Indice
Antonio Ciacca
Antonio Ciacca | |
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Nazionalità | Italia Stati Uniti |
Genere | Jazz Gospel Musica classica |
Periodo di attività musicale | 1991 – in attività |
Strumento | pianoforte |
Etichetta | Motéma Music[1], Cellar Live Records, YVP Music[2], TwinsMusic Records[3] |
Gruppi attuali | Antonio Ciacca Trio, Antonio Ciacca 4tet-5tet-6tet-7tet, Antonio Ciacca Big Band, The Cecilia Chorus of New York |
Gruppi precedenti | Steve Lacy Quartet, Benny Golson Quartet |
Album pubblicati | 26 |
Studio | 24 |
Live | 2 |
Sito ufficiale | |
Antonio Ciacca (Wuppertal, 14 marzo 1969) è un pianista, compositore, arrangiatore, direttore d'orchestra e didatta italiano naturalizzato statunitense.
Diplomato in pianoforte al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, master in direzione d'orchestra alla Juilliard School e in composizione al City College of New York, e il Dottorato presso la Stony Brook University, NY. Dal 2007 al 2011 è stato Direttore della programmazione jazzistica del Lincoln Center for the Performing Arts sotto la direzione artistica di Wynton Marsalis[4]. Docente di Music business alla Juilliard School[5], insegna in corsi e laboratori spesso collegati a festival jazzistici.[6]
Oltre che negli Stati Uniti e in Italia, Ciacca si è esibito in Europa, Giappone, Israele, Qatar e Turchia[7].
Nell'arco della sua carriera ha collaborato con[8] Wessel Anderson, Craig Bailey, James Carter, Art Farmer, Benny Golson, Johnny Griffin, Steve Grossman, Joe Henderson, Lee Konitz, Steve Lacy, Dave Liebman, Wynton Marsalis, Bob Mintzer, James Moody, Mark Murphy, Alan Skidmore, Larry Smith, Eliot Zigmund, la Jazz Heritage Orchestra of Cleveland State University[9], la Jazz Orchestra of the Concertgebouw van Amsterdam[10], lo Young People Chorus of New York City e la New York Pops Symphony Orchestra[11], la Big Band Fenaroli[12], l'Orchestra Giovanile del Teatro Garibaldi di Lucera[13], l'Orchestra della Magna Grecia[14], l’Orchestra Giovanile di Isernia[15], la Kingsville Symphony Orchestra[16].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Adolescenza
[modifica | modifica wikitesto]Nato in Germania, trascorre infanzia e adolescenza a Volturino, il paese di provenienza della sua famiglia. La musica ascoltata nelle riunioni danzanti — organizzate dai suoi genitori per vivacizzare i sabati invernali paesani — lo stimola a prendere lezioni di pianoforte già nel periodo delle elementari e fino a tutto il triennio della scuola media[17]. Successivamente le abbandona per intraprendere un percorso sportivo calcistico semi-professionistico e per frequentare il liceo scientifico "Ettore Onorato" di Lucera, a cui si iscrive con l'idea di diventare un ingegnere[18]. Nel 1988, dopo la maturità, influenzato dall'ascolto del sassofonista Massimo Urbani[19], decide invece di trasferirsi a Bologna per iscriversi al DAMS e riprendere gli studi classici di pianoforte presso il locale conservatorio.
La passione per il jazz
[modifica | modifica wikitesto]La svolta nella sua vita[20] avviene nel 1989 durante il concerto di Wynton Marsalis a Bologna[21][22][23]. Quella musica semisconosciuta[24] lo impressiona a tal punto da fargli immediatamente decidere di voler diventare un musicista di jazz sotto la guida del miglior insegnante che avesse potuto permettersi, come consigliatogli da Marsalis medesimo in quella stessa circostanza[25]. Destino vuole che il sassofonista Steve Grossman — che suona anche il pianoforte — si trasferisca a Bologna proprio in quel periodo[26], nei pressi della sua abitazione[27]. Incontratolo a un suo concerto e pensandolo di passaggio per quella singola esibizione, rimane incredulo alla scoperta di poter studiare con un jazzista americano, a tre sole fermate d'autobus di distanza da casa[28].
