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Aflatossina
Le aflatossine (o afflatossine) sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti (genere Aspergillus), Fusarium, oppure da altre muffe.[1] Le aflatossine sono altamente tossiche e sono tra le sostanze più cancerogene esistenti.[2]
In condizioni ambientali favorevoli le spore degli Aspergillus germinano e successivamente colonizzano le granaglie (cereali, legumi, semi oleosi) e la frutta secca; da queste possono trasferirsi ai carboidrati derivati (farine).
Il termine aflatossina deriva dall'Aspergillus flavus, responsabile della prima epidemia da micotossine, documentata nel 1961, scatenata da una partita di farina di arachidi contaminata che causò la morte di più di 10.000 tacchini; ignorandone le cause, fu in un primo momento chiamata Malattia X del tacchino (in inglese Turkey X disease).[3][4][5]
I prodotti coltivati secondo pratiche di agricoltura biologica, che non prevedono trattamenti fungicidi, sono più suscettibili alla contaminazione da aflatossine poiché non vi si trovano impedimenti chimici per lo sviluppo.[6]
Tipi di aflatossine
[modifica | modifica wikitesto]Esistono svariati tipi di aflatossine. I principali sono:
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Le lettere B e G derivano da "blue" (blu) e "green" (verde) che indicano il tipo di fluorescenza emesso da tali sostanze quando sono sottoposte a luce ultravioletta di 360 nm. La lettera M, da "milk" latte, dove originariamente fu trovata la sostanza.
Lo IARC ha stabilito che le aflatossine B1, B2, G1, G2 e M1 sono cancerogene (classe 1).[7]
Aflatossina | Numero CAS |
Formula | Massa mol. (uma) |
Nome IUPAC |
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B1 | 1162-65-8 | C17H12O6 | 312.28 | 2,3,6a,9a-tetrahydro-4-methoxycyclopenta(c)furo(3',2':4,5)furo(2,3-h)(1)benzo-pyran-1,11-dione |
B2 | 7220-81-7 | C17H14O6 | 314.29 | 2,3,6aa,8,9,9aa-Hexahydro-4-methoxycyclopenta(c)furo(2',3':4,5)furo(2,3-h)chromene-1,11-dione |
G1 | 1165-39-5 | C17H12O7 | 328.28 | 7AR,cis)3,4,7a,10a-tetrahydro-5-methoxy-1H,12H-furo(3',2':4,5)furo(2,3-h)pyrano(3,4-c)chromene-1,12-dione |
G2 | 7241-98-7 | C17H14O7 | 330.29 |
1H,12H-furo(3',2':4,5)furo(2,3-h)pyrano(3,4-c)(1)benzopyran-1,12-dione |
M1 | 6795-23-9 | C17H12O7 | 328.28 | (6AR-cis)-2,3,6a,9a-tetrahydro-9a-hydroxy-4-methoxycyclopenta(c)furo(3',2':4,5)furo(2,3-h)(1)benzopyran-1,11-dione |
M2 | 6885-57-0 | C17H14O7 | 330.29 |
2,3,6a,8,9,9a-Hexahydro-9a-hydroxy-4-methoxycyclopenta(c)furo(3',2':4,5)furo(2,3-h)(1) benzopyran-1,11-dione |
Cancerogenesi
[modifica | modifica wikitesto]L'azione mutagena delle aflatossine B1 ed M1 è legata alla formazione dell'epossido, un intermedio metabolico che forma legami covalenti con la catena del DNA. I danni al sistema immunitario invece sono stati dimostrati in vivo su cavie da laboratorio esposte ad 5-6 mg/ml di aflatossine del mais (granaglie). Gli effetti immunosoppressivi non sono stati ancora verificati sull'uomo ma si è focalizzato l'effettivo potenziale cancerogeno delle aflatossine (Evan Gallagher,Seattle US 1996)[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le muffe, in la Repubblica, 6 febbraio 2018, p. 53.
- ^ (EN) George W. Hudler, Magical Mushrooms, Mischievous Molds, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1998, ISBN 0-691-02873-7.
- ^ Asplin, F.D., Carnaghan, R.B.A., The toxicity of certain groundnut meal for poultry with special reference to their effect on ducklings and chickens, in Veterinary Record, vol. 73, 1961, pp. 1215-1219.
- ^ Krogh, P., Mycotoxin in Food, London, Academic Press, 1987.
- ^ Sargeant, K, Sheridan, A., Kelly, J.O., Carnaghan, R.B.A., Toxicity associated with certain samples of groundnuts, in Nature, n. 192, 1961, pp. 1096-1097.
- ^ (EN) Halil Tosun e Recep Arslan, Determination of Aflatoxin B1 Levels in Organic Spices and Herbs, in The Scientific World Journal, 26 maggio 2013, p. 874093, DOI:10.1155/2013/874093, PMC 3677655, PMID 23766719.
- ^ List of Classifications – IARC Monographs on the Identification of Carcinogenic Hazards to Humans, su monographs.iarc.fr. URL consultato il 5 luglio 2020.
- ^ (EN) Eaton, D.L., GALLAGHER, E.P., Mechanisms of aflatoxin carcinogenesis., in Ann. Rev. Pharmacol., vol. 34, 1994, pp. 135-172.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Detailed information on mycotoxins, su romerlabs.com (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2007).
- Pure Aflatoxin standards, su fermentek.co.il. URL consultato il 3 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2007).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aflatossina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- aflatossine, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) aflatoxin, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- MATline - matrice di previsione delle esposizioni lavorative a cancerogeni, Micotossine cancerogene, su dors.it.
- Pietro Giuffrida, Micotossine e cancro, su www3.unict.it (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
- Marco Rendina, Valutazione del rischio inquinamento da aflatossine negli alimenti ad uso zootecnico (PDF), novembre 2008. URL consultato il 29 ottobre 2012.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 20870 · LCCN (EN) sh85001527 · GND (DE) 4000690-6 · BNE (ES) XX535251 (data) · BNF (FR) cb119572097 (data) · J9U (EN, HE) 987007293831905171 · NDL (EN, JA) 00575173 |
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