Coordinate: 60°43′54″N 101°58′03″E

Riserva naturale della Tunguska

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Riserva naturale della Tunguska
Тунгусский заповедник
Tipo di areaParco nazionale
Class. internaz.Categoria IUCN Ia: riserva naturale integrale
StatoRussia (bandiera) Russia
Circondario federaleSiberiano
Soggetto federale  Krasnojarsk
Superficie a terra2965 km²
Provvedimenti istitutivi9 ottobre 1995
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Circondario federale della Siberia
Riserva naturale della Tunguska
Riserva naturale della Tunguska
Sito istituzionale

La riserva naturale della Tunguska (in russo Тунгусский заповедник, Tungusskij zapovednik) è un'area protetta della Russia situata nel centro dell'altopiano della Siberia centrale. A seguito della caduta di un meteorite nel 1908, più di 2000 km² di foresta boreale vennero abbattuti e andarono in fiamme. Nel corso dei 100 anni successivi, la taiga ha nuovamente riconquistato l'area colpita dal disastro. La riserva si trova nel distretto degli Evenki del territorio di Krasnojarsk.[1][2]

La riserva si trova su un altopiano pianeggiante, inciso da profonde vallate fluviali. Il paesaggio, pertanto, si presenta come una serie di creste allungate, con le colline tra i vari corsi d'acqua che raggiungono un'altezza tipica di 100-300 metri. Il punto più elevato della riserva si trova a 602 metri sul livello del mare. Il famoso evento di Tunguska ebbe luogo all'estremità settentrionale della riserva. La Tunguska Pietrosa (Podkamennaja Tunguska) scorre attraverso il confine meridionale dell'area protetta. Oltre a questa, sono due i fiumi principali che attraversano la riserva, diretti a sud: lo Šamby e il Chašmy. Il terreno delle valli fluviali, quando non è congelato, è generalmente impregnato d'acqua.[2] Al confine settentrionale della riserva si trova il lago Čeko, un rotondo e pittoresco lago termocarsico, da alcuni considerato come il luogo del possibile impatto del meteorite del 1908.

La riserva si trova nell'ecoregione denominata «taiga della Siberia orientale», situata tra i fiumi Enisej e Lena da ovest ad est e dal circolo polare artico a 52° di latitudine da nord a sud. L'essenza principale dell'ecoregione è il larice della Dauria (Larix gmelinii), che prevale nelle zone dove il manto nevoso non è troppo spesso. Il terreno sottostante è ricco di minerali.[3][4]

Il clima della riserva è del tipo subartico senza stagione secca (Dfc secondo la classificazione dei climi di Köppen), caratterizzato da estati miti e inverni freddi e nevosi.[5][6]

Flora e fauna

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Circa il 70% della riserva è costituito da foresta e un ulteriore 15-20% da palude. Oltre alle specie dominanti di pini e larici, crescono anche alcuni abeti rossi e cedri. Il sottobosco è costituito da ontani, betulle nane, mirtilli rossi, mirtilli neri, graminacee, muschi e licheni. Gli scienziati hanno catalogato 314 specie di angiosperme.[7]

La fauna della riserva è quella caratteristica della taiga della Siberia centrale. Tra i mammiferi si trovano l'alce (Alces alces), l'orso bruno (Ursus arctos), lo zibellino (Martes zibellina), lo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris), il lupo (Canis lupus), la renna (Rangifer tarandus) e il ghiottone (Gulo gulo). Nella riserva sono state censite 41 specie di mammiferi, 19 specie di pesci e 170 specie di uccelli, costituiti prevalentemente da forme tipiche delle zone umide.[7]

Lo stesso argomento in dettaglio: Evento di Tunguska.

Nella riserva sono stati individuati alcuni siti archeologici del periodo neolitico (4000-3000 a.C.), dove sono stati rinvenuti utensili in pietra, ceramiche e frammenti di osso.

Trattandosi di una riserva integrale, la riserva della Tunguska è chiusa al grande pubblico, anche se scienziati e persone mosse da scopi di «educazione ambientale» possono prendere accordi con la direzione del parco per effettuare visite. Ci sono, tuttavia, quattro percorsi «ecoturistici» nella riserva aperti al pubblico, ma è necessario richiedere dei permessi da ottenere in anticipo. Tutti e quattro si dirigono al presunto luogo dell'esplosione del meteorite. La sede del parco è nella città di Vanavara, per raggiungere la quale ci sono diversi voli settimanali da Krasnojarsk.[1]

  1. ^ a b (RU) Tunguska Zapovednik (Official Site), su tunzap.ru, Ministero delle Risorse Naturali e dell'Ambiente. URL consultato il 21 gennaio 2016.
  2. ^ a b (RU) Tunguska Zapovednik, su zapoved.ru, Ministero delle Risorse Naturali e dell'Ambiente. URL consultato l'11 marzo 2016.
  3. ^ East Siberian taiga, su worldwildlife.org, Encyclopedia of Earth. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  4. ^ (EN) Map of Ecoregions 2017, su ecoregions2017.appspot.com, Resolve, using WWF data. URL consultato il 14 settembre 2019.
  5. ^ (EN) M. Kottek, J. Grieser, C. Beck, B. Rudolf e F. Rubel, World Map of Koppen-Geiger Climate Classification Updated (PDF), su koeppen-geiger.vu-wien.ac.at, Gebrüder Borntraeger, 2006. URL consultato il 14 settembre 2019.
  6. ^ (EN) Dataset - Koppen climate classifications, su datacatalog.worldbank.org, World Bank. URL consultato il 14 settembre 2019.
  7. ^ a b (RU) Tunguska Zapovednik - Flora and Fauna, su zapoved.ru, Ministero delle Risorse Naturali e dell'Ambiente. URL consultato l'11 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).

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