Vedendo in lui potenzialità ancora inespresse e al di là delle inevitabili difficoltà di idioma, Grossman lo prende da subito a ben volere, dedicandogli molto più tempo rispetto ad altri allievi che a suo giudizio non sarebbero mai diventati dei jazzisti. La fiducia dimostratagli è tale che, già alla sua terza lezione, Ciacca si ritrova a esibirsi in pubblico a fianco del suo maestro. Gli incontri quotidiani durano anche per intere giornate, con Grossman in grado di ripetere sul pianoforte tutte le dimostrazioni eseguite al sassofono[28].
I quattro anni di studio con lui lo rendono un musicista professionista[29]. Secondo il parere di Grossman[30], per progredire ulteriormente non rimaneva ora che recarsi negli Stati Uniti e immergersi nel contesto sociologico di cui il jazz rappresenta la superficie[27].
Primo soggiorno oltreoceano
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante stesse sviluppando la sua formazione con un insegnante americano e che, su consiglio dello stesso Grossman, avesse avuto un primo approccio col pianista e didatta Barry Harris frequentando il laboratorio strumentale[31] tenuto durante il Bologna Jazz Festival del 1990[32], Ciacca si rende conto che continuare a fare pratica con musicisti italiani non era quello che andava cercando e non lo avrebbe aiutato a migliorare. Occorreva trasferirsi dove poter trovare musicisti di livello superiore al suo, ascoltarli swingare e suonare con loro[33]. Decide quindi di seguire il consiglio di Grossman[34] e trovare il modo di trascorrere un po' di tempo negli Stati Uniti[28].
L'occasione gli arriva da un suo amico pianista e insegnante alla Berklee, conosciuto a Bologna[27], che nel 1993 lo invita a Detroit — guarda caso la città natale di Barry Harris — per un soggiorno di tre mesi[35] durante il quale Ciacca approfondisce i suoi studi pianistici alla Wayne State University con Kenny Barron[36]. Le serate passate nei jazz club e le partecipazioni alle jam session gli confermano le ragioni della sua passione per il jazz[27]; in particolare, l'incontro col sassofonista Larry Smith risulta decisivo per la sua carriera musicale[37]. La frequentazione di alcune chiese di varia liturgia lo avvicinano anche alla musica gospel, di cui subisce il fascino[38]. Tra le collaborazioni intraprese in questo campo, quella coi Detroit Gospel Singers[39] si consoliderà nel tempo.
Le esperienze e le collaborazioni in Italia e all'estero
[modifica | modifica wikitesto]Impossibilitato a prolungare la permanenza negli Stati Uniti dalla normativa in materia di immigrazione di quel paese, al rientro in Italia Ciacca si dedica a organizzare tournée europee con jazzisti fatti venire dall'America[40], così da mantenere un rapporto con essi e, successivamente, acquisita maggior padronanza tecnica, alla formazione di gruppi che lo includono come pianista[41]. Da ciascuna di queste esperienze sul campo attinge sempre nuovi insegnamenti[42]. Nel frattempo, durante periodici soggiorni negli Stati Uniti, approfondisce privatamente lo studio del linguaggio pianistico jazz con Barry Harris e Jaki Byard[27]; cura altresì gli aspetti culturali della sua formazione frequentando a Siena il Corso di Musicologia afroamericana di Marcello Piras[43].
Le collaborazioni più significative di questo periodo sono quelle con Steve Lacy, dal 1997 al 2003 e, dal 1998 a oggi, con Benny Golson, suo mentore.
Il trasferimento negli Stati Uniti
[modifica | modifica wikitesto]L'occasione per trasferirsi stabilmente negli Stati Uniti con tutta la famiglia[42] si presenta nell'aprile del 2007, quando gli viene offerta la posizione di direttore della programmazione del Lincoln Center[44] per la quale, nel dicembre dell'anno precedente, aveva sostenuto un colloquio per la selezione tra i candidati[45].
Da quell'anno risiede a New York, ove si esibisce regolarmente in varie formazioni[46].
Nel 2016[47] è stato insignito della cittadinanza statunitense come "straniero di straordinarie abilità"[48].
