Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere

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Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere
Tipotrattato multilaterale
Firma10 giugno 1958
LuogoNew York, Stati Uniti
Efficacia7 giugno 1959
CondizioniTre ratifiche
Parti153
Firmatari24
DepositarioSegretario Generale delle Nazioni Unite
Linguearabo, cinese, francese, inglese, russo, spagnolo
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La Convenzione di New York del 1958 (dicitura integrale: Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere[1]) è un trattato internazionale multilaterale firmato nell'ambito della Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite a New York il 10 giugno 1958, entrato in vigore il 7 giugno 1959 e ratificato dal Parlamento italiano con la legge n. 62 del 19 gennaio 1968 (con efficacia stabilita a partire dal 1º maggio 1969).

Oggetto della convenzione

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La Convenzione di New York è stata uno strumento fondamentale a livello internazionale per favorire il riconoscimento delle sentenze arbitrali (cioè di arbitrato, una delle ADR) pronunciate nell'ambito degli Stati firmatari. La procedura in essa prevista rende più facile e veloce l'esecuzione dei cosiddetti lodi arbitrali tra Paesi diversi, riducendo in questo modo il rischio di rigetto dell'istanza di esecuzione del lodo stesso.

La Convenzione ha imposto agli Stati firmatari di non prevedere, relativamente al riconoscimento e all'esecuzione di sentenze arbitrali straniere, condizioni più gravose rispetto a quelle previste per le sentenze arbitrali nazionali.

Riconoscimento del lodo straniero nell'ordinamento italiano

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Il procedimento da essa introdotto stabilisce che, nell'ordinamento Italiano il provvedimento che dichiara l'efficacia del lodo arbitrale estero sia emesso inaudita altera parte da parte del Giudice monocratico presso il Tribunale, a condizione che siano rispettati i requisiti richiesti e previsti dall'art. 839 del Codice di procedura civile.

«Art. 839 del Codice di procedura civile Riconoscimento ed esecuzione dei lodi stranieri.

Chi vuol far valere nella Repubblica un lodo straniero deve proporre ricorso al presidente della corte d'appello nella cui circoscrizione risiede l'altra parte; se tale parte non risiede in Italia è competente la corte d'appello di Roma. Il ricorrente deve produrre il lodo in originale o in copia conforme, insieme con l'atto di compromesso, o documento equipollente, in originale o in copia conforme. Qualora i documenti di cui al secondo comma non siano redatti in lingua italiana la parte istante deve altresì produrne una produzione certificata conforme. Il presidente della corte d'appello, accertata la regolarità formale del lodo, dichiara con decreto l'efficacia del lodo straniero nella Repubblica, salvoché:

1) la controversia non potesse formare oggetto di compromesso secondo la legge italiana; 2) il lodo contenga disposizioni contrarie all'ordine pubblico.»

Chi si oppone al riconoscimento del lodo sulla base dei motivi previsti dall'art. 840 del Codice di procedura civile, presenta formale opposizione entro 30 giorni (a pena di decadenza) dalla notifica del decreto emanato dal Tribunale monocratico; l'opposizione deve necessariamente essere presentata presso la Corte d'appello territorialmente competente. Va sottolineato che anche il soggetto che ha presentato istanza di riconoscimento del lodo, in caso di esito negativo, può presentare opposizione presso la medesima autorità giudicante.

