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Maestro di Cesi
Maestro di Cesi (Roma, XIII secolo – Roma, XIV secolo) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il dossale di Cesi: gli storici dell'arte
[modifica | modifica wikitesto]Con la denominazione di Maestro di Cesi si indica l'artista romano anonimo che realizzò il pregevole dossale con la Madonna in trono tra Angeli e dieci Apostoli (1308),[1] che si trova a Cesi, comune di Terni (Umbria)[2][3], ora nel Museo Parrocchiale.[4]
Questo bel dipinto lo storico dell'arte finlandese Osvald Sirén pensava di attribuirlo a Giuliano da Rimini, avendo notato elementi di somiglianza con il dossale di Urbania (1307), ma già nel 1923 lo storico dei Paesi Bassi Raimond van Marle accostò l'opera all'arte romano-assisiate di Pietro Cavallini; lo storico statunitense Edward B. Garrison lo inserì nel filone della pittura del Nord dell'Umbria, ossia Assisi-Perugia, riscontrando affinità con il dossale nella chiesa di Ponte a Cerreto di Spoleto.[2]
Lo storico Giovanni Previtali (1961) ha poi rintracciato una parte della carriera artistica del Maestro di Cesi nell'autore di un dossale del Museo di Saint-Jean-Cap-Ferrat, proveniente dalla Collezione Ephrussi (oggi in deposito presso il Musée Marmottan Monet di Parigi),[5] con Madonna Assunta, Cristo, Angeli e Apostoli e, negli sportelli Storie di Maria, di probabile derivazione umbra.[2]
Le particolari e pregevoli qualità iconografiche delle Storie della vita di Maria Vergine[1]sono ricavate dalla raccolta di vite di santi Legenda Aurea del frate domenicano e agiografo Jacopo da Varazze; la presenza di san Dionigi pone il dipinto in collegamento con l'agiografia francese.[2]
Stile e influenze
[modifica | modifica wikitesto]La cultura del Maestro di Cesi è fondamentalmente assisiate, risalente agli ultimi decenni del Duecento, tipica di quell'ambiente in cui pittori fiorentini, senesi, umbri e romani si mescolarono in una particolare atmosfera di simbiosi.[2]
Il Maestro di Cesi evidenziò influenze di Cimabue, oltre che accenti già illusionistici, quali erano comparsi ne Le Storie di Isacco del giovane Giotto; l'artista è stato sicuramente presente tra il 1280 e il 1290 durante gli anni di crisi tra i pittori che lavoravano ad Assisi.[2]
Il Maestro di Cesi ha somiglianze culturali, anche di formazione, ma non stilistiche col Filippo Rusuti e la Scuola romana di pittura, anche se è da menzionare il collegamento del dossale di Saint-Jean-Cap-Ferrat alla presenza di Rusuti in Francia, proprio in quegli anni, al seguito di Filippo IV di Francia.[2]
Madonna con Bambino in trono con Agostino e santi
[modifica | modifica wikitesto]Un'altra opera realizzata dal Maestro di Cesi è la Madonna con Bambino in trono con Agostino e santi, esposta alla Galleria nazionale dell'Umbria di Perugia.[3]
La tavola è un altarolo portatile composta da numerose scene,[3] tra cui sono riconoscibili al centro una Madonna con Bambino in trono, Sant'Anna e Maria Vergine bambina in trono, San Paolo e san Pietro, San Giovanni Gualberto e un angelo,[3] Santa Caterina d'Alessandria e santa Cecilia, San Giovanni Battista e san Lorenzo, Sant'Agostino e san Sperandeo, San Giacomo e un santo apostolo, l'Orazione di Cristo nell'orto di Gethsemani, la Crocifissione di Cristo e Santi.[3]
Il Trittico e il Crocifisso
[modifica | modifica wikitesto]Le altre due opere che sono attribuite al Maestro di Cesi sono state entrambe dipinte per un convento di suore a Spoleto.[3]
Il Trittico con Incoronazione della Vergine (Museo Marmottan Monet di Parigi), datato inizio del XIV secolo, proveniente da Santa Maria della Stella di Spoleto, è costituito da un pannello centrale raffigurante l'Assunzione della Vergine in cui Cristo abbraccia sua madre mentre ascendono al cielo sospinti dagli angeli.[4] Questa rappresentazione è accostabile all'affresco di Cimabue nella chiesa superiore di San Francesco, in Assisi.[4]
L'ultima opera attribuita al Maestro di Cesi è il Crocifisso con Christus triumphans dipinto (Museo del Ducato di Spoleto), in origine nel convento dei Santi Stefano e Tommaso a Spoleto, caratterizzata per la presenza della Vergine e di san Giovanni Evangelista ai lati, che raccolgono il sangue di Cristo e di santi ed apostoli che si inginocchiano ai suoi piedi.[4]
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Assunzione della Madonna;
- Storie della vita di Maria Vergine;
- Commissione all'angelo;
- Annuncio del transito della Madonna;
- Congedo della Madonna da san Giovanni Evangelista;
- Commiato degli apostoli dalla Madonna;
- Agonia della Madonna;
- Transito della Madonna;
- Funerali della Madonna;
- Sepoltura della Madonna;
- Madonna con Bambino in trono con Agostino e santi;
- Crocifisso con Christus triumphans;
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Maestro di Cesi, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ a b c d e f g le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, pp. 153-154.
- ^ a b c d e f Maestro di Cesi, su cassiciaco.it. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ a b c d Maestro di Cesi, su keytoumbria.com. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ (FR) INHA, Retable du Maître de Cesi, su collections.rothschild.inha.fr, 7 dicembre 2021. URL consultato il 6 dicembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marilyn Aronberg Lavin, Pala d'altare: Magnum Opus del Maestro di Cesi, in Artibus et Historiae, XXII, 2001, pp. 9-22.
- Felice Contelori, Memorie historiche della Terra di Cesi, Roma, 1675.
- Millard Meiss, Riflessioni di Assisi: un tabernacolo e il Maestro Cesi, in Scritti di Storia dell'Arte in Onore di Mario Salmi, II, 1962, pp. 75-111.
- Stefano Miliani, Lo choc di Giotto in Umbria, in Il Giornale dell'Arte, n. 387, 2018.
- S. Nessi e S. Ceccaroni, San Gemini e dintorni Pro Loco Sangemini, 1975.
- Angiola Maria Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, in Arte medioevale, I, 1987.
- F. Todini, La pittura umbra dal Duecento al primo Cinquecento, Roma, Longanesi, 1989.
- Emma Simi Varanelli, Dal Maestro d'Isacco a Giotto. Contributo alla storia della perspectiva communis medievale, in Arte medievale, III, 1989, pp. 115–143.
- Bruno Zanardi, Giotto e Pietro Cavallini: la questione di Assisi e il cantiere medievale della pittura a fresco, Milano, Skira, 2002.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere del Maestro di Cesi, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96028062 · ULAN (EN) 500051981 |
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