Attività didattica
[modifica | modifica wikitesto]Dopo una iniziale partecipazione in qualità di assistente di James Moody, Benny Golson e Steve Lacy in alcuni seminari tenuti in Italia, dal 2001 esercita con continuità l'attività di docente in differenti aspetti dell'ambito jazzistico.
Storia Della Musica
[modifica | modifica wikitesto]Marymount Manhattan College, New York, NY; Adjunct Professor di Storia del Jazz.
Arrangiamento e composizione
[modifica | modifica wikitesto]- Tuscia in Jazz Masterclass[49][50]
- Conservatorio "G. NIcolini" di PIacenza, cattedra di Arrangiamento e Composizione Jazz.
- Estate Musicale Frentana[51]
Aspetti economici e commerciali del settore musicale (Music Business)
[modifica | modifica wikitesto]- Juilliard School[52]
- Appennino Music Festival[53]
- Sant'Elpidio Jazz Festival
- Università della Musica di Roma
- University of Manitoba Jazz Camp[54]
- Rigas Ritmi Festival[55]
- Akadma Ashdod Conservatory[56]
- Rehovot Conservatory[57]
- Orsara Jazz Summer Camp[58]
Laboratori per orchestra jazz (Big Band)
[modifica | modifica wikitesto]- Tuscia in Jazz Masterclass[59][60]
- Estate Musicale Frentana — Big Band Fenaroli[50][51][61][62][63]
- Marigliano In Jazz Festival[64]
- Cala Gonone Jazz Festival[65]
- Winter Break Jazz Workshop New York[66]
- Westchester Rocks Music Camp White Plains (NY)[67]
- Big Band Workshop Oleggio[68]
- Big Band Workshop Taranto
- Big Band Workshop Nuoro[65]
- Big Band Workshop Matera
- NYC Jazz Workshop Modena[69]
Laboratori per voce, strumenti e musica d'assieme
[modifica | modifica wikitesto]- Appennino Music Festival[70]
- Lagos Jazz[71]
- Orsara Jazz Summer Camp[72][73]
- BasiliJazz — Basilicata Jazz Festival[74]
- Workshop di Canto e di Gospel Estate Musicale Frentana[75]
- NYC Jazz Workshop Taranto[76]
- NYC Jazz Workshop Miasino[77][78]
- NYC Jazz Workshop Segrate[79]
- Tetracordo International Music Festival[80]
- La Spezia Jazz Workshop[81]
Pianoforte
[modifica | modifica wikitesto]- Orsara Jazz Summer Camp[82][83][84]
- Conservatorio "G. Nicolini", Piacenza; cattedra di PIanoforte Jazz
- Conservatorio "L. Marenzio", Brescia; cattedra di pianoforte Jazz
- Piano Jazz Workshop with Antonio Ciacca Pelham (NY)[85]
- Piano Jazz Workshop Oklahoma[86]
- Piano Jazz Workshop Vancouver[87]
- Piano Workshop Miasino[88]
- Piano Master Class "dalla Musica Classica al Jazz" - Estate Musicale Frentana[89]
Direzioni artistiche
[modifica | modifica wikitesto]- C-Jam Music[90]
- Appennino Music Festival Silla[91]
- Parma Jazz Festival[92]
- Zola Jazz & Wine[93]
- Italian Jazz Days[94]
- Festival internazionale del jazz della Spezia[95][96]
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca: 40 Songs Including Maria, Blues for Sonny, Bouncing With Benny, Rush Life: 1, New York, Createspace, 2009, ISBN 978-1-4486-1151-5.
- (EN) Antonio Ciacca, Orsara Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011.
- (EN) Antonio Ciacca, Chocolate Suite, New York, TwinsMusic Enterprises, 2011, ISBN 978-0-9828249-9-3.
- (EN) Antonio Ciacca, The Art of Jazz Interpretation: Phrasing and articulation of the jazz masters on the classic songs, New York, TwinsMusic Enterprises, 2013, ISBN 978-0-9828249-7-9.
- (EN) Antonio Ciacca, 12 Interpretations for Piano, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0-9828249-8-6.
- (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca - Rush Life, New York, TwinsMusic Enterprises, 2014, ISBN 978-0-9828249-4-8.
