Calcolosi salivare

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Calcoli salivari

Per calcolosi salivare o scialolitiasi, in campo medico, si intende la presenza di concrezione (calcolo), composta quasi esclusivamente da carbonato di calcio, nelle ghiandole salivari che ne comportano l'ostruzione.

Epidemiologia

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È la prima causa di tumefazione monolaterale a carico delle ghiandole salivari. L'incidenza varia fra 1/15.000-30.000. Colpisce maggiormente il sesso maschile nell'80% dei casi fra 50-80 anni. Sono colpite:

Fisiopatologia

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Due teorie principali:

  • Teoria classica - Si ha ostruzione parziale o totale dei dotti salivari con conseguente stasi salivare;
  • Teoria retrograda - Si ha instabilità sfinterica cui consegue reflusso di contenuto orale (residui di cibo, batteri, ecc..) nell'albero duttale.

Entrambe le teorie portano a:

  • Iniziale formazione del "nidus" che si ingrandisce per il progressivo accumulo di strati di sostanza organica ed inorganica;
  • Ostruzione del flusso salivare;
  • Degenerazione del parenchima ghiandolare.

Composizione calcoli

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Prevalentemente materiale organico al centro ("nidus"):

Prevalentemente inorganico in periferia:

  • Carbonato di calcio e fosfato di calcio sotto forma di cristalli di idrossiapatite.

Sintomatologia

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Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo:

  • Dolore colico - Aumenta se la persona cerca di nutrirsi;
  • Tumefazione delle ghiandole salivari.

Per una corretta diagnosi si utilizzano:

  • Radiografia
  • Ecografia - Rapida, economica, ripetibile. Visualizza scialoliti anche di piccole dimensioni. Svantaggi: Non visualizza i mucous plugs ed è operatore dipendente;
  • Scialografia con MdC - Vantaggi: Molto sensibile nella diagnosi di scialolitiasi e anomalie morfologiche, disegna l’albero duttale fino almeno ai dotti di quarto ordine, miglioramento della sintomatologia dopo somministrazione di mezzo di contrasto, metodica modicamente invasiva. Svantaggi: Richiede un operatore esperto, uso di radiazioni ionizzanti, nessuna indicazione sul parenchima ghiandolare e sulla ghiandola contro-laterale;
  • RMN - Utile nelle patologie parenchimali, non consente la visualizzazione dei calcoli, alto costo;
  • Scialo-RM - Alta sensibilità e specificità nella diagnosi delle patologie dei dotti salivari, non utilizza radiazioni ionizzanti, possibilità di ricostruzioni 3D;
  • Tomografia computerizzata - Utile nelle patologie parenchimali, non offre particolari vantaggi nello studio delle patologie duttali, consente la visualizzazione dei calcoli radioopachi, esposizione a radiazioni;
  • TC Cone Beam - Buona sensibilità e specificità per la diagnosi e valutazione dei calcoli salivari, più economica dalla TC, possibilità di utilizzare mezzo di contrasto, esposizione a radiazioni anche se in misura minore rispetto alla TC;
  • Scialoendoscopia - Esplorazione diagnostica ed eventualmente operativa dei dotti di I e II ordine, possibilità di frammentare il calcolo con litotrissore e successiva estrazione con basket, basso costo, anestesia locale.

Il trattamento iniziale è farmacologico, si somministrano analgesici (FANS o paracetamolo) e antibiotici. L'eliminazione dei calcoli può avvenire spontaneamente, manualmente (rara) o chirurgicamente (scialoendoscopia). Attraverso la scialoendoscopia si può prelevare il calcolo con basket, frammentarlo con litrotrissore o estrarlo dopo duttotomia (detto "approccio combinato" cioè scialoendoscopia più duttotomia).


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