«Art. 840 del Codice di procedura civile Opposizione. Contro il decreto che accorda o nega l'efficacia del lodo straniero è ammessa opposizione da proporsi con citazione dinanzi alla corte d'appello entro trenta giorni dalla comunicazione, nel caso di decreto che nega l'efficacia, ovvero dalla notificazione nel caso di decreto che l'accorda. In seguito all'opposizione il giudizio si svolge a norma degli articoli 645 e seguenti in quanto applicabili. La corte d'appello pronuncia con sentenza impugnabile per cassazione. Il riconoscimento o l'esecuzione del lodo straniero sono rifiutati dalla corte d'appello se nel giudizio di opposizione la parte contro la quale il lodo invocato prova l'esistenza di una delle seguenti circostanze:

1) le parti della convenzione arbitrale erano incapaci in base alla legge ad essi applicabile oppure la convenzione arbitrale non era valida secondo la legge alla quale le parti l'hanno sottoposta o, in mancanza di indicazione a tale proposito, secondo la legge dello Stato in cui il lodo è stato pronunciato;

2) la parte nei cui confronti il lodo invocato non è stata informata della designazione dell'arbitro o del procedimento arbitrale o comunque è stata nell'impossibilità di far valere la propria difesa nel procedimento stesso;

3) il lodo ha pronunciato su una controversia non contemplata nel compromesso o nella clausola compromissoria, oppure fuori dei limiti del compromesso o della clausola compromissoria; tuttavia, se le statuizioni del lodo che concernono questioni sottoposte ad arbitrato possono essere separate da quelle che riguardano questioni non sottoposte ad arbitrato, le prime possono essere riconosciute e dichiarate esecutive;

4) la costituzione del collegio arbitrale o il procedimento arbitrale non sono stati conformi all'accordo delle parti o, in mancanza di tale accordo, alla legge del luogo di svolgimento dell'arbitrato;

5) il lodo non è ancora divenuto vincolante per le parti o è stato annullato o sospeso da un'autorità competente dello Stato nel quale, o secondo la legge del quale, è stato reso. Allorché l'annullamento o la sospensione dell'efficacia del lodo straniero siano stati richiesti all'autorità competente indicata nel numero 5) del terzo comma, la corte d'appello può sospendere il procedimento per il riconoscimento o l'esecuzione del lodo; su istanza della parte che ha richiesto l'esecuzione può, in caso di sospensione, ordinare che l'altra parte presti idonea garanzia.

Il riconoscimento o l'esecuzione del lodo straniero sono altresì rifiutati allorché la corte d'appello accerta che:

  1. la controversia non potesse formare oggetto di compromesso secondo la legge italiana;
  2. il lodo contenga disposizioni contrarie all'ordine pubblico.

Sono in ogni caso salve le norme stabilite in convenzioni internazionali.»

La Convenzione è attualmente ratificata da 156 paesi[2].