- (EN) Antonio Ciacca, String Quartet n. 1: P.P.P., New York, TwinsMusic Enterprises, 2016, ISBN 978-0-9828249-5-5.
- (EN) Antonio Ciacca, The Music of Antonio Ciacca: Real Book - C Lead Sheet, New York, Createspace, 2017, ISBN 978-1-5451-6234-7.
- (EN) Antonio Ciacca, Brigante per guasto d'amore. Opera lirica in due atti, collaborazione di Antonino Bono, libretto di Francesco Snoriguzzi, New York, TwinsMusic Enterprises, 2018.
- (EN) Antonio Ciacca, Pulses. Jazz ballet in 8 movements, New York, TwinsMusic Enterprises, 2019.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Registrazioni a proprio nome
[modifica | modifica wikitesto]- 1996 – Driemoty (C-Jam Records)[97]
- 1998 – Hollis Avenue (YVP Music)[98]
- 2002 – Autumn in New York (album) (Splasc(H) Records)[99]
- 2004 – Live in Mosciano S.Angelo Oh, Jazz Be Good! (I Gloves Srl)(con Benny Golson)[100]
- 2006 – Ugly Beauty (Soul Note Records)[101]
- 2008 – Rush Life (Motéma Music)[102]
- 2009 – Lagos Blues (Motéma Music) (con Steve Grossman)[103]
- 2013 – Just In Time, Antonio Ciacca introducing Justin Echols (TwinsMusic Records)(con Justin Echols)[104]
- 2014 – With A Song In My Heart (TwinsMusic Records)[105]
- 2016 – Volare, The Italian American Song Book (Cellar Live Records)[106]
Registrazioni in collaborazione
[modifica | modifica wikitesto]- 1995 – Live at Slovak Philharmonic (A.L.I. Records) (con Larry Smith)[107]
- 1998 – Estate (Album) (Label Blue Jazz) (con Larry Smith)[108]
- 1999 – New York Quartet (Label Blue Jazz) (con Eliot Zigmund)[109]
- 2000 – Gospel Jubilee (Aura Music) (con Detroit Gospel Singers)[39][110]
- 2001 – Brooklyn (Album) (Evidence Records) (con Craig Bailey)[111]
- 2009 – Three Colours (con Lucio Ferrara)[112]
- 2009 – Light Lunch (Silta Records) (con Dario Mazzucco)[113]
- 2010 – Love for Sale (Album) (Jazz Sonique) (con Stefania Tschantret)[114]
- 2011 – It's All Right With Me (Tuscia In Jazz) (con Lucio Ferrara e Lee Konitz)[115]
- 2014 – Sweet Lu's Blues (TwinsMusic Records) (con Sweet Lu Olutosin)[116]
- 2014 – Malcom's Song (con Sweet Lu Olutosin)
- 2016 – Camellia (Album) (Beat Sound) (con Debora Tamagnini)[117]
- 2016 – The Man I Love (Album) (Koiné Records) (con Mara De Mutiis)[118]
- 2016 – Save Your Love For Me (CubedJazz) (con Antonio Belladelli)
- 2017 – The Nearness Of You (Dodicilune) (con Francesco Alemanno)[119]
- 2017 – It Might Be Swing ... 'Round Midnight (CubedJazz) (con Antonio Belladelli)
Tournée
[modifica | modifica wikitesto]- 1995-96 – Larry Smith Quartet (Europa)[120]
- 1997 – Steve Lacy (Europa)[121]
- 1998 – Benny Golson Quartet (Stati Uniti)[122]
- 1998 – The Eiji Nakayama Quartet (Giappone)[123]
- 1999 – Joe Henderson e Steve Lacy (Europa)[124]
- 1999 – Detroit Gospel Singers (Europa)[125]
- 2000 – Detroit Gospel Singers (Italia)[126]
- 2001 – Detroit Gospel Singers (Italia)[39]
- 2001 – Anna Oxa Eterno Movimento (Italia)[127]
- 2002 – David Murray (Polonia)
- 2002 – Steve Lacy (Europa)[128]
- 2002 – Detroit Gospel Singers (Italia)[129]
- 2003-04 – Benny Golson (Italia)[130]
- 2004 – Wessel Anderson (Europa)[131]
- 2005 – Wessel Anderson (Stati Uniti, Europa)[128][132][133]
- 2005 – Antonio Ciacca Trio & Guests (Europa)[134]
