Indice
Alfano
Alfano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Salerno |
Amministrazione | |
Sindaco | Elena Anna Gerardo (lista civica Sempre più avanti sempre più in alto) dall'11-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 40°10′38.85″N 15°25′28.55″E |
Altitudine | 250 m s.l.m. |
Superficie | 4,82 km² |
Abitanti | 958[1] (31-3-2022) |
Densità | 198,76 ab./km² |
Comuni confinanti | Laurito, Roccagloriosa, Rofrano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 84040 |
Prefisso | 0974 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 065004 |
Cod. catastale | A186 |
Targa | SA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 369 GG[3] |
Nome abitanti | alfanesi |
Patrono | san Nicola, sant'Antonio |
Giorno festivo | 6 dicembre, 13 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Alfano all'interno della provincia di Salerno | |
Sito istituzionale | |
Alfano (Alfànu in dialetto cilentano) è un comune italiano di 958 abitanti in provincia di Salerno in Campania.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è situato nel Cilento, lungo le propaggini meridionali del monte Gelbison. Il suo territorio è parte del parco nazionale.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
- Classificazione climatica: zona C, 1369 GG
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome deriverebbe dal gentilizio Alfius[4]. Probabilmente è collegato col toponimo Alfeiòs, Αλφειός in greco antico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Di origine medievale, è documentato per la prima volta nel 1309. Dopo essere stato feudo dei Sanseverino e in seguito proprietà del demanio regio, nel 1427 venne assegnato come baronia a Cirello Dal Verme, nel 1496 fu assegnato al conte Giovanni Carafa, ma tornò ai Dal Verme. Nel 1561 Muzio Dal Verme denunziò la morte del padre che aveva Alfano in feudo. Nel 1566 G. Battista Carafa, conte di Policastro, rinunziò alla lite mossa contro di lui da Muzio Del Verme, circa la giurisdizione di Alfano che venne confermata ai Dal Verme. Nel 1588 Alfano fu acquistata da Paolo Brancaccio. Nel 1594 lo teneva in feudo Orsino Carrano di Diano, come appare da un documento conservato nell'archivio Carrano di Diano odierna Teggiano. Dal 1619 il feudo passò ai Bernalla che lo possedettero quasi ininterrottamente fino al XVIII secolo.[4]
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Laurito, appartenente al distretto di Vallo del regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Laurito, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]- Stemma
D'oro alla lettera A, delineata con il carattere lapidario romano, di nero, accompagnata da due palle di rosso. Ornamenti esteriori da Comune
- Gonfalone
Drappo partito di rosso e di nero riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Alfano (D.P.R. del 18 maggio 1984)
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Nicola di Mira
- Palazzo baronale Speranza (inizio XVIII secolo)
- Palazzo Baronale Novelli (inizio del XVIII secolo)
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2015 ad Alfano risultano residenti 14 cittadini stranieri.[6]
Religione
[modifica | modifica wikitesto]La maggioranza della popolazione[7] è di religione cristiana di rito cattolico; il comune appartiene alla diocesi di Vallo della Lucania, con una parrocchia: San Nicola di Mira.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]- Strada statale 18 Tirrena Inferiore.
- Strada provinciale 197 Innesto SS 18-Alfano.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Egidio Speranza | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
27 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Amelia Viterale Grosso | Lista civica | Sindaco | |
13 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Amelia Viterale Grosso | Lista civica | Sindaco | |
28 maggio 2006 | 27 maggio 2007 | Amelia Viterale Grosso | Lista civica | Sindaco | |
27 maggio 2007 | 6 maggio 2012 | Angelo Grosso | Lista civica | Sindaco | |
6 maggio 2012 | 11 giugno 2017 | Amelia Viterale Grosso | Lista civica | Sindaco | |
11 giugno 2017 | in carica | Elena Anna Gerardo | Lista civica | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele.
La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'ATO 2 Sele.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Impianti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]- Campo di calcio comunale[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b AA. VV., La Campania paese per paese, Firenze, Bonechi, 1997.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dati Istat
- ^ Diocesi di Vallo della Lucania
- ^ Teseogiovani - Rete Informagiovani della Provincia di Salerno[collegamento interrotto]
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV. La Campania paese per paese, 1997, Bonechi, Firenze.
- C. Corvino, Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Campania, Roma, Newton & Compton editori, 2002.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.alfano.sa.it.
- Alfano, su sapere.it, De Agostini.