Paesi aderenti alla Convenzione di New York

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Stato Data di ratifica del trattato Stato Data di ratifica del trattato
Afghanistan (bandiera) Afghanistan 30 novembre 2005 Albania (bandiera) Albania 27 giugno 2001
Algeria (bandiera) Algeria 7 febbraio 1989 Antigua e Barbuda (bandiera) Antigua e Barbuda 2 febbraio 1989
Argentina (bandiera) Argentina 14 marzo 1989 Armenia (bandiera) Armenia 29 dicembre 1997
Australia (bandiera) Australia 26 marzo 1975 Austria (bandiera) Austria 2 maggio 1961
Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian 29 febbraio 2000 Bahamas (bandiera) Bahamas 20 dicembre 2006
Bahrein (bandiera) Bahrein 6 aprile 1988 Bangladesh (bandiera) Bangladesh 6 maggio 1992
Barbados (bandiera) Barbados 16 marzo 1993 Bielorussia (bandiera) Bielorussia 15 novembre 1960
Belgio (bandiera) Belgio 18 agosto 1975 Benin (bandiera) Benin 16 maggio 1974
Bolivia (bandiera) Bolivia 28 aprile 1995 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina 1º settembre 1993
Botswana (bandiera) Botswana 20 dicembre 1971 Brasile (bandiera) Brasile 7 giugno 2002
Brunei (bandiera) Brunei 25 luglio 1996 Bulgaria (bandiera) Bulgaria 10 ottobre 1961
Burkina Faso (bandiera) Burkina Faso 23 marzo 1987 Cambogia (bandiera) Cambogia 5 gennaio 1960
Camerun (bandiera) Camerun 19 febbraio 1988 Canada (bandiera) Canada 12 maggio 1986
Rep. Centrafricana (bandiera) Rep. Centrafricana 15 ottobre 1962 Cile (bandiera) Cile 4 settembre 1975
Cina (bandiera) Cina 22 gennaio 1987 Colombia (bandiera) Colombia 25 settembre 1979
Costa Rica (bandiera) Costa Rica 26 ottobre 1987 Costa d'Avorio (bandiera) Costa d'Avorio 1º febbraio 1991
Croazia (bandiera) Croazia 26 luglio 1993 Cuba (bandiera) Cuba 30 dicembre 1974
Cipro (bandiera) Cipro 29 dicembre 1980 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca 30 settembre 1993
Danimarca (bandiera) Danimarca 22 dicembre 1972 Gibuti (bandiera) Gibuti 14 giugno 1983
Dominica (bandiera) Dominica 28 ottobre 1988 Rep. Dominicana (bandiera) Rep. Dominicana 11 aprile 2002
Ecuador (bandiera) Ecuador 3 gennaio 1962 Egitto (bandiera) Egitto 9 marzo 1959
El Salvador (bandiera) El Salvador 26 febbraio 1998 Estonia (bandiera) Estonia 30 agosto 1993
Finlandia (bandiera) Finlandia 19 gennaio 1962 Francia (bandiera) Francia 26 giugno 1959
Gabon (bandiera) Gabon 15 dicembre 2006 Georgia (bandiera) Georgia 2 giugno 1994
Germania (bandiera) Germania 30 giugno 1961 Ghana (bandiera) Ghana 9 aprile 1968
Grecia (bandiera) Grecia 16 luglio 1962 Guatemala (bandiera) Guatemala 21 marzo 1984
Guinea (bandiera) Guinea 23 gennaio 1991 Haiti (bandiera) Haiti 5 dicembre 1983
Città del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano 14 maggio 1975 Honduras (bandiera) Honduras 3 ottobre 2000
Ungheria (bandiera) Ungheria 5 marzo 1962 Islanda (bandiera) Islanda 24 gennaio 2002
India (bandiera) India 13 luglio 1960 Indonesia (bandiera) Indonesia 7 ottobre 1981
Iran (bandiera) Iran 15 ottobre 2001 Irlanda (bandiera) Irlanda 12 maggio 1981
Israele (bandiera) Israele 5 gennaio 1959 Italia (bandiera) Italia 31 gennaio 1969
Giamaica (bandiera) Giamaica 10 luglio 2002 Giappone (bandiera) Giappone 20 giugno 1961
Giordania (bandiera) Giordania 15 novembre 1979 Kazakistan (bandiera) Kazakistan 20 novembre 1995
Kenya (bandiera) Kenya 10 febbraio 1989 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 8 febbraio 1973
Kuwait (bandiera) Kuwait 28 aprile 1978 Kirghizistan (bandiera) Kirghizistan 18 dicembre 1996
Laos (bandiera) Laos 17 giugno 1998 Lettonia (bandiera) Lettonia 14 aprile 1992
Libano (bandiera) Libano 11 agosto 1998 Lesotho (bandiera) Lesotho 13 giugno 1989