- 2011 – Antonio Ciacca, Doug Weiss e Francisco Mela (Italia)
- 2015 – Spring European Tour (Europa)[135]
- 2016-17 – American Christmas Gospel con Nate Brown & One Voice e l'Istituzione Concertistico Orchestrale Della Magna Grecia (Italia)[136][137]
- 2017 – Tip Tap con la Fitzgerald - Istituzione Concertistico Orchestrale Della Magna Grecia (Italia)[138]
Festival
[modifica | modifica wikitesto]- Ancona Jazz[139][140][141][142]
- Appennino Music Festival[143][144]
- Atina Jazz Festival[145][146]
- Barletta Jazz Festival[147]
- BasiliJazz - Basilicata Jazz Festival[148][149]
- Beat Onto Jazz Festival[150]
- Cala Gonone Jazz Festival[151][152]
- Charlie Parker Jazz Festival[148]
- Camerino Concerti a Palazzo[153][154]
- Cork Jazz Festival[155][156]
- Detroit Jazz Festival[157][158]
- Estate Musicale Frentana[159]
- Fara Music Festival[160]
- Festival Dei Monti Dauni[161]
- Festival internazionale del jazz della Spezia[162][163]
- Guardiagrele Festival[164][165][166]
- Italian Jazz Days[167][168][169]
- Lagos Jazz[170]
- London Jazz Festival[171][172][173]
- Magra Jazz[174][175][176]
- Marigliano In Jazz Festival[177]
- Miasino Classic Jazz Festival[77][178][179][180]
- Oh, Jazz Be Good! Mosciano S.Angelo[181]
- Orsara Jazz[182][183][184]
- Parma Jazz Festival[185]
- Ravenna Jazz[186][187]
- Rigas Ritmi Festival[148][188]
- Sant'Elpidio Jazz Festival[189]
- Super Jazz Ashdod Festival[190]
- Talos di Ruvo Jazz Festival[191]
- Tetracordo International Music Festival[80]
- Tuscia In Jazz[192][193][194][195]
- UniversiJazz-Festival Internacional de Jazz de la Universidad de Valladolid[157][196]
- Vancouver International Jazz Festival[197][198]
- Vignola Jazz In It[199]
- Zola Jazz&Wine[186][200]
Programmi televisivi e radiofonici
[modifica | modifica wikitesto]- Red Ronnie, Help: Steve Lacy, Antonio Ciacca duo, 1997, TMC2.
- Invenzioni a due voci: Improvvisazioni senza rete, 2001, Rai Radio 3.
- Torno sabato: Giorgio Panariello e Anna Oxa, 2001, Rai 1.[39]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Antonio Ciacca, su Motéma Music Newsletter, Motéma Music LLC. URL consultato il 20 agosto 2018.
- ^ (EN) Artist Index, su YVP Music—The Label For European Jazz, YVP Music. URL consultato il 28 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
- ^ (EN) Antonio Ciacca, su Twins Music, Twins Music Enterprises. URL consultato il 10 settembre 2018.
- ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 Ore, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
- ^ (EN) New Faculty Join Music, Dance, and Drama, in The Juilliard Journal, New York, The Juilliard School, 1º settembre 2010. URL consultato il 22 agosto 2018.
- ^ Omaggio a Ella Fitzgerald al Teatro Apollo di Lecce, in PMC MAGAZINE, Lecce, PMC Magazine S.r.l., 19 dicembre 2017. URL consultato il 22 agosto 2018.
- ^ Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Il Portale del Sud, Centro Culturale Brigantino, 1º maggio 2014. URL consultato il 24 agosto 2018.«Oltre che negli Stati Uniti Ciacca si è esibito in tutta Europa ed in Giappone, Israele, Qatar e Turchia»
- ^ (EN) Craig Harris, Antonio Ciacca Biography, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 30 agosto 2018.
- ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
- ^ (EN) Jazz Orchestra Of The Concertgebouw & Antonio Ciacca, su Bimhuis Jazz Concertzaal, Bimhuis Algemeen Nut Beogende Instelling, 2011. URL consultato il 30 settembre 2018.«His compositions and arrangements will be played by Jazz Orchestra of the Concertgebouw, which was honoured with the Edison award for best Dutch jazz album of 2010»
- ^ (EN) Young People's Chorus of New York City Celebrates 25th Anniversary at Carnegie Hall, 2/11, su Broadway World, Wisdom Digital Media, 25 gennaio 2013. URL consultato il 30 settembre 2018.
- ^ Omar Crocetti, Stagione Didattica e Concertistica EMF 2016, su Estate Musicale Frentana, Associazione "Amici della Musica" Fedele Fenaroli, 6 febbraio 2016. URL consultato il 30 settembre 2018.«La formazione orchestrale internazionale inizierà nel mese di luglio con i concerti dell’Ensemble Classic Fenaroli e della Big Band Fenaroli a cura del M° Antonio Ciacca»
- ^ Gran Gala dell’Orchestra Giovanile Teatro Garibaldi di Lucera con il jazzista Antonio Ciacca, in Il Frizzo New, Lucera, Lucera Net Journal, 15 aprile 2016. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
- ^ Il tributo dell'Orchestra della Magna Grecia una delle più influenti cantanti jazz della storia, in CorriereSalentino.it, Lecce, Dario De Carlo, 25 dicembre 2017. URL consultato il 30 settembre 2018.
- ^ Tetracordo Summit 2018 a Isernia, in ANSA, Roma, 10 luglio 2018. URL consultato il 30 settembre 2018.
- ^ (EN) Season Opener: Antonio Ciacca, Conductor/Composer/Pianist and Dr. Jose Flores, Violin, su Kingsville Symphony Orchestra, Texas A&M University-Kingsville Music Department. URL consultato il 30 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
- ^ I ragazzi dell’Orchestra Giovanile di Lucera intervistano Antonio Ciacca, in Adesso Il Sud, Lucera, Associazione Oratorio/Circolo Giovanni XXIII editore, 24 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«A Lucera nel 1980 ho iniziato a studiare con Pasquale Ieluzzi per tutti e tre gli anni delle scuole medie»
- ^ Agostino Del Vecchio, Antonio Ciacca, il blues man foggiano a New york, in Statoquotidiano.it, Foggia, 4 marzo 2010. URL consultato il 24 agosto 2018.
- ^ I ragazzi dell’Orchestra Giovanile di Lucera intervistano Antonio Ciacca, in Adesso Il Sud, Lucera, Associazione Oratorio/Circolo Giovanni XXIII editore, 24 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«Com’è nato l’amore per il jazz? All’enoteca regionale permanente di Lucera ed in particolare con la figura di Massimo Urbani, il mio mito»
- ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News, New York, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018.«Hearing Wynton Marsalis changed his life»
- ^ (EN) Wynton Marsalis in Bologna, su Official Website of Wynton Marsalis, Wynton Marsalis Enterprises.
- ^ Be part of history — La storia del Bologna Jazz Festival, dalle origini alle ultime edizioni degli anni 2000. Come la musica può dare forma ad una città, e viceversa, su BJF—Sito ufficiale del Festival jazz di Bologna, Associazione Culturale Bologna in Musica. URL consultato il 26 agosto 2018.
- ^ Pino Candini, La saga di Max Roach nel festival ritrovato (abstract), in Musica jazz, XLV, n. 3, marzo 1989, pp. 10-13, ISSN 0027-4542 . URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
- ^ Chiara Zamin, A New York un italiano ai vertici del jazz, in Il Sole 24 Ore, Milano, Gruppo 24 ORE, 2 marzo 2010. URL consultato il 1º settembre 2018.«A completo digiuno di musica jazz, assistette al concerto di Wynton Marsalis a Bologna. Rapito dal carisma di Marsalis, decise di incontrarlo terminata la serata»
- ^ (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News, New York, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018.«After Ciacca went backstage and said: "I want to do what you do," Marsalis had a quick response: "Okay, get the best teacher you can."»
