del Fòra, su sapere.it, De Agostini.
- Ebe Antetomaso, GHERARDO di Giovanni di Miniato, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 53, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Gherardo di Giovanni di Miniato, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95822887 · ISNI (EN) 0000 0001 1690 4838 · CERL cnp01140944 · Europeana agent/base/144341 · ULAN (EN) 500022991 · LCCN (EN) nr92042053 · GND (DE) 134211863 |
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