Indice
Contado di Lodi
Contado di Lodi | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Lodi | ||||
Dipendente da | Ducato di Milano Regno di Spagna (dal 1535) | ||||
Suddiviso in | 4 vescovati | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Contado | ||||
Organi deliberativi | Congregazione generale | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 31 agosto 1335 | ||||
Causa | Conquista viscontea | ||||
Fine | 1786 | ||||
Causa | Suddivisione della Lombardia austriaca in province | ||||
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Il Contado di Lodi è la forma in cui era organizzato il territorio lodigiano, dal medioevo fino a metà del XVIII secolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Predecessore del Contado in età romana fu l'ager laudensis, il territorio rurale sottoposto al municipium di Laus Pompeia, e delimitato fisicamente dai fiumi Adda ad est, Po a sud, Lambro ad ovest, e Muzza a nord.
L'organizzazione del contado di Lodi fu per secoli mutevole; Il Contado stesso appartenne nella sua storia a molti Stati diversi, e in età comunale (X-XIV secolo) fu de facto indipendente, pur nella nominale autorità del Sacro Romano Impero. Fu quindi definitivamente assoggettato al Ducato di Milano (1335).
Il vero fattore di coesione del Contado attraverso i secoli fu tuttavia la Diocesi, istituita nel IV secolo ed esistita senza interruzioni né variazioni territoriali. In alcuni periodi, i Vescovi di Lodi si fregiarono del titolo di vescovo-conte, a rimarcare lo stretto legame fra potere politico e potere religioso.
Almeno dall'età spagnola (XVII secolo), il contado di Lodi era suddiviso in 4 regioni dette Vescovati: Vescovato di sopra, con capoluogo Lodi; Vescovato di mezzo, con capoluogo Borghetto; Vescovato inferiore di strada piacentina, con capoluogo Casalpusterlengo; Vescovato inferiore di strada cremonese, con capoluogo Codogno. Ciascuno di questi vescovati concorreva ad eleggere la Congregazione Generale, il consiglio provinciale dell'epoca, con otto deputati cadauno scelti dagli otto comuni più rilevanti. La Congregazione selezionava i quattro sindaci, uno per vescovato, che formavano la Congregazione minore, l'organo esecutivo del contado, sotto tuttavia l'approvazione delle autorità cittadine, che assumevano dunque una posizione di preminenza ed ingerenza. I sindaci erano affiancati dai quattro sovrintendenti, destinati a decidere sulla ripartizione del carico fiscale riscosso da un Commissario, i due avvocati, il cancelliere e il ragioniere.
Tale suddivisione perse valore dal 1757, quando con la riorganizzazione teresiana della Lombardia austriaca, il contado di Lodi ne divenne una provincia e fu suddiviso in 24 delegazioni. In tale occasione il contado perse Roncadello, ceduta a Milano per unirne le sorti alla meneghina Dovera, cui era da sempre legata ecclesiasticamente.[1]
Il contado di Lodi cessò ufficialmente di esistere nel 1786, quando mutò nome in provincia di Lodi, estesa anche alla Gera d'Adda, mantenendo l'ordinamento amministrativo acquisito nel 1757.
Suddivisione del 1757
[modifica | modifica wikitesto]Vescovato di Sopra
- delegazione I[2]:
- Lodi; Chiosi di Porta d'Adda; Chiosi di Porta Cremonese; Chiosi di Porta Regale; Vigadore con Riolo e Portadore
- delegazione II[3]:
- delegazione III[4]:
- delegazione IV[5]:
- delegazione V[6]:
- delegazione VI[7]:
Vescovato di Mezzo
- delegazione VII[8]:
- delegazione VIII[9]:
- delegazione IX[10]:
- delegazione X[11]:
- delegazione XI[12]:
- delegazione XII[13]:
- delegazione XIII[14]:
Vescovato Inferiore
- delegazione XIV[15]:
- delegazione XV[16]:
- delegazione XVI[17]:
- delegazione XVII[18]:
- delegazione XVIII[19]:
- delegazione XIX[20]:
- delegazione XX[21]:
- delegazione XXI[22]:
- delegazione XXII[24]:
- delegazione XXIII[25]:
- delegazione XXIV[26]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il comune passò dal Vescovato Superiore alla Gera d'Adda.
- ^ Delegazione I (1757 - 1786), su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Delegazione II (1757 - 1786), su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Delegazione III (1757 - 1786), su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Delegazione IV (1757 - 1786), su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Delegazione V (1757 - 1786), su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Delegazione VI (1757 - 1786), su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Delegazione VII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione VIII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione IX, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione X, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XI, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XIII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XIV, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XV, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XVI, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XVII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XVIII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XIX, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XX, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XXI, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Comune già di diretta dipendenza milanese per retaggio medievale, fu normalizzato con la riforma del 1757.
- ^ Delegazione XXII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XXIII, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Delegazione XXIV, 1757 - 1786 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Samarati, Il territorio laudense, in Fertilis silva. Mappe e carte del territorio lodigiano. Lodi, LodiGraf, 1992. ISBN 8871213629.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il contado di Lodi fino al 1757, su lombardiabeniculturali.it.
- Il contado di Lodi dal 1757 al 1786, su lombardiabeniculturali.it.