Cladonia grayi

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Cladonia grayi
Cladonia grayi
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneAscomycota
ClasseLecanoromycetes
OrdineLecanorales
FamigliaCladoniaceae
GenereCladonia
SottogenereCladonia
SpecieC. grayi
Nomenclatura binomiale
Cladonia grayi
G. Merr. ex Sandst., 1929
Sinonimi

Cladonia pyxidata ssp. grayi (Sandst.) V.Wirth

Cladonia grayi G. Merr. ex Sandst., 1929 è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.

Il nome proprio deriva dal botanico americano Asa Gray (1810-1888), che compì numerose identificazioni di piante soprattutto nel parco californiano di Yosemite.[1]

Caratteristiche fisiche

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Il sistema di riproduzione è principalmente asessuato, attraverso i soredi o strutture similari, quali ad esempio i blastidi. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia,[2] di preferenza una Trebouxia.[3]

Questa è una specie olartica, alquanto rappresentativa nelle zone settentrionali dell'associazione vegetale C.pyxidata-chlorophaea. Rinvenuta su suoli ricchi di humus in spazi aperti e soleggiati, su suoli torbosi e su legni marcescenti. Predilige un pH del substrato da molto acido a valori intermedi fra molto acido e subneutro puro. Il bisogno di umidità è mesofitico.[2]

Cladonia grayi

Località di ritrovamento

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La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:

Cladonia grayi

In Italia questa specie di Cladonia è estremamente rara:

  • Trentino-Alto Adige, da rara sui monti ad estremamente rara nelle valli
  • Val d'Aosta, da rara sui monti ad estremamente rara nelle valli
  • Piemonte, rara sui monti dell'arco alpino, da estremamente rara a non rinvenuta nel resto della regione
Cladonia grayi
  • Lombardia, non è stata rinvenuta
  • Veneto, rara sui monti a ridosso del confine con il Trentino e con il Friuli, non rinvenuta altrove
  • Friuli, da abbastanza rara ad estremamente rara nella parte settentrionale
  • Emilia-Romagna, non è stata rinvenuta
  • Liguria, non è stata rinvenuta
  • Toscana, estremamente rara lungo l'arco appenninico e nel grossetano
  • Umbria, non è stata rinvenuta
  • Marche, non è stata rinvenuta
  • Lazio, non è stata rinvenuta
  • Abruzzi, non è stata rinvenuta
Cladonia grayi

Questa specie è attribuita alla sezione Cladonia;[4] a tutto il 2008 sono state identificate le seguenti forme, sottospecie e varietà:

  • Cladonia grayi f. aberrans Asahina (1940).
  • Cladonia grayi f. carpophora A. Evans (1938).
  • Cladonia grayi f. centralis A. Evans (1944).
  • Cladonia grayi f. fasciculata Trass (1963).
  • Cladonia grayi f. grayi G. Merr. ex Sandst. (1929).
  • Cladonia grayi f. lacerata A. Evans (1950).
  • Cladonia grayi f. peritheta A. Evans (1944).
  • Cladonia grayi f. prolifera Sandst. (1938).
  • Cladonia grayi f. simplex Robbins (1938).
  • Cladonia grayi f. squamulosa Sandst. (1931).
  1. ^ Etimologie di nomi botanici, su calflora.net.
  2. ^ a b c ITALIC, sito sui licheni italiani[collegamento interrotto]
  3. ^ Licheni del Wisconsin, su botany.wisc.edu (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  4. ^ Phylogeny of the Genus Cladonia s.lat. (Cladoniaceae, Ascomycetes) Inferred from Molecular, Morphological, and Chemical Data

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Collegamenti esterni

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