Coordinate: 45°09′39″N 9°33′20″E

Orio Litta

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Orio Litta
comune
Orio Litta – Stemma
Orio Litta – Bandiera
Orio Litta – Veduta
Orio Litta – Veduta
Villa Litta Carini
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Lodi
Amministrazione
SindacoFrancesco Ferrari (lista civica Uniti per Orio) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°09′39″N 9°33′20″E
Altitudine63 m s.l.m.
Superficie9,78 km²
Abitanti2 002[1] (31-12-2021)
Densità204,7 ab./km²
Comuni confinantiCalendasco (PC), Chignolo Po (PV), Livraga, Monticelli Pavese (PV), Ospedaletto Lodigiano, San Colombano al Lambro (MI), Senna Lodigiana
Altre informazioni
Cod. postale26863
Prefisso0377
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT098042
Cod. catastaleG107
TargaLO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 701 GG[3]
Nome abitantioriesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivoultima domenica di agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Orio Litta
Orio Litta
Orio Litta – Mappa
Orio Litta – Mappa
Posizione del comune di Orio Litta nella provincia di Lodi
Sito istituzionale

Orio Litta (Vori in dialetto lodigiano[4]) è un comune italiano di 2 002 abitanti[1] della provincia di Lodi in Lombardia.

Orio Litta nel medioevo da un affresco nei Musei Vaticani, da notare la sola scritta "Orio"

Di origine romana (infatti veniva usato come stalla e granaio sulla Mantovana per rifocillare i viandanti di quella strada), Orio Litta sorse su un territorio paludoso bonificato grazie ai Benedettini di San Pietro in Lodi Vecchio a partire dall'885.

Fu coinvolta nelle lotte tra i comuni lombardi e l'impero. Divenuta feudo dei Lampugnani (1375), passò in mano a varie famiglie, fino ad arrivare ai Cavazzi che, nel 1700, portarono il paese a grande splendore. In età napoleonica (1809-16) al comune di Orio furono aggregate Cantonale e Corte Sant'Andrea, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1863 Orio assunse il nome ufficiale di Orio Litta[5], per distinguersi da altre località omonime. Il nome deriva probabilmente da "horreum" o "hordeum", termini legati al grano (infatti indica il granaio), e dalla famiglia Litta.

Lo stemma è stato concesso con regio decreto dell'8 luglio 1937.[6]

«Inquartato: nel primo e nel quarto, scaccato d'oro e di rosso; nel secondo e nel terzo, fasciato d'azzurro e d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Da ricordare :

  • la magnifica e imponente Villa Litta Carini, in stile tardobarocco, ora restaurata e aperta alle visite guidate
  • la parrocchiale di San Giovanni Battista
  • la Grangia Benedettina che fu un insediamento benedettino prima del Mille e in seguito cascina dei Benedettini di San Pietro di Laus. Elemento di spicco è la sua torre, dove si trovano due stanzette su due piani con quattro lettini a disposizione dei pellegrini che percorrono la via Francigena.

Dal secondo piano della torre, il viandante può godere del tramonto sulla bassura del Lambro, con vista sull’argine, in un ambiente che trasuda storia.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Orio Litta in totale sono 221[8], pari all'11,07% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:

Paese Popolazione (2008)
Egitto 51
Albania 37
Romania 33
India 26
Marocco 24

L'economia di Orio Litta si basa sull'agricoltura (cereali, foraggi e allevamenti bovini) e conta anche imprese artigianali e commerciali.

La presenza dell´industria, una volta abbastanza attiva in loco, si è ora assai ridotta.

La forza lavoro non è quindi interamente assorbita dalle attività locali e si assiste perciò al fenomeno del pendolarismo.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Orio Litta.
La fermata ferroviaria

Il paese è servito da una fermata ferroviaria posta sulla linea Pavia–Cremona. Vi fermano i treni regionali PaviaCodogno.

Ad Orio Litta passano la ex S.S 234 Pavia-Cremona.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Segue un elenco delle amministrazioni locali.[9]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1956 Filippo Pozzi Sindaco
1956 1960 Giuseppe Lodigiani Sindaco
1960 1985 Domenico Zinzalini Sindaco
1985 1995 Virginio Zanoni Sindaco
1995 1999 Paolino Abbà Sindaco
1999 2009 Francesco Ferrari Sindaco
2009 26 maggio 2019 Pierluigi Cappelletti Sindaco
26 maggio 2019 in carica Francesco Ferrari Sindaco
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 457, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Regio decreto 11 gennaio 1863, n. 1126, in materia di "Decreto col quale sono autorizzati vari Comuni delle Provincie di Milano, Alessandria, Brescia, Cremona, Torino, Ascoli, Macerata, Cuneo, Piacenza, Porto-Maurizio, Ravenna e Sassari ad assumere una nuova denominazione."
  6. ^ Orio Litta, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 novembre 2023.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Dati demografici ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 17 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2010).
  9. ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 287.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Teknopedia che parlano della Lombardia