Liberia (bandiera) Liberia 16 settembre 2005 Lituania (bandiera) Lituania 14 marzo 1995
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo 9 settembre 1983 Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord 10 marzo 1994
Madagascar (bandiera) Madagascar 16 luglio 1962 Malaysia (bandiera) Malaysia 5 novembre 1985
Mali (bandiera) Mali 8 settembre 1994 Malta (bandiera) Malta 22 giugno 2000
Isole Marshall (bandiera) Isole Marshall 21 dicembre 2006 Mauritania (bandiera) Mauritania 30 gennaio 1997
Mauritius (bandiera) Mauritius 19 giugno 1996 Messico (bandiera) Messico 14 aprile 1971
Moldavia (bandiera) Moldavia 18 settembre 1998 Monaco (bandiera) Monaco 2 giugno 1982
Mongolia (bandiera) Mongolia 24 ottobre 1994 Montenegro (bandiera) Montenegro 23 ottobre 2006
Marocco (bandiera) Marocco 12 febbraio 1959 Mozambico (bandiera) Mozambico 11 giugno 1998
Nepal (bandiera) Nepal 4 marzo 1998 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 24 aprile 1964
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda 6 gennaio 1983 Nicaragua (bandiera) Nicaragua 24 settembre 2003
Niger (bandiera) Niger 14 ottobre 1964 Nigeria (bandiera) Nigeria 17 marzo 1970
Norvegia (bandiera) Norvegia 14 marzo 1961 Oman (bandiera) Oman 25 febbraio 1999
Pakistan (bandiera) Pakistan 14 luglio 2005 Panama (bandiera) Panama 10 ottobre 1984
Paraguay (bandiera) Paraguay 8 ottobre 1997 Perù (bandiera) Perù 7 luglio 1988
Filippine (bandiera) Filippine 6 luglio 1967 Polonia (bandiera) Polonia 3 ottobre 1961
Portogallo (bandiera) Portogallo 18 ottobre 1994 Qatar (bandiera) Qatar 30 dicembre 2002
Romania (bandiera) Romania 13 settembre 1961 Russia (bandiera) Russia 24 agosto 1960
Saint Vincent e Grenadine (bandiera) Saint Vincent e Grenadine 12 settembre 2000 San Marino (bandiera) San Marino 17 maggio 1979
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita 19 aprile 1994 Senegal (bandiera) Senegal 17 ottobre 1994
Serbia (bandiera) Serbia 12 marzo 2001 Singapore (bandiera) Singapore 21 agosto 1986
Slovacchia (bandiera) Slovacchia 28 maggio 1993 Slovenia (bandiera) Slovenia 6 luglio 1992
Sudafrica (bandiera) Sudafrica 3 maggio 1976 Spagna (bandiera) Spagna 12 maggio 1977
Sri Lanka (bandiera) Sri Lanka 9 aprile 1962 Svezia (bandiera) Svezia 28 gennaio 1972
Svizzera (bandiera) Svizzera 1º giugno 1965 Siria (bandiera) Siria 9 marzo 1959
Tanzania (bandiera) Tanzania 13 ottobre 1964 Thailandia (bandiera) Thailandia 21 dicembre 1959
Trinidad e Tobago (bandiera) Trinidad e Tobago 14 febbraio 1966 Tunisia (bandiera) Tunisia 17 luglio 1967
Turchia (bandiera) Turchia 2 luglio 1992 Uganda (bandiera) Uganda 12 febbraio 1992
Ucraina (bandiera) Ucraina 10 ottobre 1960 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti 21 agosto 2006
Regno Unito (bandiera) Regno Unito 24 settembre 1975 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti 30 settembre 1970
Uruguay (bandiera) Uruguay 30 marzo 1983 Uzbekistan (bandiera) Uzbekistan 7 febbraio 1996
Venezuela (bandiera) Venezuela 8 febbraio 1995 Vietnam (bandiera) Vietnam 12 settembre 1995
Zambia (bandiera) Zambia 14 marzo 2002 Zimbabwe (bandiera) Zimbabwe 26 settembre 1994

Riferimenti normativi

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  • Legge 19 gennaio 1968, n. 62 - Adesione alla Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere, adottata a New York il 10 giugno 1958 e sua esecuzione.
  1. ^ Testo della Convenzione per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere[collegamento interrotto]
  2. ^ Lista dei Paesi aderenti alla Convenzione

Voci correlate

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Controllo di autoritàGND (DE4296477-5
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