Indice
Elda Pucci
Elda Pucci | |
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Sindaca di Palermo | |
Durata mandato | 19 aprile 1983 – 13 aprile 1984 |
Predecessore | Nello Martellucci |
Successore | Giuseppe Insalaco |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 24 marzo 1992 – 18 luglio 1994 |
Legislatura | III |
Gruppo parlamentare | ELDR |
Circoscrizione | Italia insulare |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | Laurea in medicina e chirurgia Specializzazione in pediatria |
Università | Università degli Studi di Palermo |
Professione | Primario Docente Universitario |
Elda Pucci (Trapani, 21 febbraio 1928 – Palermo, 14 ottobre 2005) è stata una politica e pediatra italiana, sindaco di Palermo dal 1983 al 1984, prima e unica donna nella storia del capoluogo siciliano a ricoprire questa carica. È stata inoltre deputata al Parlamento europeo dal 1992 al 1994.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Stefano Pucci, avvocato, ex ufficiale pilota decorato al valore durante la prima guerra mondiale ed esponente del Partito Nazionale Fascista di Trapani, Elda era sorella di Evelina Pucci e cugina della pittrice Carla Accardi.
Nel settembre 1942 - assieme alla sorella Evelina - partecipò alle gare di tennis del VII Campionato nazionale femminile della G.I.L., risultando sconfitta nelle fasi eliminatorie[1].
Si diplomò al liceo Ximenes di Trapani e si laureò nel 1951 in medicina all'università di Palermo. Nel 1954 si specializzò in clinica pediatrica. Pediatra, docente e primario presso l'Ospedale dei bambini “Di Cristina” di Palermo, fu anche la prima donna in assoluto in Italia a presiedere un Ordine provinciale dei medici, quello di Palermo.
Dal 1980 fu più volte consigliera comunale della DC a Palermo, vicina alle posizioni del fanfaniano Giovanni Gioia.
Fu sindaca del capoluogo siciliano dall'aprile 1983 all'aprile 1984, prima donna di una grande città italiana. Durante il suo mandato per la prima volta il comune di Palermo si costituì parte civile in un processo di mafia.
Durante la campagna elettorale del 1985 per l'elezione del consiglio comunale subì un attentato: la sera del 20 aprile due cariche di esplosivo da 25 chili fecero saltare in aria la sua villa di Piana degli Albanesi; l'esecutore fu Balduccio Di Maggio, con Vito Brusca e Vincenzo Milazzo, su ordine di Bernardo Brusca e Totò Riina. Alle amministrative di quell'anno fu la più votata con 21.000 preferenze, ma i leader DC preferirono come sindaco Leoluca Orlando[2], e restò in consiglio comunale fino al 1990.
Elda Pucci si candidò nel novembre 1993 nelle prime elezioni dirette del sindaco, ma venne sconfitta da Leoluca Orlando.
Fu presidente nazionale del Soroptimist Club d'Italia (1987-1989)[3].
Subentrò come deputato al Parlamento europeo nel marzo 1992, dopo essere stata candidata alle elezioni del 1989 per la lista del PLI-PRI-FED. Fu membro della Commissione per i bilanci e della Delegazione per le relazioni con le Repubbliche di Jugoslavia fino al 1994.
Soprannominata "lady di ferro" per la determinazione con cui lottò contro la mafia, morì a causa di un male incurabile che la tormentava, in pochi mesi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I campionati della G.I.L. si sono iniziati stamane. Le prime gare di tennis, scherma, tiro a segno e pattinaggio a rotelle, in "Stampa Sera", 17 settembre 1942, p. 4.
- ^ Repubblica
- ^ Past President, su soroptimist-palermo.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Italiane. Terzo Volume - Dagli anni Cinquanta ad oggi. (PDF), su pariopportunita.gov.it, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento per le Pari Opportunità, novembre 2003. URL consultato l'8 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- Achille Gattuccio, Elda Pucci. Onorevoli si nasce, Ila Palma, Palermo, 1990
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Elda Pucci
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elda Pucci
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Elda Pucci, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20909081 · GND (DE) 135722012 |
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