Unione Astronomica Internazionale
Unione Astronomica Internazionale (UAI) | |
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Union Astronomique Internationale (UAI) International Astronomical Union (IAU) | |
I 79 paesi da dove provengono i membri nazionali | |
Abbreviazione | UAI |
Fondazione | 28 luglio 1919 |
Sede centrale | Parigi |
Presidente | Debra Elmegreen |
Direttore | José Miguel Rodriguez Espinosa |
Membri | 12.664[1] (2015) |
Sito web | |
L'Unione Astronomica Internazionale - UAI, (in francese: Union Astronomique Internationale - UAI, in inglese: International Astronomical Union - IAU) unisce le società astronomiche del mondo, membro dell'International Council for Science, ovvero l'autorità riconosciuta per assegnare i nomi a stelle, pianeti, asteroidi e altri corpi celesti, e la sua sede centrale è a Parigi (Francia).
Responsabile del sistema di Circolari UAI, che allertano gli astronomi sui fenomeni improvvisi, anche se non lo gestisce direttamente, fu fondata nel 1919 come unione di vari progetti internazionali, tra cui la Carte du Ciel, l'Unione solare e l'International Time Bureau. Il suo primo presidente fu Benjamin Baillaud.[2]
Commissioni
[modifica | modifica wikitesto]L'UAI si suddivide in 40 gruppi di lavoro, specializzati nei diversi campi di cui si occupa l'associazione organizzati in 12 divisioni.
Divisione Disciplina/e I Astronomia fondamentale II Il Sole e l'eliosfera III Scienze dei sistemi planetari IV Le stelle V Le stelle variabili VI La materia intestellare VII La Via Lattea VIII Le galassie e l'universo IX Tecniche ottiche ed infrarosso X Radioastronomia XI Astrofisica delle alte energie e tecniche spaziali XII Attività comuni a tutte le divisioni
Il Working Group for Planetary System Nomenclature (WGPSN, Gruppo di lavoro per la nomenclatura dei sistemi planetari), che opera nell'ambito della Divisione III, stabilisce, per autorità dell'UAI, le convenzioni di nomenclatura astronomica ed indica la denominazione delle caratteristiche superficiali, geografiche e geologiche, per i corpi planetari: i pianeti e alcune loro lune. Il Committee on Small Body Nomenclature (CSBN, Comitato sulla nomenclatura dei corpi minori) ha il compito di assegnare il nome ai corpi minori del Sistema solare recentemente scoperti, in sostituzione della designazione provvisoria attribuita all'oggetto in modo convenzionale al momento della scoperta. Il nuovo nome assume carattere definitivo dopo la sua pubblicazione su circolare del Minor Planet Center.
Assemblee generali
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'Assemblea Costituente del 1919, dal 1922 si svolge ogni tre anni, ad eccezione del periodo bellico 1939-45, un'assemblea generale della UAI che elegge il presidente con incarico triennale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata (PDF), su astronomy2015.org. URL consultato il 3 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ (EN) IAU History, su iau-100.org. URL consultato il 21 dicembre 2018.
- ^ Inizialmente prevista per il 2021, è stata rimandata a causa della pandemia di COVID-19. Le elezioni per la presidenza hanno comunque avuto luogo nel 2021.
- ^ (EN) XXXI General Assembly Postponed to August 2022 - Elections for the next three years will take place in 2021 as virtual meetings, su iau.org, IAU, 4 dicembre 2020. URL consultato l'11 marzo 2021 (archiviato il 18 gennaio 2021).
- ^ Roma capitale mondiale dell’astronomia nel 2027, su media.inaf.it, 11 agosto 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'Unione astronomica internazionale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su iau.org.
- International Astronomical Union IAU (canale), su YouTube.
- International Astronomical Union, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) John Donald Fernie, International Astronomical Union, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Unione Astronomica Internazionale, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Lista dei 68 Stati membri, su iau.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 153155943 · ISNI (EN) 0000 0001 0945 5675 · LCCN (EN) n79049221 · GND (DE) 1033-9 · BNF (FR) cb11867739k (data) · J9U (EN, HE) 987007263043405171 · NDL (EN, JA) 00925510 |
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