- ^ Lo zingaro del jazz che si è fermato qui. Da New York alle Due Torri, in Il Resto del Carlino, Bologna, Poligrafici Editoriale, 18 settembre 2011. URL consultato il 26 agosto 2018.«che è stata per anni quella di uno zingaro del jazz, e che dal 1989, dopo due anni passati a Latina, mi vede stabilmente qui a Bologna»
- ^ a b c d e (EN) Greg Thomas, Antonio Ciacca and jazz: That's amore, in Daily News, New York, 19 agosto 2012. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ a b c (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 . URL consultato il 30 settembre 2018.
- ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 15 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«Il sassofonista Steve Grossman si era da poco trasferito a Bologna, dove tutt'ora vive, e ho iniziato a studiare musica jazz con lui. Quattro anni dopo ero un musicista di professione»
- ^ Scappo in America a fare il Jazzista: la singolare storia di Antonio Ciacca, su linkiesta.it, 22 settembre 2011. URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«Steve Grossman mi consigliò i maestri da cui andare (Barry Harris) e dove andare (negli Usa)»
- ^ Marcello Piras, JazBo: se il bebop sale in cattedra (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 22-23, ISSN 0027-4542 . URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«Laboratorio strumentale tenuto da Art Taylor e Barry Harris»
- ^ Libero Farné, JazBo: bop immersion (abstract), in Musica jazz, XLVI, n. 4, aprile 1990, pp. 19-22, ISSN 0027-4542 . URL consultato il 5 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«Monk Legacy: Johnny Griffin, Barry Harris, Ben Riley, Peter Washington»
- ^ (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 .
- ^ (EN) Ciacca Antonio, su Europe Jazz Network, Europe-wide association of producers and presenters of creative jazz and improvised musics. URL consultato il 19 ottobre 2018.«Soon he decided, with Grossman’s encouragement, to go to the US and follow his new passion. This decision led him to Detroit»
- ^ (EN) John Barron, Antonio Ciacca: Bringing People Together Through Swing, su All About Jazz, 9 giugno 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018.
- ^ (EN) Antonio Ciacca Quartet: Jazz played with earthiness, fire and intellect, su Magnatune, John Buckman. URL consultato il 20 ottobre 2018.«In 1993, he moved to Detroit to study at Wayne State University with Kenny Barron»
- ^ Lorenza Cerbini, Un universo musicale, in Oggi7, Westwood, 12 maggio 2009. URL consultato il 20 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).«Non posso dimenticare l'incontro con Larry Smith che mi ha davvero cambiato la vita. Sono salito sul palco per suonare un pezzo con lui. Il giorno dopo facevo parte del suo gruppo.»
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ted Panken, Antonio Ciacca. Finding the Ferrari level (PDF), in DownBeat, vol. 77, n. 6, Chicago, Frank Alkyer, giugno 2010, p. 22, ISSN 0012-5768 . URL consultato il 23 settembre 2018.
- (EN) Eric Nemeyer, Antonio Ciacca (PDF) [collegamento interrotto], in Jazz Inside Magazine, vol. 4, n. 3, Filadelfia, Eric Nemeyer Corporation, ottobre 2012, pp. 4, 6, 8, 10, 12, ISSN 2150-3419 . URL consultato il 30 settembre 2018.
- Nicola Gaeta, Bam, il jazz di oggi a New York, prefazione di Ashey Kahn, Caratteri Mobili (Collana Formiche elettriche), 2013, ISBN 978-88-96989-47-0.
- (EN) Stephanie Jones, Antonio Ciacca’s Inclusive Vibration (PDF), in Hot House Jazz Magazine, n. 10, New York, Gwen Kelley, ottobre 2018, p. 19. URL consultato il 28 settembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Kenny Barron
- Jaki Byard
- Duke Ellington
- Steve Grossman
- Benny Golson
- Gospel
- Lee Konitz
- Steve Lacy
- Thelonious Monk
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su nycjazzworkshop.com.
- (EN) Antonio Ciacca, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Antonio Ciacca, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Antonio Ciacca, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Sito ufficiale delle attività didattiche di Antonio Ciacca
- TwinsMusic Enterprises
- Antonio Ciacca, pianista e compositore, su Sito ufficiale del Festival internazionale del jazz della Spezia. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
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